Archeologo nederlandese (L'Aia 1925 - Amsterdam 2019). Prof. di storia antica all'Università di Leida (1968-72), e poi direttore dell'Istituto nederlandese di Roma (1972-90), ha diretto gli scavi di Satricum [...] (1977-90). Importante il suo contributo sulla storia di Sparta e sulla sua produzione ceramica; si è inoltre interessato alla metallurgia greca d'età arcaica. Tra le opere: Lapis Satricanus (in collab. ...
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XANTHO (Ξανϑό)
Red.
Nome di baccante che appare su un'anfora a figure nere a Leida e su un cratere pure a figure nere della Collezione Durand.
Bibl.: Preisendanz, in Roscher, VI, 1924-37, c. 519. ...
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HIPPAIOS (῾Ιππαῖος)
G. Scichilone
Sileno che compare soltanto su un'anfora calcidese del Rijksmuseum di Leida (Inv. 1626), proveniente da Vulci, con sileni e ninfe danzanti. Il vaso, nel quale H. è rappresentato [...] mentre danza ignudo presso la ninfa Klytò, è databile intorno al 540 a. C.
Bibl.: W. H. Roscher, in Roscher, I, 2, c. 2662; A. Rumpf, Chalkidische Vasen, Berlino-Lipsia 1927, pp. 7-8; 456 (fac-simile dell'iscrizione), ...
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ANTIPHILOS (᾿Αντίϕιλος)
A. Stazio
4°. - L'unica gemma su cui è testimoniato questo nome, nella Collezione Neufville a Leida, è conosciuta solo attraverso un'antica e poco chiara descrizione: il nome, [...] in genitivo, era inciso accanto ad un arco con frecce e faretra, su una delle facce della gemma; sull'altra era una scena non identificata. L'iscrizione, posto che la gemma fosse autentica, indicava verisimilmente ...
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DORO (Δωρώ)
L. Rocchetti
Menade raffigurata su un vaso calcidese, già nella Collezione Durand, e ora al museo di Leida.
Bibl.: H. Heydemann, Satyr- und Bakchennamen, Halle 1880, pp. 28, 39; A. Rumpf, [...] Chalkidische Vasen, Berlino-Lipsia 1927, p. 13, tavv. XXVII-XXX ...
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MOLPE (Μόλπη)
F. Canciani
Nome di una menade su un'anfora calcidese proveniente da Vulci e ora al museo di Leida; vi è raffigurata una danza di sei sileni e di sei menadi. Sembra improbabile che M. ricorra [...] anche su una moneta di Abdera, indicata, con un gioco di parole, nel nome del magistrato Molpagoras, che firmò l'emissione.
Bibl.: H. Heydemann, Satyr- und Bakchennamen, in 5. Hall. Winckelmannspr., 1880, ...
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KLYTO (Κλυτώ)
G. Gualandi
1°. - Nome di ninfa danzante assieme a sileni e ad altre ninfe sull'anfora calcidese 1626 di Leida.
Bibl.: Lorentz, in Roscher, II, i, 1890-94, c. 1248, s. v.; Ch. Fränkel, [...] Satyr- und Bakchennamen auf Vasenbildern, Halle 1912, p. i A; Weicker, in Pauly-Wissowa, XI, i, 1921, c. 896, s. v., n. i; A. Rumpf, Chalkidische Vasen, Berlino-Lipsia 1927, p. 7 s., n. 2, tav. III ...
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PHANOS (Φᾶνος)
M. E. Bertoldi
Presunto nome di satiro secondo una lettura di un'iscrizione su un'anfora calcidese da Vulci, ora a Leida, con menadi e satiri danzanti (Rumpf, tav. II; Brants, tav. 17). [...] . Rumpf, Chalkidische Vasen, Berlino-Lipsia 1927, pp. 7 s., 46, 51, tav. II; J. Brants, Beschryving van de klassieke verzameling in Ryksmuseum Leiden, II, Leida 1930, p. 16 s., tav. 17; H. Herter, in Pauly-Wissowa, XIX, 2, 1938, c. 1785, s. v., n. i. ...
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Architetto olandese, nato ad Amsterdam il 6 luglio 1884. È stato ufficiale del genio militare (1905-1913), ingegnere comunale a Leida, e dal 1915 è direttore dei lavori pubblici a Hilversum. A questa città, [...] suoi progetti interessano specialmente quelli per la nuova borsa di Rotterdam e per la ricostruzione del palazzo comunale di Leida.
Da taluni il D. è stato considerato architetto freddamente razionalista, e contrapposto pertanto a M. de Klerk. Più ...
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ASTYDAMAS (᾿Αστυδάμας)
G. Bermond Montanari
Nome di un personaggio che compare su una hydrìa a figure nere, da Vulci, nel museo di Leida, nella scena di Teseo che uccide il Minotauro.
Bibl.: C. I. G., [...] 7719; W. H. Roscher, in Roscher, I, c. 661, s. v.; J. D. Beazley, Black-fig., 1956, p. 104, n. 126 ...
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leida
lèida s. m. [dal nome della città olandese di Leida (oland. Leiden)], invar. – Formaggio semicotto dell’Olanda centrale, di latte magro, spesso aromatizzato con chiodi di garofano, anici, ecc.; è detto anche cacio aromatico.
cacio
càcio s. m. [lat. caseus] (raro il pl. caci). – 1. Formaggio (è parola pop. in Toscana e Umbria; in altre regioni, spec. in quelle settentr., è sentita come letter.): c. fresco, secco, pecorino, parmigiano, stracchino, ecc.; una forma...