GASPARE da Verona
Paolo Viti
Nacque a Verona forse all'inizio del Quattrocento. Le notizie sulla sua giovinezza sono molto limitate. Sebbene non dovesse essere di una famiglia di particolare rilievo [...] di stringere rapporti con i maggiori esponenti della cultura della città, a partire dal cancelliere della Repubblica, LeonardoBruni, verso il quale G. nutrì sentimenti di profonda ammirazione. Frequentò quindi Poggio Bracciolini, Carlo Marsuppini ...
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MANETTI, Giannozzo
Simona Foà
Nacque a Firenze il 5 giugno 1396 da Bernardo, ricco e brillante mercante, ricordato anche nel Liber facetiarum di Poggio Bracciolini, e da "Petra Guidaccia" (Naldi, col. [...] scienze morali, lettere ed arti, CLVII (2003-04), 1; P. Botley, Latin translation in the Renaissance. The theory and practice of LeonardoBruni, G. M. and Desiderius Erasmus, Cambridge 2004, pp. 63-114; P. Gilli, De l'importance d'être hors-norme: la ...
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CAPRA, Bartolomeo della
Dieter Girgensohn
Detto anche "Capriger" nelle poesie, nacque a Cremona, probabilmente tra il 1360 e il 1370, da Francesco, il quale si deve identificare molto verosimilmente [...] eruditi del suo tempo, e, in misura minore, dagli epistolari di altri umanisti: era in rapporti epistolari con LeonardoBruni, che gli dedicò la sua traduzione dell'orazione di Demostene Pro Ctesiphonte (1407), con Poggio Bracciolini, con Uberto ...
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CORTESI URCEO, Antonio, detto Codro
Lucia Gualdo Rosa
Nacque a Rubiera (Reggio Emilia) il 14 0 il 17 agosto del 1446 da Cortese.
La prima data la fornisce egli stesso nel quarto Sermone (Opera, Basileae [...] e Poggio Bracciolini; se si pensa poi alle sue simpatie aristoteliche, lo si può accostare all'aristotelismo laico di un LeonardoBruni (cfr. quanto dice F. Gaeta nella recensione al libro del Raimondi, in Rinascimento, II [1951], pp. 451 s.). Ma i ...
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FRANCESCO da Montepulciano (Bellarmino Francesco, Piendibeni Francesco)
Paolo Viti
Nacque a Montepulciano da ser Iacopo di ser Piendibene intorno alla metà del sec. XIV, forse nel 1353 se dobbiamo credere [...] in Cancelleria e cultura nel Medio Evo, a cura di G. Gualdo, Città del Vaticano 1990, p. 309; Id., LeonardoBruni segretario papale, in LeonardoBruni cancelliere della Repubblica di Firenze, a cura di P. Viti, Firenze 1990, p. 75; N. Mann, Bucolicum ...
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IVANI (Hyvanus), Antonio
Marcello Simonetta
Nacque nel 1430 a Brugnato, piccola località nei pressi di Sarzana, da Nicola, notaio attivo in questa città.
La regione era all'epoca sotto l'egemonia dei [...] ritenuto autografo. Fra le possibili fonti di I. vi sono la Geografia di Strabone, le Historiae Florentini populi di LeonardoBruni e altre opere antiche e coeve, menzionate con esempi specifici dall'editore novecentesco dell'opera, F.L. Mannucci (in ...
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FERRUCCI, Francesco (detto Francesco di Simone)
Sandro Bellesi
Figlio di Simone di Nanni e di Nanna, nacque a Fiesole (Firenze) intorno al 1437 (Fabriczy, 1908). Iniziato allo studio della scultura dapprima [...] la lezione di B. Rossellino e di Desiderio da Settignano, evidente nelle citazioni architettoniche e compositive dei monumenti di LeonardoBruni e di Carlo Marsuppini nella basilica di S. Croce a Firenze. Il gusto verrocchiesco, già evidenziato nel ...
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CIPELLI, Giovanni Battista
Elpidio Mioni
Noto col nome accademico di Battista Egnazio, nacque a Venezia da umili origini nel 1478.
Fin dagli anni dell'adolescenza decise di abbracciare lo stato ecclesiastico [...] . Alla fine del libro stampò il discorso che nel frontespizio porta il titolo "Heliogabali principis ad meretrices elegantissima oratio non ante impressa", scritta da LeonardoBruni, come in una nota alla vita di Eliogabalo il C. stesso afferma: "a ...
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LIPPI, Lorenzo
Paolo Falzone
Nacque a Colle di Val d'Elsa, presso Siena, intorno al 1440. In una lettera all'amico e benefattore, nonché segretario di Lorenzo de' Medici, Niccolò Michelozzi, priva di [...] con Pisa. In questa prospettiva va pertanto valutato il riferimento a un'opera quale la Laudatio Florentinae urbis di LeonardoBruni, oggetto di una sottile confutazione circa il tema, di origine platonica, dei rischi cui deve ritenersi esposta una ...
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MALATESTA (de Malatestis), Carlo
Anna Falcioni
Figlio di Galeotto (I) e di Gentile di Rodolfo da Varano, nacque il 5 giugno 1368. Alla morte del padre, avvenuta nel 1385, acquisì la signoria di Rimini [...] di M. Battagli. Tra gli uomini di cultura che nella corte romagnola dettero voce alla propaganda malatestiana vi furono LeonardoBruni, Gambino d'Arezzo, Simone Serdini e Pietro Tebaldo Turchi; quest'ultimo, in particolare, fu il tramite tra il M ...
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