leale
Enrico Malato
Tre volte l'aggettivo è usato nel Convivio (I XII 11, IV XXVI 2 e 14), sempre nel senso, da D. stesso chiarito (v. LEALTÀ), di " obbediente alle leggi " (così anche è da ritenere [...]
Sempre nel senso proprio dell'etimo francese leial (moderno loyal), diffuso del resto già nella lingua del '200 (cfr. Giacomo da Lentini Quand'om 1 " un bon amico leiale ", Odo delle Colonne Distretto core 22 " a lu leali amadori ", ecc.; cfr. anche ...
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Antonelli, Roberto. - Filologo italiano (n. Roma 1942). Professore ordinario di Filologia romanza presso l’Università di Roma La Sapienza dal 1985 al 2013, poi emerito, ha studiato origini e sviluppo delle [...] metrico della Scuola poetica siciliana (1984) e il primo commento integrale al fondatore della lirica italiana Giacomo da Lentini (2008); autore, con M.S. Sapegno, delle storie della letteratura italiana L’Europa degli scrittori (7 voll., 2008 ...
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Archeologo romeno, naturalizzato italiano (1955), nato a Toporu nei pressi di Giurgiu il 25 marzo 1913. Fu allievo di G. De Sanctis, con il quale si laureò nel 1945 presentando una tesi sulle fonti geografiche [...] a Roma. Dal 1949 al 1958 ha partecipato a scavi in Sicilia, in centri di origine greca, come Siracusa, Gela, Lentini, e in centri indigeni come Butera. Rientrato nel 1958 a Roma, ha fondato l'Aereofototeca del Ministero della Pubblica Istruzione, che ...
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MOSTACCI, Jacopo
Marco Grimaldi
– Non sono noti gli estremi biografici di questo poeta attivo nel sec. XIII, che appartiene al nucleo fondamentale della scuola siciliana. I suoi componimenti sono contenuti [...] core e fino e amoroso (I poeti della scuola…, II, pp. 408-18). Si tratta (con Madonna, dir vo voglio di Giacomo da Lentini e Poi li piace ch’avanzi suo valore di Rinaldo d’Aquino) di una delle tre traduzioni relativamente sicure da poesie provenzali ...
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poi (pui; poi che)
Riccardo Ambrosini
1. Delle circa 600 ricorrenze di p., con una frequenza che, relativamente costante nelle singole opere nonostante puntuali oscillazioni (v. 4.1.), si aggira sullo [...] secondo una tradizione probabilmente provenzale, che affiora sin dal Ritmo su Sant'Alessio (vv. 10, 81 e 143) e da Iacopo da Lentini (nell'incipit della canzone Poi no mi val merzé, e ai vv. 24 e 26). Appena documentati sono l'uso sostantivale di p ...
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SICILIA (A. T., 27-28-29)
Attilio MORI
Ramiro FABIANI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Biagio PACE
Giovanni PUGLIESE CARRATELLI
Gaetano Mario COLUMBA
Secondina Lorenzina CESANO
Carlo Alfonso NALLINO
Ernesto [...] d'intorno.
Qui abbiamo ÿ (cera) che rima con ú (erat). È esclusa la pronuncia cira. Ma ecco, per contro, lo stesso Giacomo da Lentini (ed. Langley, p. 15):
Donna, eo languisco, e non so qua' speranza
mi dà fidanza - ch'io non mi diffidi;
e se merzé e ...
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PRATELLA, Attilio
Francesca Franco
PRATELLA, Attilio. – Nacque a Lugo di Romagna il 19 aprile 1856 da Alessandro Pratelli e Giuseppa Verlicchi.
Frequentò il collegio Trisi, dove ebbe come professore [...] lo studio del disegno e della composizione (1877-78). Conobbe Giovanni Pascoli e strinse amicizia con il siciliano Rocco Lentini, scoprendo attraverso lui l’opera di Domenico Morelli e di Edoardo Dalbono. Nel 1879 con Pietro Fragiacomo soggiornò a ...
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L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace.
Le origini e l’età antica
La Grecia. L’arte retorica (➔ oratoria) nasce in Sicilia, a Siracusa, con Corace e l’allievo Tisia (5° sec. a.C.), [...] del trovare cioè gli argomenti del parlare. Già s’affaccia la distinzione tra essere vero e sembrare vero. Gorgia di Lentini, loro allievo, e Trasimaco di Calcedonia diedero in Atene i primi più complessi insegnamenti fissando i criteri della prosa d ...
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Apulia
Pier Vincenzo Mengaldo
. Con questo nome D. designa in VE I X e XII tutto il territorio del regno angioino dell'Italia meridionale, a sud del Tronto e del Garigliano (cfr. Pd VIII 61 ss.), secondo [...] ; asi I, carte 9, 37, 40, 42, 43, 44, 45, 46, 51, 58, 63; IV, carta 729; VIII, carte 1519, 1603; per Iacopo da Lentini ‛ apulo ': G. Folena, Cultura e poesia dei Siciliani, in Storia della lett. ital., I, Milano 1965, 277; M. Boni, D. e il Notaro, in ...
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dottoso
Luigi Vanossi
Gallicismo che D. usa due volte nel Fiore. In XXVII 13 di ciò era certana e non dottosa, ha il valore di " dubbioso ", " non sicuro ", in antitesi appunto con certana (altro gallicismo): [...] . Menichetti, edizione delle Rime di Chiaro Davanzati (Bologna 1965), che nel glossario cita esempi di Iacopo da Lentini, Iacopo Mostacci, Bonagiunta, Paganino, Bartolomeo. Nel secondo esempio l'aggettivo compare in sintagma emblematizzante caro alla ...
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lentino1
lentino1 s. m. [dim. di lente2]. – Piccola lente a forte ingrandimento, sostenuta da un telaietto che la tiene a distanza fissa dalla superficie da esaminare, usata in tessitura per contare o controllare i fili della trama (detta...
lentino2
lentino2 s. m. [lat. scient. Lentinus, der. del lat. class. lentus «molle»]. – Genere di funghi agaricali con una dozzina di specie diffuse in prevalenza nei paesi tropicali, distinte per il margine, denticolato, delle lamelle; alcune...