CORRADETTI, Ferruccio
Maria Borgato
Nacque a San Severino Marche (Macerata) da Corrado e da Pudenziana Scoderoni il 21 febbr. 1867 e si trasferì a Roma in giovanissima età per compiere gli studi classici [...] , di Ermogene in Manuel Mendez di L. Filiasi. Particolare risalto ebbe la sua interpretazione di Tonio nei Pagliacci di R. Leoncavallo, tanto che questi ne rimase entusiasta e scrisse per lui l'opera Malbruck, ispirata a una novella del Decamerone e ...
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BURZIO, Eugenia
Angelo Mattera
Nacque a Poirino (Torino) il 20 giugno 1882 da Maurizio, chirurgo, e da Margherita Ducato. Manifestata fin da bambina una spiccata vocazione musicale, si dedicò in un [...] Costanzi, 12 giugno 1911), su invito di Puccini, nel corso delle celebrazioni del cinquantenario dell'unità d'Italia; R. Leoncavallo, inoltre, la elesse a prima interprete degli Zingari (rappresentata all'Hippodrom di Londra il 16 sett. 1912), nel ...
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letteratura Tendenza letteraria italiana, corrispondente al naturalismo (➔) francese. Il v. nasce nel secondo Ottocento, quando l’aspetto del romanticismo che tendeva alla parola-musica si era ridotto [...] la Cavalleria rusticana di P. Mascagni, desunta dall’omonima novella di G. Verga, mentre il manifesto più esplicito della nuova tendenza musicale è ravvisabile nel prologo de I Pagliacci (1892) di R. Leoncavallo, opera ispirata a un fatto di cronaca. ...
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GIGLI, Beniamino
Alessandra Cruciani
Nato a Recanati il 20 marzo 1890, ultimo di sei figli, da Domenico, calzolaio e campanaro del duomo di Recanati e da Ester Magnatessa, a soli sette anni entrò a [...] 1941), Donizetti (L'elisir d'amore, 1941; Poliuto, 1942), Mascagni (L'amico Fritz, 1937), G. Bizet (Carmen, 1941), R. Leoncavallo (Pagliacci, 1942).
Sempre nel 1930 aveva esordito con Andrea Chénier al Covent Garden di Londra, teatro in cui tornò più ...
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MUZZIO, Claudina Emilia Maria
Paolo Patrizi
MUZZIO, Claudina Emilia Maria (in arte Claudia Muzio). – Nacque a Pavia il 7 febbraio 1889, da Carlo Alberto, direttore di scena, e da Giovanna Gavirati, [...] , e vi ritornò in dicembre per due parti più impegnative come Margherita (Faust di Gounod) e Nedda (Pagliacci di Leoncavallo). Sempre nel 1911 incise cinque dischi a facciata unica (solo un paio trovarono la via della distribuzione): fu un primo ...
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GIANFERRARI, Vincenzo
Salvatore de Salvo
Nacque a Reggio Emilia il 10 ott. 1859 da Prospero e da Luigia Mussini. Iniziato lo studio del violino nella città natale sotto la guida di G. Tebaldi, fu successivamente [...]
Dall'ottobre al dicembre 1893 il G. fu nuovamente al Sociale di Rovereto, ove diresse Aida di G. Verdi, I pagliacci di R. Leoncavallo e le Trecce nere (18 novembre). Dal giugno 1894 ebbe fra i suoi allievi R. Zandonai, a cui diede lezioni di violino ...
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AUTERI-MANZOCCHI, Salvatore
Liliana Pannella
Nacque a Palermo il 24 dic. 1845. Figlio della celebre cantante Almerinda Manzocchi, che il Bellini defini "il migliore dei miei Romei", pur dimostrando [...] A., ma, soprattutto, all'affermarsi di un nuovo gusto, rappresentato dai compositori più giovani - Mascagni, Giordano, Leoncavallo - che al trionfo della melodia anteponevano una più salda struttura armonica e una più complessa strumentazione.
Stanco ...
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FABBRONI, Piero
Salvatore De Salvo
Nacque a Verona il 18 nov. 1882 da Paolo e da Costanza Gorghetto. Intrapresi gli studi musicali nella città di origine, sotto la guida di P. Marconi, li proseguì al [...] diretti in precedenza a Parma, producendosi inoltre in Madama Butterfly e Tosca di G. Puccini, nonché ne I pagliacci di R. Leoncavallo. Nello stesso anno fu al teatro Carlo Felice di Genova dove il 28 dicembre andò in scena La Wally di A. Catalani ...
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GALLO, Fortunato (Fortune)
Selina Lacedelli
Figlio di Tommaso e di Zelinda Accetturo, nacque a Torremaggiore (presso Foggia) il 9 maggio 1878.
Compiuti i primi studi, a diciassette anni decise d'intraprendere [...] e, nel 1924, l'ultima tournée teatrale di Eleonora Duse. Nel 1930 produsse la versione cinematografica dei Pagliacci di R. Leoncavallo; tra il 1936 e il 1938, promosse varie stagioni estive d'operetta all'aperto. Per la stagione 1941-42 fu agente ...
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Pseudonimo dell’artista italiano Gionata Gesi (n. Pontedera 1975). Considerato uno dei pionieri e più importanti esponenti della street art in Italia, il suo lavoro si caratterizza per l’appropriazione [...] . Assieme a tale intervento, uno dei più grandi mai realizzati dall’artista, vale la pena ricordare quelli realizzati al Leoncavallo di Milano e in due luoghi simbolo della street art internazionale, quali Shoreditch a Londra e Wynwood a Miami. Ma ...
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verismo
s. m. [der. di vero]. – 1. Tendenza e corrente letteraria italiana dell’ultimo Ottocento e del primo Novecento caratterizzata, nella tematica, dalla rigorosa rispondenza alla realtà effettiva delle situazioni e dei fatti, degli ambienti...
controviolino
s. m. [comp. di contro- e violino]. – Strumento della famiglia degli archi, a quattro corde, ideato e fabbricato in pochi esemplari dal liutaio Valentino De Zorzi nel primo decennio del sec. 20° come strumento intermedio tra...