SAKHMIS (Skhmt: il nome è soltanto un appellativo: la possente)
A. M. Roveri
Dea leonessa egiziana, venerata a Memfi assieme allo sposo Ptaḥ e al figlio Nefertum. Il suo primitivo luogo di culto è però [...] probabile che fosse alquanto più a N a Rohsu, presso Letopolis. Di carattere bellicoso S. impersona la forza distruggitrice del fuoco, che, come il serpente regale, ella scaglia dalla sua bocca, ed è l'apportatrice ...
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ARISTOTEICHES (᾿Αριστοτείχης)
A. Stazio
Supposto incisore di gemme, il cui nome è noto solo per uno scarabeo proveniente da Pergamo, su cui è rappresentata una leonessa che si allunga in atteggiamento [...] minaccioso. Il tratto calligrafico e lineare della incisione e le analogie con monete di Mileto e del Chersoneso tracico, ne definiscono chiaramente lo stile, ionico d'Asia Minore, e la data, fine del ...
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AMPHIKRATES (᾿Αμϕικράτης, Amphicrătes)
M. T. Amorelli
Scultore ateniese della fine del VI-inizi del V sec. a. C. Plinio (Nat. hist., xxxiv, 172) dice che egli fu l'autore di una leonessa bronzea, che [...] la leggenda disse essere senza lingua, posta nei Propilei d'Atene. Anche altri autori antichi (ad es. Pausania, i, 23, 1; Polyaen., Stratagem., viii, 45) ci parlano di questa statua che sarebbe stata dedicata ...
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PUNTI ROSSI, Pittore dei (Red-Dots Painter)
L. Banti
Ceramografo corinzio, così denominato dal Weinberg; ha dipinto fra il 620-590 a. C. due grandi alàbastra (altezza m 0,165 e 0,170), uno con leonessa [...] e grifo (Corinto, mv. C-40-260), l'altro con civetta fra due leoni (Corinto, inv. C-40-259). Sono quasi identici per forma, schema della composizione, disegno degli animali e uso dei motivi di riempimento; ...
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TEFNUT (Tfn.t)
A. M. Roveri
Dea egiziana che, nella teologia eliopolitana, appare, come sposa di Shu (il dio dell'aria), a formare la prima coppia, da cui poi nasceranno Gheb e Nut, la terra e il cielo [...] bellicoso in pacifico e si assimila a Ḥatḥor. La scena del discorso, con la dea in forme rispettivamente di gatta e di leonessa, davanti a Thot in aspetto di scimmia, è rappresentata su un òstrakon tebano del Nuovo Regno e su un rilievo tolemaico del ...
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(gr. ᾿Αμαθοῦς) Città sulle coste meridionali dell’isola di Cipro a 10 km da Limassol. Centro di civiltà fenicia, poi rapidamente grecizzato, dipese fino al 6° sec. a.C. dagli imperi assiro ed egiziano, [...] , British Museum) e un sarcofago con cortei di carri e cavalieri (5° sec. a.C., New York, Metropolitan Museum of Art). Una statua colossale, raffigurante un dio mostruoso che regge una leonessa (forse Melqart), è ora conservata nel museo di Istanbul. ...
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ARKESILAOS (᾿Αρκεσίλαος Arcesilāus)
M. T. Amorelli
2°. - Scultore greco, dalle fonti indicato come il più importante tra i suoi omonimi e ritenuto il migliore della sua epoca. Originario dell'Italia [...] . Di lui Varrone, a detta di Plinio (Nat. hist., xxxvi, 41) possedeva un gruppo marmoreo raffigurante una leonessa legata, intorno alla quale folleggiava un gruppo di eroti, tutte figure intagliate nella stessa pietra. Soggetto, probabilmente, di ...
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TRIPHIS (Τρίϕις, Θρῖϕις, Τρίπις, Θρίπις, Τρίσις, Θρίσις)
A. M. Roveri
Nome greco di una divinità egiziana non molto nota.
Il nome egiziano corrispondente ha dato luogo a varie interpretazioni: tζ rpyt [...] titolo attributivo a varie dee fra cui Ḥatḥōr, Isis e Nephtys.
Come nome proprio lo si trova attribuito a una dea a testa di leonessa venerata nel IX nomo dell'Alto Egitto, e dalla quale prende nome la città di Athribis (v.), a O di Achinim (Hwt-rpyt ...
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UTO
S. Donadoni
Detta dai Greci Buto (dal nome della sua città di culto) è, delle due dee dinastiche faraoniche, quella cui spetta il Basso Egitto (v. nekhbet).
Immaginata come serpente, ne ha in genere [...] del sole (ureo), condivide con le altre dee che a tale funzione sono adibite la possibilità di essere rappresentata come leonessa a corpo umano. Non mancano del resto, specie in epoca antica, sue immagini completamente antropomorfe. La sua funzione ...
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CRISOELEFANTINA, Tecnica
¿ C. Albizzati*
Fu usata e sviluppata in particolare da scultori greci: di una figura si eseguivano in avorio le carni e il resto in lamina d'oro.
L'uso di materiali di colori [...] gli scavi Mallowan 1951-52 in un pozzo della sezione N-O del palazzo, rappresentano, in rilievo, un negro assalito da una leonessa in un boschetto di loti e papiri; con applicazioni di foglie d'oro sull'avorio del rilievo sono resi il gonnellino ...
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leonessa
leonéssa (ant. lionéssa) s. f. [der. di leone]. – La femmina del leone: tendiam le reti, sì ch’io pigli La leonessa e’ leoncini al varco (Dante); anche in usi fig., per indicare coraggio, forza intrepida, fierezza (con riferimento...
leena
leèna s. f. [dal lat. leaena, gr. λέαινα], poet., raro. – Leonessa: Come leena che de’ figli al nido Stormendo approssimarse oda la caccia (Grossi).