Fumetto
Bernardo Ruzicka
(App. IV, i, p. 878)
Negli ultimi vent'anni i f. di larga diffusione hanno mantenuto in Italia una popolarità pressoché costante sia presso il pubblico più giovane, costituito [...] D. Sim; Elfquest (1978) di W. e R. Pini; Haggart (1978) di V. de la Fuente; Axa (1978) di D. Avenell ed E. Romero; Ghita di ; l'Ispettore Coke (1983) di D. Battaglia; Gilda (1983) di C. Leone; Jan Karta (1984) di R. dal Prà e R. Torti; Nico Macchia ...
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Accampamento o campo militare dei Romani (sulla pianta e distribuzione di esso v. accampamento; cardine; castello). L'origine dei castra romani è stata a lungo discussa e controversa. Da molti oggi ancora, [...] 23; II, 13; III, 8; Gius. Flavio, Bell. Iud., III, 5; Leone il Filosofo, Instit. Milit., XI, XXII; Vitruv., De Archit., I, 5; fondiario, o nei luoghi dominanti, si svilupparono borghi (v.). Non di rado la cinta murata si distese ad abbracciare ...
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Con questo vocabolo si designano copricapi di varie fogge. Specie di zucchetto in origine, il berretto fu poi munito d'una visiera, a volte diritta, a volte incurvata verso il basso, che rappresenta oggigiorno [...] una gente e d'una regione. Oltre ai berretti militari accennati, v'è il tòcco dei magistrati, in velluto nero ornato di cordoni d follati come i comuni cappelli di lana e di feltro (v. cappello). Quelli di stoffa invece vengono fabbricati con tessuti ...
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Il circo era presso i Romani l'edificio destinato alle corse dei carri; talvolta vi si davano anche le lotte dei gladiatori e le cacce (venationes), specie prima che si costruissero a questo scopo gli [...] V il popolo continua ad affollare il circo, malgrado gli ammonimenti della Chiesa (v. il sermo in octava Petri et Pauli di S. Leone P. Romanelli, Leptis Magna, s. a. [1925], p. 152 segg.
V. tavv. CVII e CVIII.
Il circo equestre. - Nulla o ben poco ...
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Ornamento, come dice il vocabolo, del braccio, e precisamente dell'omero, dell'avambraccio, del polso, ma anche della caviglia (periscelide).
Etnologia. - L'uso di braccialetti è molto diffuso nei popoli [...] le estremità terminanti in due teste d'animali (serpente, capro, leone, ecc.), d'origine assira, ma che si ripete attraverso l C. Enlart, Manuel d'archéologie française, III, Parigi 1916. V. anche la bibl. alla voce armilla.
Per il braccialetto in ...
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I Chazari nella storia del giudaismo. - Il popolo dei Chazari (ebraico kazārīm, kūzārīm, e anche qāzār; arabo khazar) ha una notevole importanza storico-religiosa per l'adesione delle cerchie dirigenti [...] la loro emigrazione. Si può pensare all'epoca di Leone Isaurico (717-741), o forse anche risalire più addietro è revocato in dubbio già da Yĕhūdāh al-Bargelōni. L'autore del Fihrist (v. XV, p. 251) riferisce che i Chazari si valevano dei caratteri ...
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Il nome (greco ἀββάς, lat. abbas) viene dall'aramaico ᾿abbâ "padre": nome con cui in origine (sec. IV-V) furono chiamati, in Egitto e in Oriente, i monaci più anziani dai loro discepoli, e tutti i monaci [...] pure usato in epoca antica), attestato nel sec. V (Cassiano), cedette il luogo ad abate, per influenza dal papa Giovanni VIII all'abate di S. Vincenzo di Metz, poi da Leone IX a quello di Montecassino (1050) e da Alessandro II (1067) a quello ...
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. L'ordine trasse la sua origine dai contrasti che dividevano, nella seconda metà del sec. XI, i cluniacensi, di cui alcuni intendevano applicare con minor rigore la regola benedettina, mentre altri volevano [...] e quello dell'osservanza primitiva, o trappisti, e rimasero distinti anche dopo l'iniziativa presa da Leone XIII di riunirli in un solo ordine (v. benedettini).
Bibl.: Oltre le opere citate nella bibliografia alla voce benedettini, cfr. L. Janauschek ...
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. Sebbene non sia sempre possibile distinguere la letteratura propriamente fiamminga da quella dei Paesi Bassi del Nord (v. belgio: Letteratura; olanda: Letteratura; paesi bassi: Letteratura), che hanno [...] dal Reno. Proprio qui appare verso il 1170 Enrico di Veldeke (v.), che fu, tra l'altro, autore d'una Eneit derivata da del romanzo storico De Leeuw van Vlaenderen (Il leone di Fiandra, 1838) di H. Conscience (v.). Accanto a lui, C.-L. Ledeganck, P ...
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Scrittore russo, nato il 17 gennaio 1860 a Taganrog nell'Ucraina. Il nonno paterno era stato servo della gleba, ma il padre riuscì ad elevarsi di condizione, tanto da poter anche avviare agli studî i figlioli. [...] t. ostruzione di scuole, strade, ecc. Nel 1895 e. conobbe Leone Tolstoj e, nonostante la differenza d'idee, il mistico Tolstoj e vodka o del tutto fuori della vita, nel regno della pazzia (v. Il Monaco nero). Tra questi miraggi (che, a differenza dei ...
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leone
leóne (ant. e poet. lióne) s. m. [lat. leo -ōnis, ant. prestito del gr. λέων]. – 1. a. Carnivoro della famiglia felidi (lat. scient. Panthera leo), che vive nelle savane africane a sud del Sahara e, con una piccola popolazione, in India;...
volta1
vòlta1 s. f. [lat. volg. *volvĭta, *volta, der. del lat. class. volvĕre «volgere»]. – 1. ant. o letter. a. L’azione, il fatto di voltare o di voltarsi, di girare da una parte o dall’altra, di tornare indietro: il cane dalle v. irrequïete...