Gentile: Manzoni e Leopardi
Gaspare Polizzi
L’attenzione per l’opera di Giacomo Leopardi (1798-1837) e di Alessandro Manzoni (1785-1873) rimane costante in Gentile per tutta la vita. L’impegno critico [...] e pensieri già noti nei Canti e nelle prose. Il periodo dello Zibaldone è
periodo lungo per ogni vita, lunghissimo per quella del Leopardi, che in 39 anni forse non visse meno che il Manzoni in 78 [sic, ma: 88]. Esso è anzi il diario degli anni ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo II – Introduzione
Sergio Solmi
Nel primo tomo delle Opere abbiamo offerto il Leopardi, per così dire, rivolto al pubblico, vuoi effettivamente, vuoi intenzionalmente. [...] non è che l’altra faccia della sua poesia, la quale lo integra e lo completa. In altre parole, la poesia di Leopardi non è che quello stesso pensiero, il quale, ad un certo momento, ovviamente ideale, assume le proprie contraddizioni in un clima di ...
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Poesia (1828) di G. Leopardi, uno dei grandi idilli scritti dopo un periodo di silenzio, annoverata tra momenti di più alta espressione poetica di Leopardi, che la compose ripensando all'amore giovanile [...] per una fanciulla prematuramente scomparsa (Teresa Fattorini, figlia del cocchiere di casa Leopardi), cantando la gioiosa speranza della giovinezza destinata a infrangersi di fronte all'"apparir del vero". ...
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Titolo dato da G. Leopardi alla raccolta delle sue poesie: esso apparve la prima volta nell'edizione fiorentina del 1831 che, preceduta da una dedicatoria Agli amici di Toscana, comprendeva 23 componimenti, [...] di cui parecchi già pubblicati in tempi ed edizioni diversi (canzoni All'Italia, Sul monumento di Dante che si prepara in Firenze, Roma 1819; Canzone ad Angelo Mai, Bologna 1820; Canzoni, 1824; Versi, ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo I – Introduzione
Sergio Solmi
Per cercar di spiegarci le origini della poesia di Leopardi, è indispensabile prospettare i grandi termini della situazione storica in cui [...] quaderni filosofici e filologici erano ormai più soltanto una miniera di appunti per l’elaborazione dei Pensieri, e si sa che Leopardi pensava a una riassunzione dei suoi temi psicologici e morali, a una messa a punto del suo «sistema». Ma i Pensieri ...
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LITTERINI (Letterini), Agostino
Francesco Sorce
Nacque a Venezia nel 1642 dal pittore Bartolomeo (Leopardi). L'artista era solito firmare le proprie opere con il cognome di Litterini. La variante Letterini [...] Pagnoni, Le chiese parrocchiali della diocesi di Bergamo. Appunti di storia e di arte, I, Bergamo 1974, p. 255; V. Leopardi, Contributo per Bortolo Litterini, in Arte veneta, XXX (1977), p. 125 n. 5; R. Pallucchini, La pittura veneziana del Seicento ...
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MELCHIORRI, Giuseppe
Marco Severini
– Nacque a Roma il 2 marzo 1796, primogenito del marchese Pietro e di Ferdinanda Leopardi, sorella del conte Monaldo.
Apparteneva a una nobile famiglia recanatese [...] archivio, in Boll. dei Musei comunali di Roma, n.s., I (1987), pp. 63-72; M. Moroni, Recanati negli anni del Leopardi. Nobili e borghesi in una città di provincia nel primo Ottocento, Recanati 1989, ad ind.; Id., La rinascita urbana di Recanati tra ...
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Patriota e letterato (Bologna 1796 - ivi 1881), vicepresidente dell'Accademia dei Felsinei, nella quale Leopardi lesse (1826) l'epistola a lui dedicata (poi accolta nei Canti col tit. Al conte Carlo Pepoli). [...] Durante la rivoluzione del 1831, fu membro del governo provvisorio, e coi fratelli Carlo e Luigi Bonaparte seguì G. Sercognani nella sua marcia su Roma. Prigioniero degli Austriaci per breve tempo, esule ...
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Periodico fondato a Firenze dal letterato G.P. Vieusseux (gennaio 1821), al quale collaborarono G. Leopardi, P. Giordani, G.D. Romagnosi, N. Tommaseo e altri, i quali, trattando dei più vari argomenti [...] (letterari, storici, filosofici, pedagogici, scientifici), miravano essenzialmente alla rigenerazione morale e civile degli Italiani. Soppressa nel 1833, dopo una denuncia da parte della filoaustriaca ...
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RONCHIVECCHI TARGIONI TOZZETTI, Francesca
Laura Melosi
(Fanny). – Di famiglia appartenente alla nobiltà cittadina, nacque a Firenze nel 1801, da Luigi e da Teresa Manzi.
Nell’ottobre del 1821 sposò [...] il Ranieri, Fanny e Lenina, in Pègaso, IV (1932), 8, pp. 181-195; G. Ferretti, Apologia di Aspasia, Roma 1936; I. Origo, Leopardi (A study in solitude), London 1953 (trad. it. Milano 1974); E. Peruzzi, Aspasia, in Vox Romanica, 1958, n. 17, pp. 62-81 ...
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leopardato
agg. [der. di leopardo, sul modello di tigrato]. – Di tessuto trattato in modo da assumere l’aspetto maculato proprio della pelle di leopardo.
leopardiano
agg. e s. m. (f. -a). – Di G. Leopardi, il grande poeta di Recanati (1798-1837): i Canti l., la prosa l.; o che concerne il Leopardi e la sua opera: la critica l.; Centro di studî leopardiani; e con riferimento ai caratteri proprî...