MONTALE, Eugenio
Franco Contorbia
MONTALE, Eugenio. – Nacque a Genova il 12 ott. 1896 da Domenico, detto Domingo, e da Giuseppina Ricci, ultimo di sei fratelli: gli altri cinque (Salvatore, Ugo, Ernesto, [...] nel quotidiano genovese Il Piccolo il suo articolo di data più alta: una recensione alla prima rappresentazione del Mameli di R. Leoncavallo, andata in scena la sera precedente al teatro Carlo Felice. Tra il febbraio e l’agosto 1917 tenne un diario ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’idea che la musica rappresenti un “marchio nazionale” nasce alla fine dell’Ottocento. [...] da Giuseppe Verdi, e poi dalla “giovane scuola” di Giacomo Puccini (1858-1924), Pietro Mascagni (1863-1945), Leoncavallo, dove italianità viene intesa come legame con la latinità, quindi caratterizzata da calore e spontaneità.
L’uso nazionalistico ...
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CAMUSSI, Ezio
Cesare Corsi
Nacque a Firenze il 16 genn. 1877 da Giovanni e Candida Govi. La sua formazione si svolse a Roma, dove iniziò tredicenne gli studi di pianoforte con A. Vessella, completandoli [...] di Roma. Al generale successo di pubblico corrispondeva un pressoché unanime apprezzamento della critica. Se autori come Leoncavallo riconoscevano nel C. "una sicura promessa dell'arte nostra" (LaTribuna, 1° dic. 1912), parte della critica gli ...
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SPINELLI, Nicola
Giorgio Ruberti
– Nacque a Torino il 29 luglio 1865, primogenito di Filomene, dentista originario di Chieti, e di Anna Reggianini, emiliana, discendente del compositore Isidoro Rossi [...] ) aveva coinvolto Sonzogno e i suoi giovani autori di opere veriste: tra loro, oltre a Mascagni e Giordano, Ruggero Leoncavallo e Francesco Cilea, che vi presentarono Pagliacci e La Tilda.
Sull’onda dell’immediata popolarità in Germania e in Austria ...
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PACETTI, Iva
Giancarlo Landini
– Soprano, nacque a Prato il 12 dicembre 1899, figlia di Pietro (ignoto il nome della madre).
Iniziò lo studio del canto a 15 anni nella città natale, con Ferruccio Cecchini [...] la Columbia, comprendenti anche una breve selezione dell’Ernani, opera allora di rara esecuzione. Nel 1934 registrò Pagliacci di Leoncavallo, con Beniamino Gigli e i complessi della Scala. Nel 1938 iniziò a incidere Tosca con i complessi dell’Opera ...
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CAMPANARI, Leandro
Raoul Meloncelli
Nacque a Rovigo il 20 ottobre del 1857 da Antonio e da Luigia Bazan. Ancora fanciullo fu inviato dalla famiglia a Padova per compiervi gli studi di violino; successivamente, [...] , debuttò al Grand Opera House sostenendo il ruolo di Tonio nella prima rappresentazione americana dei Pagliacci di R. Leoncavallo. Lo strepitoso successo riportato gli consentì di entrare a far parte della compagnia del Metropolitan, di cui fu ...
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Nacque a Voghera (Pavia) il 6 genn. 1856 da Carlo e da Teresa Peani. Dotato di bella voce tenorile, abbandonò la carriera militare (era tenente dei bersaglieri) per dedicarsi a quella musicale ed esordì [...] 1901-02 e 1902-03, all'Opéra-Comique di Parigi nel 1904. Ebbe in repertorio L'Africana di G. Meyerbeer, Pagliacci di R. Leoncavallo, Manon Lescaut di G. Puccini, Edmea di A. Catalani, Ernani di G. Verdi, La Vestale di G. Spontini. Altre prime ...
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NANI, Enrico
Giancarlo Landini
NANI, Enrico. – Nacque a Parma da una famiglia di ardenti patrioti; la data di nascita, comunemente fissata al 4 novembre 1873, è stata retrodatata al 1872 da Gaspare [...] l’ora, dall’Amore dei tre re di Montemezzi, mentre tra i Fonografia spicca Zazà piccola zingara dall’opera omonima di Leoncavallo. L’unica copia esistente dei sei cilindri registrati in Sud America è stata donata alla Discoteca di Stato di Roma dalla ...
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GIALDINI, Gialdino
Daniela Giordana
Nacque a Pescia il 10 nov. 1843. Indirizzato alla musica dal padre, suonatore di tromba, studiò per nove anni con Pietro Vallini, valente organista della cattedrale [...] all'interpretazione datale dal maestro pesciatino. Arrigo Boito volle che dirigesse le più importanti rappresentazioni del Mefistofele; R. Leoncavallo gli affidò Chatterton, che il G. riuscì a far trionfare. Più calda e intima fu l'amicizia con ...
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Musica
Spettacolo, detto anche melodramma, in cui l’azione teatrale si sviluppa attraverso la musica e il canto. Pur assumendo denominazioni diverse a seconda di argomento (o. buffa, o. seria), epoca e [...] Dvořák, L. Janáček).
Gli sviluppi di fine Ottocento e le avanguardie novecentesche
Oltre che dal filone verista (P. Mascagni, R. Leoncavallo e U. Giordano), il periodo tra 19° e 20° sec. fu caratterizzato dalla personalità di G. Puccini che creò un ...
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verismo
s. m. [der. di vero]. – 1. Tendenza e corrente letteraria italiana dell’ultimo Ottocento e del primo Novecento caratterizzata, nella tematica, dalla rigorosa rispondenza alla realtà effettiva delle situazioni e dei fatti, degli ambienti...
controviolino
s. m. [comp. di contro- e violino]. – Strumento della famiglia degli archi, a quattro corde, ideato e fabbricato in pochi esemplari dal liutaio Valentino De Zorzi nel primo decennio del sec. 20° come strumento intermedio tra...