Teologo, filosofo e scrittore del sec. XV. Bambino, fuggì dalla Bosnia, sua terra nativa, dinnanzi all'invasione dei Turchi e si rifugiò a Ragusa, alla quale si affezionò tanto da ritenerla sua patria. [...] nominato vescovo di Cagli (Umbria) e nel 1513 da Leone X arcivescovo di Nazareth. Morì nel 1520. Scrisse parecchie 1560, p. 145; F. Ughelli, Italia sacra, II, p. 822; VII, p. 778; F. M. Appendini, Notizie istorico-critiche sulle antichità, storia ...
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Vescovo di Bostra, eletto fra il 451 e il 457. Si ha notizia di lui, la prima volta, in una lettera diretta dall'imperatore Leone I a parecchi vescovi (Mansi, Conciliorum amp. collect., VII, col. 523). [...] σταυρόν e di un altro dove sono riferite le opinioni cristologiche di Apollinare di Laodicea (Mai, Script. vet. nova collectio, VII, p. 204; Patrol. gr., LXXXIX, col. 1185). Altre due omelie infine (Patrol. gr., LXXXV, col. 1763) vanno sotto il nome ...
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Successe nel 1275 ancora giovanetto, al padre Boemondo VI; la madre Sibilla d'Armenia governò per lui, appoggiata da Bartolomeo vescovo di Tortosa. Assoggettandosi a grave tributo verso Baibars, riuscì [...] e Laodicea. Morto il sultano nel 1277, B. VII s'intese con Leone III d'Armenia, zio materno, coi Cavalieri di S cristiani di Siria furono ora rivolte a dilaniarsi a vicenda: B. VII aveva dal padre ereditato l'inimicizia dei signori di Gibelletto, cui ...
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Laureato in filosofia e medicina, prese l'abito francescano nel 1430. Il maggiore suo titolo di fama è quello di avere istituito i Monti di Pietà, onde rimediare alle rovinose usure che impoverivano le [...] Assisi (1474), e quivi ebbe onorifica sepoltura nella cappella di S. Maria Maddalena, onorato col titolo di beato.
Bibl.: P. Manassei, Barnaba da Terni e i Monti di Pietà, in Boll. R. Deput. di Storia Patria dell'Umbria, VII (1902), pp. 467-500. ...
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Architetto e scultore. Il più (antico documento che lo riguardi è del 1462, quando doveva recarsi da Amandola a Fermo per lavori promessi. Firmò il rilievo rappresentante il leone di S. Marco sulla torre [...] Giovanni Falier; una bifora, e il portale e un leone scolpito sulla facciata della casa Ridarelli Nardini a S. prec.); P. Gianuizzi, Marino di Marco Cedrino da Venezia, in Boll. d'arte, VII (1913), pp. 333-41; C. Ricci, Marino Cedrini a S. Angelo in ...
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GLICERIO (Glycerius)
Alberto Gitti
Imperatore d'Occidente dal 473 al 474. Dopo la morte di Olibrio (2 novembre 472), Gundobado, nipote e successore di Ricimero, indusse G., ufficiale della corte di Olibrio, [...] reggersi più di un anno. Però l'imperatore d'Oriente Leone non solo non lo riconobbe, ma preparò anche una spedizione pp. 293 e 666; O. Seeck, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., VII, coll. 1467-68; G. Romano, Le dominazioni barbariche in Italia (395- ...
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È una tunica bianca di lino, usata dai sacerdoti nelle funzioni ecclesiastiche. specialmente nella messa. Il camice deriva dalla sottotunica antica con lunghe maniche, scendente ai piedi, usata dagli uomini [...] dal sec. III; ben presto divenne abito sacro, e poiché tale veste era usata nella vita giornaliera anche al sec. VII, come abito distintivo dei chierici, in certi canoni sinodali si prescrive che nella messa si usi un camice diverso dall'ordinario ...
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MAMALLAPURAM o Mahabalipur o Seven Pagodas (A. T., 93-94)
Alfred Salmony
Villaggio nel distretto di Chingleput (India), 56 km. a S. di Madras tra il canale di Buckingham e il mare; nei pressi s'innalzano [...] dell'arte dei Pallava.
La maggior parte dei monumenti risale al sec. VII. Celeberrimo è il superbo rilievo che copre una rupe alta 27 m figure animali ricavate dalla viva roccia (un bufalo, un leone, un elefante) e cinque templi, anch'essi monolitici, ...
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Dinasta di Caria (proveniente da Milasa, discendente di Pixodaro, figlio di Mausolo), la cui fortuna forse coincide con la caduta di Tissaferne (395): forse allora ebbe la satrapia di Caria. Nel 391 E. [...] 'aspirazione dello stesso E. Nelle monete, incise l'impronta del leone vigente a Mileto e adoperò la valuta euboica.
Bibl.: J. zur Gesch. d. ausgeh. 5. u. 4. Jahrhunderts, Berlino 1910 p. 22; id., in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., VII, coll. 2787-2789. ...
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. L'abbazia di Bangor fondata circa il 550 da S. Comgall nella contea di Down, fu sede della più celebre scuola irlandese. Popolata di migliaia di monaci, fu quasi distrutta dai pirati danesi alla fine [...] vi si accenna all'abate Cronam (680-691) come vivente, se ne può assegnare la compilazione alla fine del sec. VII. Probabilmente, distrutta Bangor, fu portato a Bobbio, altra abbazia fondata dall'irlandese S. Colombano, e poi il cardinale Federico ...
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meglio
mèglio avv. e agg. [lat. mĕlius, neutro di melior -oris (v. migliore)]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. bene, e significa perciò più bene, in modo migliore: oggi mi sento m.; riesce m. nelle materie letterarie che in quelle...
pontificare
(ant. ponteficare) v. intr. [dal lat. mediev. pontificare «assumere o esercitare l’ufficio di papa, o di vescovo», der. di pontĭfex -fĭcis «pontefice»; l’uso fig. dal fr. pontifier] (io pontìfico, tu pontìfichi, ecc.; aus. avere)....