GINANNI, Pietro Paolo
Maria Pia Donato
Nacque a Ravenna l'8 maggio 1698 dal conte Alessandro e dalla contessa Leonida Zanchi, e ricevette il nome di Baldassarre. I meriti della sua nobile famiglia, [...] distintasi per l'esercizio delle lettere e delle scienze, furono dal G. illustrati nelle Memorie storico-critiche degli scrittori ravennati (Faenza 1769).
Dopo avere compiuto il corso di umanità presso ...
Leggi Tutto
FALCONCINI, Benedetto
Carlo Fantappiè
Nacque a Volterra (prov. Pisa), il 31 genn. 1657, da Falconcino, cavaliere di S. Stefano, e da Leonida di Angelo Incontri. La famiglia aveva ricoperto i primi onori [...] a Volterra già col priore Benedetto (1552); le verrà riconosciuta l'appartenenza alla cittadinanza fiorentina nel 1637 e alla prima classe della nobiltà, quella del patriziato, con la legge del 31 luglio ...
Leggi Tutto
Annibale della Genga (Genga, Ancona, 1760 - Roma 1829); sacerdote (1783), divenne ben presto vescovo di Tiro, nunzio a Lucerna e a Colonia. Inviato (1805) alla Dieta germanica e (1808) a Parigi, vi ritornò [...] repressioni compiute in Romagna dal cardinale A. Rivarola e l'esecuzione a Roma (1825) dei carbonari Angelo Targhini e Leonida Montanari, autori di un fallito attentato a un informatore della polizia pontificia. Più aperta fu la sua politica estera ...
Leggi Tutto
Persiani
Pietro Mander
Gli acerrimi nemici dei Greci antichi
I Persiani erano un popolo affine ai Medi, dalle origini oscure, che abitava l’attuale regione iranica di Fars (antica Parsa). Non sappiamo [...] l’impresa, attaccando la Grecia per mare e per terra. Il suo enorme esercito fu trattenuto dal re spartano Leonida alle Termopili, dando così alle forze greche coalizzate il tempo necessario per organizzarsi, ma la disfatta finale avvenne a ...
Leggi Tutto
Ambone
P. Rossi
Il termine ἄμβων, probabilmente derivato da ἀναβαίνω 'salire', designa un luogo elevato dove era possibile per i lettori e i diaconi leggere e commentare i testi sacri e notificare all'assemblea [...] lettorino, poggiato su pilastri o colonne per permettere il passaggio sottostante, viste le grandi dimensioni (Lechaion presso Corinto, S. Leonida, sec. 6°; Nicopolis in Epiro, basilica B; Filippi in Grecia, basilica fuori le mura e basiliche A e B ...
Leggi Tutto
CASOLI, Alfonso Maria
Piero Treves
Nacque di culta e doviziosa famiglia, ligia all'ancien régime e alla Chiesa, il 21 luglio 1867 in Modena, da Ferdinando e Virginia Parenti.
Il padre, che il C. doveya [...] il C. "nel trentesimo anniversario di Casteffidardo" aveva entusiasticamente sparso sui "Martiri santi", dal Pimodan al Lamoricière, "verace Leonida cristiano" il primo, "tra Goffredo e Tancredi" il secondo, vittime degli "empi" Piemontesi e d'una ...
Leggi Tutto
MINORETTI, Carlo Dalmazio
Giovanni Battista Varnier
MINORETTI, Carlo Dalmazio. – Nacque il 17 settembre 1861 a Cogliate San Dalmazio in provincia e archidiocesi di Milano, settimo di undici figli, [...] dalla fine della prima guerra mondiale all’apogeo del regime fascista, in Saggi di storia del giornalismo in memoria di Leonida Balestreri,Genova 1982, pp.229-310; Id., Uno dei centri della riflessione teologica e della spiritualità tra le due ...
Leggi Tutto
I cattolici e la scuola pubblica tra conflitti e partecipazione
Luciano Pazzaglia
Lo Stato italiano è sorto, com’è noto, dallo sviluppo dello Stato sabaudo nell’intreccio con il più ampio movimento [...] del 1906 da un gruppo di socialisti e radicali (generalmente ricordata con il nome del primo firmatario Leonida Bissolati), in forza della quale i suoi promotori, rivendicando la laicità delle istituzioni pubbliche, domandavano la soppressione ...
Leggi Tutto
leonidi
leònidi (propr. Leònidi) s. f. pl. – Sciame di stelle cadenti, con radiante nella costellazione del Leone, da cui prendono il nome; è generalmente visibile tra il 12 e il 17 novembre, e assume ogni 33 anni forma di pioggia di stelle.
trecento
trecènto agg. num. card. [comp. di tre e cento; cfr. lat. trecenti], invar. – Numero costituito da tre centinaia e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 300, in numeri romani CCC): un vecchio francobollo da t. lire; a t. miglia...