L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] orizzonte, ecc., che si allontano inevitabilmente dall’aretino di base.
Tuttavia anche in prosa le .) Grande dizionario italiano dell’uso, Torino, UTET, 8 voll.
Salviati, Leonardo (1991), Regole della toscana favella, a cura di A. Antonini Renieri ...
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Letteratura
Sergio Pautasso
Guido Andrea Pautasso
È l'insieme della produzione in prosa e in poesia in una determinata lingua, in cui si riconoscono valori e intenti artistici. Legata, come tutti i [...] dall'Antologia Palatina a Ovidio alla poesia amorosa dell'età umanistica, dall'Aretino ai libertini a Casanova, da D.H. Lawrence a H. , attraverso il pensiero, l'opera, la raffigurazione di Leonardo, N. Machiavelli e Montaigne, Cartesio e Galileo, B ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] vi erano invitati, i più in Francia. Oltre a ➔ Leonardo da Vinci, che morì a Parigi nel 1519, Francesco I accolse la commedia dell’arte, le commedie di Machiavelli, Ariosto, Aretino, la teoria trissiniana della tragedia. La prima recita in Germania ...
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Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] e il tipo di italiano che egli scrive. Il grande poligrafo Pietro Aretino, attivo prima a Roma poi a Venezia fra il 1517 e il Il sommo rappresentante di questa tradizione si può considerare ➔ Leonardo da Vinci, «omo sanza lettere». Un secolo più ...
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La definizione di lingua pedantesca si basa sul fatto che proprio la lingua presiede alla costituzione della figura del Pedante in diverse commedie (e di differente area regionale) del Cinquecento (➔ Umanesimo [...] di Camillo Scrofa – e poi dal Marescalco (1533) di Pietro Aretino fino al Candelaio (1582) di Giordano Bruno.
Contini (1976: 590 probabilmente all’età di 94 anni).
Fin dalla dedica di Leonardo Grassi al duca d’Urbino Guidobaldo da Montefeltro (che era ...
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Il Rinascimento. Il ritorno della scienza antica
Sebastiano Gentile
Il ritorno della scienza antica
Petrarca e il ritorno del 'Cicerone scettico'
Per comprendere la svolta fondamentale che la nostra [...] parla di un codice di Archimede, che l'umanista Rinuccio Aretino avrebbe posseduto, ma che nessun altro avrebbe visto di persona meccanici di Leon Battista Alberti, per arrivare sino a Leonardo. Per restare ai primi del Quattrocento, nella Firenze del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La scienza nelle università
Michele Camerota
L’assetto istituzionale
Alla fine del Cinquecento, in Italia erano attive ben sedici sedi universitarie (Grendler 2002): Torino, Pavia, Padova, Parma, Ferrara, [...] attività dei traduttori – ricordiamo, tra i molti, i nomi di Leonardo Bruni (1370 ca.-1444), Giovanni Argiropulo (1415 ca.-1487), Non siamo di fronte a una posizione isolata, anzi. L’aretino Girolamo Borro (o Borri; 1512-1592), professore a Pisa, in ...
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longitudine
longitùdine s. f. [dal lat. longitudo -dĭnis «lunghezza», der. di longus «lungo»]. – 1. ant. Lunghezza, estensione in lunghezza: due canali ... di disuguale l. (Leonardo). Anche, più raramente, durata, estensione nel tempo: l....