Vedi SICHEM dell'anno: 1966 - 1997
SICHEM (v. vol. vil, p. 256 e s 1970, p. 586, s.v. Palestina)
P. Ciafardoni
Negli anni '70 è ripresa l'indagine archeologica sul sito della biblica S., già identificata [...] Far'a e riconosciuti come tipici del periodo assiro. Gli altri oggetti, incensieri, lampade e ciotole di bronzo, giare e lèkythoi attiche, sono così vari e dimostrano una tale mescolanza di stili, da aver indotto gli archeologi a porsi il problema di ...
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ARCAIZZANTE, Stile
G. Becatti
È uno stile che vuole ricreare intènzionalmente e dottamente il linguaggio arcaico nella sua forma esteriore, anzi, più che uno stile, può definirsi una tendenza, un gusto [...] conserva modi più antichi, e in genere ogni attardamento di stile, come ad esempio nel campo della ceramica attica in alcune lèkythoi a figure nere, e a. diviene il Palladio nelle anfore panatenaiche del V sec. a. C. per ragioni di tradizione ...
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SYRISKOS, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico, attivo entro il terzo e quarto decennio del V sec. a. C. Il nome proviene dal singolare, notissimo vaso a forma di astragalo in Villa Giulia, in [...] gli consente tanto di sviluppare ampie figurazioni mitologiche su grandi vasi, come di adattare figurette miniaturistiche colorate su lèkythoi e alàbastra a fondo bianco. Nei momenti di felicità creativa, che generalmente coincidono con le opere più ...
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MEDEA (Μήδεια, Medea)
E. Simon
Figlia di Aietes, re della Colchide e di Idyia, ninfa oceanina, nipote di Helios (Hesiod., Theog., 956 ss.). Accanto a Circe figlia di Helios, che già in Omero (Od., x, [...] a Corinto, cfr.: E. Will, Korinthiaka, 1955, 85 ss.).
b) La più antica raffigurazione attica della dea M. si trova su quattro lèkythoi a figure nere (550-525 circa a. C.) tra le quali una, a Londra, non offre dubbî data la presenza del nome. Mostrano ...
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Vedi BUTERA dell'anno: 1959 - 1994
BUTERA
D. Adamesteanu
Moderna cittadina sulla collina a circa 20 km a N-O di Gela; ivi gli scavi condotti dall'Orsi e quelli di questi ultimi tempi hanno rivelato, [...] a gradini erano decorati con plinti sormontati da colonne o da erme. Il corredo ha statuette fittili, vasi sicelioti, pissidi, lèkythoi, unguentarî piriformi, databili, per l'associazione con le monete, tra la seconda metà del IV sec. e l'inizio del ...
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GOMITI IN FUORI, Pittore dei (Painter of the Elbows out)
S. Stucchi
Ceramografo attico della tecnica a figure nere, che ha anche il nome di Pittore di Louvre E 705 da un'anfora a collo al Louvre (E 705), [...] a Boston (95.62), con il ritorno di Efesto che ha due asini accanto a sè. La sua attività, in cui sono comprese anche lèkythoi e coppe, è da porre attorno alla metà del VI sec. a. C. Alla sua maniera sono attribuibili parecchi altri vasi, tra cui ...
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FRANCAVILLA MARITTIMA
F. Parise Badoni
Ripetute campagne di scavo condotte negli ultimi anni, hanno messo in luce, ai piedi delle colline che limitavano a N-O la piana di Sibari, resti di una cultura [...] IX sec. a. C., le più recenti scendono sino alla metà del VI, con kölikes ioniche, vasi corinzî importati e d'imitazione, lèkythoi samie, ecc. I vasi greci più antichi appartengono all'VIII sec. a. C. (circa 740-730) e sono una grande pyxis sferica ...
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GIGANTOMACHIA DI PARIGI, Pittore della
E. Paribeni
Ceramografo attico, della tecnica a figure rosse, attivo nel secondo venticinquennio del V sec. a. C. Scolaro e imitatore del Pittore di Brygos, tutta [...] della sua produzione, più di novanta coppe con a lato un piccolo gruppo di vasi decorati da un'unica figura, quali lèkythoi e oùzochòai. Nei momenti di felicità creativa ci dà alle volte opere di notevole qualità, quali la lèkythos con Eos e ...
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POLIFEMO (Πολύϕημος, Polyphemus)
P. E. Arias
Uno dei Ciclopi più noti fin dalla tradizione omerica (Od., ix, vv. 1047 ss.), figlio di Posidone e di Thoosa. Alle sue vicende è legata, infatti, la maggior [...] pasto feroce, nelle scene assai diffuse della fuga dei compagni di Odisseo dall'antro di P., che sono preferibilmente raffigurate su lèkythoi ed oznochòai a figure nere (cfr. Od., ix, 427 ss.); in alcune di esse, tuttavia, P. non è raffigurato. P. su ...
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DOURIS (Δοῦρις)
E. Paribeni
Ceramografo attico la cui attività è possibile seguire dalla fine del VI sino per almeno i primi tre decennî del V sec. a. C.
Il grandissimo numero di vasi firmati, unitamente [...] J. D. Beazley gli assegna più di 200 opere, in prevalenza coppe con il complemento di alcuni piccoli vasi quali sköphoi e lèkythoi. Un piccolo vaso a figure nere, la pyxis Louvre MNB 2042 attesterebbe la sua attività anche in questo campo. La firma ...
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lekythos
‹lèkitos› s. f. [traslitt. del gr. λήκυϑος] (pl. lekythoi ‹lèkitoi›). – Nome greco (talora italianizzato in lècito s. f.) di una forma di vaso per unguenti a corpo cilindroide e collo lungo con orlo svasato e ansa verticale (v. fig....