Pittore, nato a Firenze il 6 luglio 1486 da Angiolo di Francesco sarto, donde il cognome assunto insieme con uno stemma di due seste incrociate. Da Andrea d'Angiolo o Angeli alla latina deriva anche la [...] Cinelli (Bellezze di Firenze, Firenze 1677) composta di A e V, ne avvalorò lungamente la credenza in un casato Vannucchi. Egli fu calma composizione. Nel 1515 per l'ingresso trionfale di Leone X in Firenze egli decorò di chiaroscuri la facciata ...
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VARCHI, Benedetto
Roberto Palmarocchi
Storico e umanista. Nato a Firenze il 19 marzo 1503, morto nella stessa città il 18 dicembre 1565. Suo padre, ser Giovanni, procuratore dell'arcivescovado, era [...] e fu ammesso nell'Accademia degli Infiammati, fondata dal vescovo Leone Orsini. Da Padova passò a Bologna, e vi seguì le conoscenza di certi passi della Storia che non potevano piacergli, il V. si vide tolto il benefizio di S. Gavino e la provvisione ...
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Col nome di bolla (latino bulla) s'indicava un sigillo posto in una capsula di metallo e poi anche il bollo di piombo o d'oro, pendente da un documento pontificio o imperiale. In seguito servì anche a [...] di bollarî di carattere generale sono: il Magnum bullarium romanum pubblicato per iniziativa di Sisto V nel 1586 e comprendente documenti dall'epoca di Leone I al 1585; proseguito poi in varie riprese ad opera dei tipografi Laerzio Cherubini, Angelo ...
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Scultore. Nacque a Firenze probabilmente il 7 ottobre 1488 da Michelagnolo di Viviano; morì nel 1560. Il padre (1459-1528), detto da Gaiole, era uno dei migliori orefici di Firenze. Fu allievo del padre [...] Palazzo Vecchio, abbozzo che fu esposto in occasione dell'ingresso di Leone X. Ebbe da allora in poi molti incarichi in Roma dove si Nettuno, e a Bologua dove fu in relazione con Carlo V cui regalò un rilievo in bronzo della Deposizione, e dal quale ...
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SAN GIOVANNI d'Acri (ar. ‛Akkā; A. T., 88-89)
Angelo PERNICE
Guido ALMAGIA
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Città marittima della Palestina settentrionale, 16 km. a NE. di Ḥaifā, situata su un promontorio roccioso che limita a N. [...] da Sennacherib. Fu, successivamente, sotto la sovranità dei Persiani (secoli VI-V a. C.), dei Seleucidi, i quali ne mutarono il nome in e nel luglio del 1191 espugnata da Riccardo Cuor di Leone, il quale vi fece decapitare 2500 prigionieri musulmani. ...
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ISABELLA d'Este Gonzaga, marchesa di Mantova
Giovanni Battista Picotti
Nata a Ferrara nel 1474 dal duca Ercole e da Eleonora d'Aragona, fu educata da Battista Guarini e da altri. Non interruppe gli [...] che volle tuttavia ostaggio il figlio di lei Federico. Presso Leone X, che le era "compare" e l'ospitò a , in Atti della Dep. di st. patr. delle Marche, n. s., VIII (1912); V. Cian e A. Scolari, in Giorn. stor. d. lett. ital., LXVII (1915) e ...
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Fondatore dei barnabiti (v.), o chierici regolari di S. Paolo, nacque, dal nobile Lazzaro e da Antonia Pescaroli, in Cremona, sullo scorcio del 1502 o sul principio del 1503. Rimasto prestissimo orfano [...] forte e confidenza in Dio; i giudici però dichiararono che non v'era luogo a procedere. Una bolla di Paolo III (1535 potranno giovare a sé e agli altri". Sulle vicende ulteriori, v. barnabiti.
Leone XIII il 3 gennaio 1890 reintegrò il culto di A. ...
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Nacque da Ercole I e da Leonora d'Aragona, figlia di Ferdinando re di Napoli, il 21 luglio 1476 a Ferrara, successe al padre il 25 gennaio 1505, e morì a Ferrara il 31 ottobre 1534. Sposò in prime nozze, [...] d'Alfonso presso il re, nel 1518, non vennero mai osservate. Nel 1521, ripresa la lotta tra Francia e Spagna, Carlo V promise a Leone X, per averne l'alleanza, oltre Parma, Piacenza, Modena e Reggio, anche l'occupazione di Ferrara; e A., legato a ...
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. Il bestiario, ovvero "libro di bestie", è un'opema didattico-morale nella quale alla descrizione degli animali (compresi uccelli, pesci, rettili, fin anche piante e pietre) segue la moralizzazione. Occupa [...] - per esempio, il canto del cigno, la nobiltà del leone, l'astuzia della volpe - molte altre dal Medioevo fino ad Tesoro" commentati da G. Battelli, Firenze 1917; Romaniche Forschungen, V, XXI; Archivio glottologico italiano, X, p. 273. Queste opere ...
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GIOVANNI da Udine
Luigi Coletti
Pittore, nato a Udine il 15 ottobre 1487 da Francesco Recamador (onde il cognome "Ricamatore" o "dei Ricamatori" ch'egli stesso usò), morto a Roma nel 1564. Il suo maestro, [...] coi festoni di fiori e frutta nella sala di Psiche.
Morto Leone X, dopo aver eseguito piccoli lavori per Adriano VI, ritornò a di Colloredo con storie mitologiche e l'abdicazione di Carlo V.
La decorazione che gli si attribuisce di una stanza nell ...
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leone
leóne (ant. e poet. lióne) s. m. [lat. leo -ōnis, ant. prestito del gr. λέων]. – 1. a. Carnivoro della famiglia felidi (lat. scient. Panthera leo), che vive nelle savane africane a sud del Sahara e, con una piccola popolazione, in India;...
volta1
vòlta1 s. f. [lat. volg. *volvĭta, *volta, der. del lat. class. volvĕre «volgere»]. – 1. ant. o letter. a. L’azione, il fatto di voltare o di voltarsi, di girare da una parte o dall’altra, di tornare indietro: il cane dalle v. irrequïete...