FORTIS, Leone
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Trieste il 5 ott. 1827 da Davide Forti e da Elena Wollemborg. Il padre era un medico originario di Reggio Emilia e apparteneva alla comunità ebraica. Rimasta [...] dramma, il F. fu assunto dalla Compagnia reale come "poeta della Compagnia con l'obbligo di tre lavori ogni anno" (L. Fortis, Drammi, I, p. 137): un obbligo che dovette pesargli alquanto se nel 1852 si trasferiva a Genova, dove, mentre redigeva le ...
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FERRUGGIA, Gemma
Marzia G. Lea Pacella
Nata a Livorno l'8 dic. 1867 dal barone palermitano Nicolò e da Teresa Pelato, compì i suoi studi a Milano, prima alla scuola superiore femminile e poi all'Accademia [...] per dedicarsi completamente alla letteratura.
L'esordio della F. come scrittrice avvenne nel 1887, quando, su consiglio di LeoneFortis, inviò alle Conversazioni della domenica una novella, poi pubblicata. Tre anni dopo pubblicò il suo primo romanzo ...
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BARAVALLE, Carlo
Maria Luisa Scauso
Nato il 21 genn. 1826 a Como, studiò a Milano e poi a Gorla Minore, dove fu allievo di Giuseppe Sirtori, ancora sacerdote. In seguito si iscrisse alla facoltà di [...] pubblicate, spesso sfidando la censura austriaca per la massima parte in vari periodici nulanesi, come Il Pungolo illustrato, diretto da LeoneFortis, L'uomo di pietra, Cosmorama, Quel che si vede e non si vede, Solitudine.
Le prime satire in versi ...
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