PINELLI, Francesco
Alessia Ceccarelli
PINELLI, Francesco. – Nacque a Genova verosimilmente tra il quarto e il quinto decennio del XV secolo, da Silvestro. Il nome della madre non è noto.
La famiglia [...] e peroratore di interessi familiari. Così in occasione del conferimento del ricco beneficio di San Vittoriano (nella diocesi di Leida) al fratello Battista (1490), già socio del banco sivigliano e futuro arcivescovo di Cosenza (1491-95). Il continuo ...
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CANINI, Angelo
Roberto Ricciardi
Nacque nel 1521 ad Anghiari (Arezzo), di dove gli provenne l'epiteto "Anglar(i)ensis" che lo designa costantemente nei titoli delle sue opere.
Il C. si dedicò fin dalla [...] a Parigi nel 1578 con l'aggiunta di un indice ad opera dell'Hauboës, a Londra nel 1613, ad Amsterdam e a Leida nel 1700 con correzioni e aggiornamenti di Thomas Crenius. Nonostante le accuse che furono mosse al C. dallo Scaligero, di aver utilizzato ...
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CONTARINI, Francesco
Paolo Preto
Nato nell'anno 1421 a Venezia da Nicolò del, ramo "degli Scrigni" e da Maria da Carrara, dopo una prima educazione letteraria sotto la guida di Paolo della Pergola e [...] al codice originale, a Venezia nel 1623 da Antonio Pinelli, ebbe finalmente una soddisfacente edizione a cura di J. G. Graevius (Leida 1723) nel Thesaurus antiquitatum et historiarumItaliae (pp. 1-57).
Il C. morì a Venezia prima del 1475. anno in cui ...
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ASSERETO, Tommaso (Giovan Tommaso)
Umberto Coldagelli
Nacque probabilmente a Genova tra la fine del sec. XVII e il principio dei XVIII. Non si hanno molte notizie su di lui prima che il moto popolare [...] 1750, Lipsia 1750, pp. 158, 180; [G. F. D'Oria], Della storia di Genova dal trattato di Worms alla pace di Aquisgrana, Leida 1750, pp. 234, 235; E. Varese, Storia della Repubblica di Genova dalla sua origine sino al 1814, VIII, Genova 1838, p. 56 ...
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MARCHETTI, Alessandro
Cesare Preti
Nacque a Pontormo (ora Pontorme, frazione di Empoli), il 17 marzo 1633 da Angelo e da Luisa Buonaventuri. Terzo di cinque figli, non ancora adolescente rimase orfano [...] nell'ampio dibattito iniziato dopo la pubblicazione dei Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze (Leida 1638) di Galilei, opera che contiene una trattazione della valutazione del momento della caduta dei gravi affrontato ...
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FAURE, Giambattista
Giuseppe Pignatelli
Nato a Roma il 25 ott. 1702, studiò nel seminario romano, distinguendosi ben presto per la sua perizia nella teologia morale (il suo primo lavoro è costituito [...] la scienza muoveva allora i primi passi (al 1745 risale la costruzione del primo condensatore, la bottiglia di Leida), con le Congetture fisiche intorno alle cagioni de' fenomeni osservati in Roma nella macchina elettrica all'illustrissimo signore ...
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D'ALESSANDRO (Alessandri), Alessandro
Mauro De Nichilo
Nacque nel 1461 a Napoli e quasi certamente appartenne alla nobile famiglia dei D'Alessandro, del sedile di Porto, che aveva già dato alla città [...] Mercier, il Coler, il Godefroy, sino all'ultima stampa in due tomi, che tutti li raccoglie, apparsa a Leida nel 1673 "ex officina Hackiana": Alexandri ab Alexandro... Genialium dierum libri sex cum integris commentariis Andreae Tiraquelli, Dionysii ...
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CORDARA, Giulio Cesare
Magda Vigilante
Nacque ad Alessandria il 16 dic. 1704, da Giulio Antonio ed Eleonora Crescini. Trascorsi i primi anni della fanciullezza a Calamandrana - dove il padre aveva ereditato [...] fine ironia che anima numerosi episodi.
In risposta alle satire del C. uscirono i Pifferi della montagna di Cosellio Filomastige (Leida 1738), volgare libello in terzine, forse opera del Lami, dove si schernivano i gesuiti G. Lagomarsini e P. Venturi ...
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CONTI, Bernardino de'
Maria Teresa Franco Fiorio
Figlio dei "maestro" Baldassarre, è documentato tra il 1494 e il 1522. Nacque probabilmente intorno all'anno 1470 a Castelseprio (provincia di Varese) [...] , oggi a San Marino (Cal.), Huntington Gallery; il Ritratto degli Uffizi a Firenze (n. 444), già attribuito a Luca di Leida; i ritratti di Dama già a Londra, coll. Morrison, e a Filadelfia, coll. Johnson; il CamilloTrivulzio della coll. Borromeo a ...
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CALANDRINI, Giovanni
Francesca Luzzati Laganà
Nacque a Lucca, dove venne battezzato il 6 giugno 1544, da Giuliano di Filippo e da Caterina di Agostino Balbani. Fuggì dalla città natale nel 1567 insieme [...] le lezioni del filosofo e teologo Ottone di Casmann, che gli dedicò l'opera Lucta peccatoris, e conobbe successivamente a Leida Giulio Scaligero, dal quale fu ricordato nel Livre d'Amis. Intrattenne relazioni con un personaggio della politica e della ...
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leida
lèida s. m. [dal nome della città olandese di Leida (oland. Leiden)], invar. – Formaggio semicotto dell’Olanda centrale, di latte magro, spesso aromatizzato con chiodi di garofano, anici, ecc.; è detto anche cacio aromatico.
cacio
càcio s. m. [lat. caseus] (raro il pl. caci). – 1. Formaggio (è parola pop. in Toscana e Umbria; in altre regioni, spec. in quelle settentr., è sentita come letter.): c. fresco, secco, pecorino, parmigiano, stracchino, ecc.; una forma...