CAIMO, Pompeo
Gino Benzoni
Nato a Udine, il 13 sett. 1568, dai nobili Giacomo e Chiara del Merlo, quivi iniziò gli studi che ultimò a Padova, ove, avendo seguito in particolare le lezioni di Francesco [...] di Leone XI e, quindi, di Paolo V, nelle quali il suo il consenso si rivelò tutt'altro che generale.
Convinto che "il buon medico" dovesse essere "filosofo Cinque e Seicento, in Acta medicae hist. patavina, VI(1959-60), p. 23; P. Someda de Marco ...
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GAUDENZI, Paganino
Giampiero Brunelli
Nacque a Poschiavo, nei Grigioni, il 3 giugno 1595 da Tommaso, in una eminente famiglia di confessione riformata. Frequentò le Università di Basilea, Ratisbona [...] il G. aveva allacciato rapporti epistolari con letterati del rango di Alessandro Tassoni, Gabriel Naudé, Leone ai Padri della Chiesa il riconoscimento della libertà filosofica. Ne nacquero nuovi sospetti della censura romana, che il G. imputò ai ...
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GUSTÀ, Francesc (Francisco, Francesco)
Miquel Batllori
Nacque a Barcellona il 9 genn. 1744 da Benet e Maria Salvador, ambedue di famiglie cittadine appartenenti al ceto medio. Il 2 ott. 1759, quando [...] ilfilosofia al segle XVIII… [Obra completa, XI], Valencia 1998, pp. 1-164; aggiunte in Diccionario histórico de la Compañía de Jesús, I, Madrid-Bilbao 2001, pp. 1862 s.); G. Pignatelli, Aspetti della propaganda cattolica a Roma da Pio VI a Leone ...
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MALVEZZI DE' MEDICI, Nerio
Carlo M. Fiorentino
Nacque a Bologna il 2 ott. 1856, terzogenito del conte Giovanni, uno fra i maggiori esponenti del liberalismo moderato emiliano, e di Augusta Tanari. Dopo [...] sollecitava lo stesso Berti a dare alla luce il già annunciato volume sulla filosofia di Bruno, mentre d'altro canto non si intorno all'intenzione di Leone XIII di abbandonare Roma e di recarsi in Francia, il M. espresse il convincimento che, come ...
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PASSAGLIA, Carlo
Luciano Malusa
PASSAGLIA, Carlo. – Nacque a Pieve di San Carlo (Lucca) il 2 maggio 1812, da Michele Carlo, bottegaio, e Maria Anna Celli.
Compiuti i primi studi in un collegio a Pisa, [...] Leone XIII Aeterni Patris, pur essendo stato educato lui stesso al tomismo, avvertì il disagio verso una filosofia 175; C. Sommervogel, Bibliothèque de la Compagnie de Jésus, t. VI, Paris-Bruxelles 1895, coll. 332-336; La questione Romana negli ...
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PICCINI, Giulio
Marino Biondi
PICCINI, Giulio (Jarro). – Nacque a Volterra il 28 ottobre 1849 da Francesco, consigliere della Corte di cassazione, ed Elisabetta Boninsegni.
Fin da giovane praticò i [...] di Malborghetto, del Campuccio, del Leone e lungo le Mura di San Rocco, dove anche la polizia era prudente, la città delle bische e del malaffare («vi brulica la marmaglia, la bordaglia, la schiuma, il marame della popolazione, insieme accozzato ...
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GRAPALDO (Grapaldi), Francesco Mario (Maria)
Anna Siekiera
Nacque nel gennaio del 1460 a Parma, da un'antica famiglia di cui si hanno notizie a partire dalla seconda metà del XIV secolo. I genitori, [...] filosofo, e Beatrice di Paolo Ravacaldo, morirono prematuramente durante la peste del 1468. IlLeone X. L'anno dopo, durante la ripresa della guerra con il e letterati parmigiani raccolte dal padre Ireneo Affò, VI, 2, Parma 1827, pp. 389-403; ...
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ERCOLANI (Hercolani), Carlo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Macerata il 7 marzo 1756, terzogenito (il fratello Giuseppe fu violinista e compositore) di Francesco e di Teresa Mancini, entrambi patrizi [...] filosofia e teologia. Da queste scelte l'E. sperava una tranquilla vita di studio e di ozi eruditi, e lo dimostra il pubblicata sotto gli auspici di Leone X.
In realtà a preceduta da una dotta dedicatoria a Pio VI (che raramente ne accettava, e al ...
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MANDOSIO, Prospero
Massimo Ceresa
Nacque a Roma da Carlo e Virginia Roncioni, il 14 ag. 1643, e fu battezzato il 18 seguente, come si ricava dai registri della parrocchia di S. Maria in Monticelli, [...] opera di Francesco Leoni, appare chiaro , filosofo e M. si fanno scarse. Egli stesso, il 6 marzo 1700, riferisce al Muratori della 193; IV, ibid. 1993, p. 693; V, ibid. 1993, p. 471; VI, ibid. 1995, pp. 210, 231, 471; VII, ibid. 1997, p. 258; ...
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GIACHINOTTI, Pier Adovardo
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze nel 1482 da Girolamo di Adovardo e da Alessandra di Piero Corsi.
I Giachinotti erano probabilmente di origini magnatizie, provenendo - secondo [...] (dal 1502 il Diacceto tenne corsi di filosofia nello Studio fiorentino il restante periodo di regime mediceo e fu costantemente guardato con diffidenza dalla famiglia al potere: nel 1519 papa Leone e, dice il Varchi, "mancò poco non vi mandassono un ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...
voce
vóce s. f. [lat. vox vōcis]. – 1. Serie o insieme di suoni articolati emessi dall’uomo (v. fonazione), o di suoni inarticolati emessi da varî animali (o anche dall’uomo), alla cui produzione concorrono fondamentalmente, soprattutto nell’uomo,...