LEONCAVALLO, Ruggiero (Ruggero)
Johannes Streicher
Nacque il 23 apr. 1857 nel quartiere Chiaia di Napoli, secondogenito del magistrato Vincenzo, pugliese, e di Virginia D'Auria, figlia del pittore Raffaele. [...] , ad ind.; L. sconosciuto. Mostra di lettere inedite, a cura di L. Longobucco, Cosenza 2000; L. Dallapiccola: "Il prigioniero" - R. Leoncavallo: "Edipo re", a cura di F. Fonsatti, Torino 2002; K.C. Dryden, Beyond Pagliacci: the life and works of R. L ...
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Musicista italiano (Napoli 1857 - Montecatini 1919). Compose musica teatrale, di solito su libretti proprî. Si rivelò con l'opera I pagliacci (Milano, 1892), il cui clamoroso successo gli permise di presentare anche due opere concepite prima: I Medici (Milano, 1893) e Chatterton (Roma, 1896). Seguirono Bohème (1897); Zazà (1900); Rolando di Berlino (Berlino, 1904); Maja (1910); Zingari (1912); Goffredo ...
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Musicista (Filadelfia, Catanzaro, 1830 - Napoli 1907); studiò a Napoli, dove fu poi (dal 1863) prof. al conservatorio. Compose musica sacra, oratoriale, teatrale, sinfonica. Furono suoi allievi F. Cilea, [...] U. Giordano, R. Leoncavallo e G. Martucci. ...
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bohème Vita anticonformista e disordinata, tipica soprattutto di artisti e poeti poveri (vita ‘da zingari’, che in Francia provenivano soprattutto dalla Boemia). La voce b. è divenuta comune attraverso [...] l’opera musicale di G. Puccini su libretto di L. Illica e G. Giacosa (1896), seguita da quella di R. Leoncavallo (1897) su libretto dello stesso compositore, tratta dal romanzo di H. Murger, Scènes de la vie de bohème (1848), da cui fu anche ...
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CARACCIOLO, Juanita
Giuliana Scappini
Nacque a Ravenna il 25 ott. 1888 da Gennaro, amministratore della compagnia d'operette Maresca, e da Maria Girczy. Studiò canto a Milano con Clelia Sangiorgi, e [...] debuttò giovanissima al politeama di Genova il 31 dic. 1907 nei Pagliacci di R. Leoncavallo (nel 1908 secondo lo Schmidl). A proposito di questo debutto lo Schmidl la definisce "una rivelazione per la dolcezza e la bellezza della voce, la perfetta ...
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Baritono francese (Marsiglia 1848 - New York 1923). Studiò ai conservatorî di Marsiglia e Parigi. Esordì a Marsiglia nel 1867, ma si rivelò l'anno dopo a Parigi negli Ugonotti. Cantò poi nei principali [...] teatri d'Europa e d'America, tra l'altro in molte prime rappresentazioni assolute (Il Guarany di A. C. Gomes; Pagliacci di R. Leoncavallo; Otello, Falstaff di G. Verdi). Fu poi insegnante di canto a Parigi e (dal 1909) a New York. Oltre agli scritti ...
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AMATO, Pasquale
Angelo Mattera
Baritono. Nacque a Napoli il 21 marzo 1878; già avviato agli studi di ingegneria, li abbandonò per dedicarsi al canto, iscrivendosi al conservatorio napoletano di S. Pietro [...] Carmen di G. Bizet al teatro Covent Garden, e poi a Buenos Aires. Nel 1906 ebbe molto successo nella Zazà di R. Leoncavallo al teatro Adriano di Roma, e nel 1908, prendendo parte alla prima scaligera di Pélleas et Mélisande di C. Debussy, sotto la ...
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DE LUCA, Giuseppe
Maurizio Tiberi
Nacque a Roma il 25 dic. 1876, primo di sette figli, da Nicola e da Lucia De Filippi. A otto anni entrò a far parte della schola cantorum dei fratelli Carissimi a S. [...] giugno 1901 al teatro Garibaldi di Padova e al teatro Malibran di Venezia si accostò per la prima volta a Zazà di R. Leoncavallo: gli era al fianco E. Carelli, con la quale divise un successo strepitoso che si rinnovò nell'agosto dello stesso anno al ...
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verismo
s. m. [der. di vero]. – 1. Tendenza e corrente letteraria italiana dell’ultimo Ottocento e del primo Novecento caratterizzata, nella tematica, dalla rigorosa rispondenza alla realtà effettiva delle situazioni e dei fatti, degli ambienti...
controviolino
s. m. [comp. di contro- e violino]. – Strumento della famiglia degli archi, a quattro corde, ideato e fabbricato in pochi esemplari dal liutaio Valentino De Zorzi nel primo decennio del sec. 20° come strumento intermedio tra...