LOMBARDO (Lombardi), Antonio
Alessandra Sarchi
Non si conoscono il luogo e la data di nascita del L., figlio di Pietro di Martino detto Pietro Lombardo, oriundo di Carona, nel Ticino, e a capo della [...] mitologia di Ercole, vincitore dell'idra e del leone nemeo. Proprio nei rilievi alla base del monumento Moro in S. Giobbe e le fabbriche dei Gussoni a Venezia, in Annali d'architettura, IV-V (1992-93), pp. 22-40; W. Stedman Sheard, A. L.'s reliefs ...
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OTTONI, Lorenzo
Cristiano Giometti
OTTONI, Lorenzo. – Figlio di Giovanni Giacomo, romano (Pascoli [1730 circa], 1981), nacque a Roma il 25 novembre 1648 e fu battezzato due giorni dopo in S. Lorenzo [...] e le chiavi della Chiesa a Carlo Magno e a Leone III e Carlo Magno in ginocchio dinanzi a un sacerdote e 520, 522, 559, 574 s.; M. Losito, Pirro Ligorio e il casino di Pio IV in Vaticano «l’essempio» delle «cose passate», Roma 2000, pp. 49, 150 doc. ...
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LUTERI, Giovanni (Giovanni Francesco), detto Dosso Dossi
Alessandro Serafini
Non c'è certezza sul luogo e sulla data di nascita del L., ma la documentazione finora scoperta suggerisce di collocare quest'ultima [...] suo viaggio a Roma in occasione dell'elezione di papa Leone X, al seguito del duca Alfonso, ipotesi che può 365).
Fonti e Bibl.: T. Bianchi (de' Lancillotti), Cronaca modenese (1506-54), IV, Parma 1867, p. 114; G. Vasari, Le vite( (1568), a cura di ...
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BRATTEATO
S. Piattelli
L'aggettivo b. si riferisce alla decorazione, impressa su di uno stampo mediante la battitura a martello, di sottili lamine di metallo, in genere prezioso. Il nome b. propriamente [...] pannelli rettangolari con la raffigurazione delle scene di Daniele fra i leoni, Mosè che batte la rupe e il Miracolo di Cana. Technologie und Terminologie der Gewerbe und Kunst bei Griechen und Römern, IV, Leipzig 1887, pp. 230-370; J. von Schlosser, ...
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CORDINI, Giovanni Battista (Battista da Sangallo detto il Gobbo)
Pier Nicola Pagliara
Nacque a Firenze nel 1496 da Bartolomeo di Antonio di Meo, bottaio, e da Smeralda Giamberti, sorella dei celebri [...] arch. Antonio da Sangallo il Giovane e alla sua famiglia, in Il Buonarroti, IV (1892), pp. 284 ss., 324; G. Clausse, Les Sangallo, Paris C. L. Frommel, Raffaello e il teatro alla corte di Leone X, in Boll. d. Centro internaz. di studi Andrea Palladio ...
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Vedi XANTHOS dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
XANTHOS (Ξάνϑος, licio Arñna)
P. Demargne
Antica città della Licia, nella vallata principale, quella dello Xanthos o Sirbis, di cui essa controlla lo sbocco [...] lungo tempo fatto risalire all'arcaismo il motivo tradizionale dei leoni che assalgono un toro, che decora il basamento. Ma arte classica ionica ispirata all'arte attica.
Il passaggio dal V al IV sec. a. C. ha una grande importanza, come in ogni altra ...
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MODELLO (τύπος, παράδειγμα, πρόπλασμα; exemplar)
G. Becatti
L'uso di modelli si può presupporre anche nell'antichità per le varie arti e per le varie tecniche, scultura, toreutica, rilievo, coroplastica, [...] , che ci dà le più elevate formulazioni del nudo femminile nel IV secolo.
Ovvio è poi l'uso del m. vivente per la Tevere, dove eran le fiere africane, stava riproducendo a rilievo un leone in una gabbia, quando saltò fuori una tigre da un'altra gabbia ...
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NIKIAS (Νικίας, Nicias)
G. Becatti
2°. - Pittore greco, ateniese, figlio di Nikodemos, operante nel IV sec. a. C. Sulla sua attività abbiamo varie notizie nelle fonti letterarie. Plinio soprattutto (Nar. [...] hist., xxxv, 27) lo descrive con Nemea seduta sul leone, che tiene una palma, simbolo delle vittorie agonistiche che dono alla propria città, di cui fu uno dei più famosi artisti nel IV sec. per la pittura, come Prassitele lo fu per la scultura, ...
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APOTEOSI (ἀποϑέωσις, apotheōsis)
H. P. L'Orange
Deificazione, elevazione di un mortale allo stato divino (confronta anche consecratio, termine usato dai Romani con significato analogo). In Egitto, vero [...] di edera di Dioniso, l'egida di Minerva, la pelle di leone di Ercole, il caduceo di Mercurio, ecc. Ma spesso si File: F. v. Bissing, loc. cit.; Lepsius, Denkmäler aus Ägypten und Äthiopien, iv, 71 a. Iside e ibis: v., ad esempio, F. v. Bissing., loc ...
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LETTO (κλίνη, lectus)
S. de Marinis
Nel mondo antico il l. ricevette spesso varie decorazioni nelle gambe, nella spalliera, nelle traverse, divenendo un oggetto d'arte e come tale è qui soprattutto preso [...] delle gambe di un l. marmoreo di una tomba macedone del IV sec., che presenta però ancora una decorazione sobria e di buon frequenza sembra che siano quelle di cavallo e di mulo; poi di leoni e pantere; ma non ne mancano anche di altri, come cani ...
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leoncino
s. m. [dim. di leone]. – 1. Leone piccolo, giovane. 2. Tallero coniato nel sec. 17° da Francesco I e Alfonso IV d’Este duchi di Modena, così chiamato per somiglianza col «tallero al leone» dei Paesi Bassi (oland. Leuwendaalder), che...
leonino3
leonino3 agg. – Relativo a un personaggio, e per lo più a un pontefice, di nome Leone; in partic., Città l., denominazione della zona di Roma, comprendente il Vaticano e una parte degli odierni Borghi, che è racchiusa fra il Tevere...