Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Romano Gatto
Cristoforo Clavio
Cristoforo Clavio fu una delle figure più rappresentative della matematica del suo tempo. Benché non italiano, esercitò soprattutto in Italia la sua attività di studioso [...] il minimo comune denominatore per fare la somma di frazioni, argomento che prima di lui avevano trattato soltanto LeonardoFibonacci e Niccolò Tartaglia.
L’Epitome arithmeticae practicae fu la prima di una serie di opere matematiche che, insieme ...
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Pesi e misure
Piero Morpurgo
Lucia Travaini
Gran parte della tradizione metrologica medioevale proviene dal mondo antico e se "è ragionevole accettare la definizione secondo la quale l'uomo è 'un animale [...] pondus generale Regni; in età normanna sono documentati pesi diversi per le monete, e una fonte importante, il Liber Abaci di LeonardoFibonacci, ci informa che intorno al 1202 (anno in cui fu composto il Liber) l'oncia di Messina era già divisa in ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Isaia Iannaccone
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Un indicatore della portata del rinnovato interesse del mondo cristiano per le matematiche [...] opere degli studiosi islamici. Alle traduzioni dall’arabo e al più brillante matematico europeo dell’epoca, LeonardoFibonacci, o Leonardo Pisano, si deve per esempio il mutamento sostanziale negli aspetti basilari della numerazione e dei metodi di ...
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PLATONE da Tivoli
Rosa Comes
PLATONE da Tivoli (Plato Tiburtinus). – Originario probabilmente di Tivoli (non si sa nulla dei suoi genitori e circa la sua origine dalla cittadina laziale l’unico indizio [...] manoscritti ed è stato edito da Curtze nel 1902) influenzò fortemente, per struttura e contenuto, la Pratica geometriae di LeonardoFibonacci da Pisa, scritta nel 1220 (Busard, L’algèbre, p. 67).
Altre traduzioni e opere di Platone sono di datazione ...
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RANIERI DI VITERBO
TTommaso di Carpegna Falconieri
Nacque verosimilmente nel penultimo decennio del sec. XII, da una famiglia dotata di estesi possedimenti a Viterbo e nel suo contado.
Il ruolo ricoperto [...] a ciò, è noto come R. coltivasse anche un vivace interesse per le discipline matematiche e intrattenesse rapporti con LeonardoFibonacci (v.).
Il suo giudizio nei confronti di Federico fu, nei primi anni, molto positivo: come Gregorio IX, anche R ...
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DE SCOLARI, Francesco Feliciano
Gabriella Belloni Speciale
Nacque, intorno all'anno 1470, a Lazise (prov. Verona) sul lago di Garda, da Domenico. Giovanissimo, forse già al decimo anno d'età, si trasferì [...] affari legati alla "mercatura", chiedeva di essere informato, e sulle quali, quindi, nel percorso tracciato da LeonardoFibonacci (Liber abaci, 1202) e straordinariamente ampliato e divulgato dalla enciclopedia matematica di Luca Pacioli (Summa de ...
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Ifriqiyya
DDavid Abulafia
Il termine 'Ifriqiyya', derivato dalla denominazione di due province romane dell'odierna Tunisia e Algeria orientale, fu utilizzato all'epoca di Federico II dagli arabi per [...] Sicilia nel 1492-1493, e furono testimoni diretti delle relazioni tra Sicilia e Ifriqiyya nel Duecento. Ricordiamo anche che LeonardoFibonacci (v.), il quale dedicò una versione del suo Liber Abaci a Federico, era un mercante pisano stanziato a ...
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Matematica e strumenti di calcolo
Angelo Guerraggio
Matematica e strumenti di calcolo
Quella che ha portato ai moderni calcolatori è una strada lunga, anche se percorsa negli ultimi decenni con un passo [...] , si diffuse poi fra gli egizi (come riferisce Erodoto), tra i greci e i romani. Il suo nome ci porta alla mente LeonardoFibonacci che proprio con il Liber abaci del 1202 – nel frattempo il termine aveva assunto un significato più generale e stava a ...
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L'invenzione dello zero
Angelo Guerraggio
L’invenzione dello zero
Lo zero è entrato relativamente tardi a far parte del linguaggio matematico – attraverso la civiltà indiana e poi la cultura araba – [...] i mercanti veneziani tradurranno con «zevero», da cui la dicitura italiana «zero».
In Occidente le cifre arabe arrivarono con LeonardoFibonacci, nato a Pisa attorno al 1170. Giovinetto, seguì suo padre a Bougie (una città della Cabilia, non distante ...
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GIOVANNI da Palermo
Sondra Dall'Oco
Visse nel XIII secolo e fece parte della schiera dei dotti di cui amava circondarsi l'imperatore Federico II. Sulla sua persona si conosce molto poco; si sa che fu [...] nome Iohannes de Panormo. Il Cantor e l'Amari ritengono che sia da identificare con il matematico interlocutore di LeonardoFibonacci; non è dello stesso avviso il Kantorowicz che tende a distinguerlo anche dal notaio Giovanni da Palermo citato nei ...
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pisano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Pisanus, der. di Pisae -arum «Pisa»]. – Di Pisa, relativo o appartenente alla città di Pisa, capoluogo di provincia della Toscana: il territorio p. (anche, come s. m. e con iniziale maiusc., il Pisano, il...
zero
żèro agg. e s. m. [dal lat. mediev. zèphyrum, adattam. (Leonardo Fibonacci nel Liber abbaci, 1202) dell’arabo ṣifr «nulla, zero», calco del sanscr. śūnyá «vuoto» e poi «zero» (v. anche cifra)]. – 1. a. Primo numero della successione naturale...