Insieme delle dottrine economiche, politiche, filosofiche elaborate da K. Marx (e da F. Engels) e i loro sviluppi a opera degli intellettuali che si sono richiamati a esse.
I primi marxisti
Durante la [...] : dopo la rivoluzione russa del 1905, si consolidò la sinistra marxista radicale animata da Luxemburg e da V.I. Lenin; negli stessi anni la socialdemocrazia russa si divise (1902) nelle correnti bolscevica e menscevica, in polemica sul ruolo della ...
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Teorico marxista (Kazan´ 1878 - Mosca 1945); aderì alla frazione bolscevica nel 1904 e per l'attività svolta durante la rivoluzione del 1905 fu arrestato e poi esiliato nel governatorato di Astrachan´. [...] URSS, dedicandosi alla storia del marxismo. Sotto la sua direzione sono stati pubblicati 15 volumi delle opere di Marx ed Engels e le opere di Lenin. Opere: Naučnyj kommunizm Karla Marksa ("Il comunismo scientifico di K. Marx", 1923); Vospominanija o ...
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Dottrina che, sulla base delle formulazioni teoriche di K. Marx e F. Engels, propugna un sistema sociale nel quale sia i mezzi di produzione sia i mezzi di consumo sono sottratti alla proprietà privata [...] in Europa, presero comunque a esercitare un ruolo talora rilevante come in Germania e in Francia. Dopo la morte di Lenin (gennaio 1924) lo scontro tra J. Stalin e L. Trockij si riflesse pesantemente sul movimento comunista internazionale: la vittoria ...
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Storico della filosofia italiano (Scicli 1919 - Roma 2000). Collaboratore dell'Istituto Gramsci e prof. nell'univ. di Salerno (fino al 1989). Studioso del marxismo e della sua storia, ha fornito contributi [...] su Engels, Labriola, Lenin, Gramsci, curando inoltre la pubblicazione di testi della tradizione marxista. Si è dedicato anche alla filosofia di J.-J. Rousseau; attento all'aspetto filologico dei testi e delle opere studiate, ha curato l'edizione ...
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Classe, coscienza di
Iring Fetscher
Introduzione
Il concetto di coscienza di classe è stato sviluppato da Marx e dal marxismo, ma si è in seguito diffuso più ampiamente e viene oggi usato - in un senso [...] . Il partito non appare come precettore e maestro, bensì come ausilio (e ciò anche se è ben fermo, per lui come per Lenin, che il partito possiede una conoscenza più avanzata rispetto al resto della classe). "La coscienza di classe è l'etica' del ...
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Diritto
Principio in base al quale i popoli hanno diritto di scegliere liberamente il proprio sistema di governo (autodeterminazione interna) e di essere liberi da ogni dominazione esterna, in particolare [...] (autodeterminazione esterna). Proposto durante la Rivoluzione francese e poi sostenuto, con diverse accezioni, da statisti quali Lenin e Wilson, tale principio implica la considerazione dei diritti dei popoli, in contrapposizione a quella degli ...
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Filosofo marxista russo (Kaunas 1881 - Mosca 1963); fu più volte arrestato, finché (1903) lasciò la Russia recandosi a studiare filosofia a Berna. Tornato in Russia (1908), fece parte della corrente menscevica [...] materializma "Introduzione alla filosofia del materialismo dialettico", 1916; Dialektika i estestvoznanie "Dialettica e scienze naturali", 1929; Lenin i krizis novejšej fiziki "L. e la crisi della fisica più recente", 1930; Filosofija i politika ...
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Pseudonimo del filosofo e rivoluzionario russo Aleksandr Aleksandrovič Malinovskij (Sokolka, Grodno [ora in Polonia, nel voiv. di Bialystok], 1873 - Mosca 1928); fu il più notevole rappresentante del revisionismo [...] scuola di dirigenti rivoluzionari), le sue teorie, espresse in Il monismo empirico (1904-1906), lo condussero all'urto con Lenin (che contro i suoi tentativi revisionistici polemizzò in Materialismo ed empiriocriticismo) e al distacco dal partito. ...
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Ideologia
Remo Bodei
(XVIII, p. 706)
Fine dell'ideologia o crisi dell'utopia?
Negli ultimi decenni del Novecento si è molto parlato di 'morte', 'fine' o 'tramonto' dell'i. (cfr., per es., Bell 1960; [...] lo spazio di tempo tra l'imperfetto oggi e il perfetto domani, che le teorie rivoluzionarie (dal giacobinismo al leninismo) cercheranno di colmare attraverso un itinerario che conduce dalla schiavitù alla liberazione dell'uomo.
Ciò che alla fine del ...
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intellettuali
Bruno Bongiovanni
Produrre e trasmettere il sapere
Il termine intellettuali, a partire dall'Ottocento, ha indicato l'insieme di coloro i quali svolgono una professione di tipo culturale [...] e quello di intellectuels finirono per interferire e in una certa misura, con lo sviluppo delle dottrine di Lenin, per fondersi: gli intellettuali costituivano un gruppo sociale e, contemporaneamente, si assumevano l'impegno universale di educare le ...
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leniniano
agg. – Di Nikolaj Lenin ‹li̯én’in› (pseudonimo dell’uomo politico e rivoluzionario russo Vladimir Il’ič Ul’janov, 1870-1924): il pensiero l.; scritti leniniani.
leninismo
s. m. – La dottrina politica di Lenin (v. la voce prec.), rielaborazione e sviluppo del marxismo (e perciò detta anche marxismo-leninismo) come teoria e prassi della dittatura del proletariato; nell’uso com., anche sinon., talora,...