Scrittore italiano (Palmi 1898 - Roma 1985). Critico letterario (1921) dell'Ordine nuovo di Torino e (1923-25) dell'Unità di Milano, dopo la Liberazione fu condirettore del quotidiano Il Tempo e direttore dell'Epoca di Roma; fu tra i fondatori (1929) del premio letterario Viareggio, che presiedette dal 1946. Dopo alcuni volumi di versi (Il ribelle e l'Antigone, 1919; Poemi della solitudine, 1920) esordì ...
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EDEL, Leonida
Annamaria Bernucci
Nacque a Parma il 23 dic. 1864 da Leopoldo, modenese di nascita, ma di origine alsaziana, poeta e pittore dilettante, capitano del regio esercito, "ammirato suonatore [...] di tromba" (cfr. la lapide nella chiesa parmense di S. Uldarico), e da Letizia Naudin (Parma, Arch. stor. comun., Registri di popolazione 1865-1871). Ammesso nel 1878, dopo la scuola preparatoria, alla ...
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Studioso di letteratura e filosofia russa (Tver´ 1893 - Firenze 1968). Insegnò per molti anni lingua russa nell'università di Roma e lingua e letteratura russa nell'università di Pisa, della cui cattedra fu titolare dal 1961. Ricollegandosi, con originalità di concezioni, alla tradizione storico-letteraria russa di più deciso impegno filosofico, G. ha proposto, accanto a saggi tendenti a chiarire alcune ...
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Epigrammista greco (n. 320 a. C. circa - m. non prima del 260). Emigrò dall'Italia e peregrinò in povertà per l'Oriente ellenistico e per l'Egitto senza poter tornare in patria. Restano un centinaio di suoi epigrammi, nell'Antologia Palatina, per lo più votivi (dedicatorî, sepolcrali), che il poeta finge di scrivere per commissione di povera gente, "quadri di genere" di elegante fattura, ispirati alla ...
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Epigrammista greco (sec. 1º d. C.), vissuto a Roma al tempo di Nerone e dei Flavî, confuso a lungo con l'omonimo poeta di Taranto. Di lui abbiamo nell'Antologia Palatina una quarantina di epigrammi per lo più "isopsefici", cioè risultanti di distici in cui il valore numerico delle singole lettere (α = 1; β = 2; ecc.) dà come somma il medesimo numero ...
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Viareggio-Rèpaci, Premio Premio letterario fondato nella città omonima nel 1929 da Leonida Rèpaci. È conferito ogni anno, nel mese di agosto, a Viareggio. Il premio è attualmente suddiviso in quattro sezioni [...] ("Opera prima", "Narrativa", "Poesia", "Saggistica"), per ognuna delle quali è proclamato un vincitore, scelto tra una terna di finalisti. Dal 2021 è presidente P. Mieli ...
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CHIARINI, Giuseppe
Ciro Cuciniello
Nato ad Arezzo il 17 ag. 1833 da Teodoro e da Leonilda Luchini (ma all'anagrafe Leonida), studiò presso il seminario cittadino ove il padre R. Pacini, insegnante del [...] corso di retorica, lo avviò allo studio e all'amore dei classici. Trasferitasi la famiglia a Firenze nel 1850, prese a studiar filosofia presso il collegio di S. Giovanni Evangelista delle Scuole pie - ...
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Poeta del tempo di Augusto, autore di una trentina circa di epigrammi erotici e simposiaci compresi nella corona di Filippo di Tessalonica, che derivano, pur non senza grazia e finezza originali, da Leonida [...] di Taranto e dai primi alessandrini. È probabilmente da identificare con lui il declamatore e retore romano A. scolaro di Lucio Cestio Pio, fautore dell'eloquenza asiana ...
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Epigrammista greco vissuto in Roma al tempo di Augusto, cliente di Lucio Calpurnio Pisone (console nel 15 a. C.). Fu improvvisatore, derise la raffinatezza tecnica degli Alessandrini. I suoi epigrammi [...] dell'Antologia Palatina (compresi nella Corona di Filippo di Tessalonica) seguono l'indirizzo di Leonida di Taranto e d'Antipatro di Sidone, poeta dal quale non riesce sempre facile distinguerlo. ...
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leonidi
leònidi (propr. Leònidi) s. f. pl. – Sciame di stelle cadenti, con radiante nella costellazione del Leone, da cui prendono il nome; è generalmente visibile tra il 12 e il 17 novembre, e assume ogni 33 anni forma di pioggia di stelle.
trecento
trecènto agg. num. card. [comp. di tre e cento; cfr. lat. trecenti], invar. – Numero costituito da tre centinaia e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 300, in numeri romani CCC): un vecchio francobollo da t. lire; a t. miglia...