Canonico regolare agostiniano (Tongeren 1470 circa - Leida 1540); prof. alla facoltà delle arti (1491) e quindi in quella di teologia (1509) dell'univ. di Colonia maestro di J. Eck. È noto soprattutto [...] per il suo intervento, nella polemica sui libri ebraici, contro il Reuchlin (Articuli sive propositiones de iudaico favore, 1512), per cui fu attaccato da U. von Hutten ...
Leggi Tutto
Pastore nonconformista (n. forse Gainsborough, Lincolnshire, 1575 circa - m. Leida 1625). Per la crescente ostilità delle autorità, nel 1608 riparò, con numerosi nonconformisti, ad Amsterdam, poi a Leida [...] (1609), dove, altamente stimato anche dagli oppositori, diresse una comunità sempre più larga. Organizzò (1620) la partenza per l'America del Mayflower con i primi pellegrini puritani (Pilgrim fathers) ...
Leggi Tutto
Nome latinizzato del teologo protestante e poeta nederlandese Jakob Reefsen (Deventer 1586 - Leida 1658). Strenuo avversario della filosofia cartesiana (Statera philosophiae cartesianae, 1650; Cartesiomania, [...] 1654), scrisse anche trattati di teologia e di storia (Daventriae illustratae, sive historiae urbis Daventriensis libri sex, 1651). Raccolse gran parte della sua poesia, influenzata dalla Pléiade, in Over-Ysselsche ...
Leggi Tutto
Teologo e orientalista belga (Andenarde 1550 - Franeker 1616), prof. a Oxford, e poi a Leida e Franeker, autore di numerose opere d'esegesi biblica e di grammatica ebraica. ...
Leggi Tutto
Teologo riformato olandese (Oudewater, presso Gouda, 1560 - Amsterdam 1609), detto, dal paese natio, Veteraquinas. Studiò a Leida (1576), a Ginevra (1582), poi, data la sua simpatia per la filosofia di [...] P. Ramo, avversata dai ginevrini, a Basilea (1582); dopo un viaggio in Italia, predicatore ad Amsterdam (1598) e quindi professore a Leida (1602), sviluppò la sua dottrina della predestinazione condizionata. ...
Leggi Tutto
Teologo riformato (Esda, Artois, 1531 circa - Oxford 1613). Di genitori calvinisti, fu ministro della Chiesa vallona a Leida e prof. di teologia all'univ.; espulso, si rifugiò in Inghilterra e aderì alla [...] Chiesa anglicana. Difese l'episcopalismo, contro Teodoro di Beza, e il catechismo di Heidelberg; collaborò alla "Versione autorizzata" della Bibbia (1611) ...
Leggi Tutto
Nome italianizzato (lat. Episcopius) di Simon Bishop o Biscop (Amsterdam 1583 - ivi 1643). Figura dominante dell'arminianesimo. Magister artium a Leida (1606), vi studiò anche teologia con F. Gomar e J. [...] dopo (conferenza dell'Aia) era riconosciuto capo degli arminiani, e nel 1612 succedeva a Gomar nella cattedra di Leida. Dopo la condanna del sinodo di Dordrecht (1619), dov'egli aveva oppugnato il dogma dell'assoluta predestinazione e sollecitato ...
Leggi Tutto
Nome latino assunto al battesimo cattolico dal poeta tedesco Johann Scheffler (Breslavia 1624 - ivi 1677). Studiò nelle università di Strasburgo, Leida e Padova, dove nel 1640 si laureò in medicina. Convertitosi [...] (1653) al cattolicesimo, prese (1661) gli ordini sacerdotali passando gli ultimi anni nel raccoglimento, dedito ad opere di pietà. Sotto l'influsso di J. Böhme, pubblicò nel 1657 i Geistreiche Sinn- und ...
Leggi Tutto
Teologo riformato (St. Maixent, Poitou, 1572 - Breda 1651); pastore di Thouars (1595), calvinista severo e intransigente, divenne prof. di teologia a Leida (1620); nel 1635 fu nominato precettore di Guglielmo [...] II di Orange-Nassau. Dal 1646 fu curatore dell'Alta Scuola di Breda ...
Leggi Tutto
Teologo e storico delle religioni olandese (Leeuwarden, Olanda, 1848 - Bilthoven 1920). Prof. all'univ. di Amsterdam (1878), poi (1899-1916) a Leida, sua opera principale è il Lehrbuch der Religions geschichte [...] (1887-89) che nella 4a ed. (1925), rifatta sotto la direzione di A. Bertholet ed E. Lehmann, conservò di lui solo il nome ...
Leggi Tutto
leida
lèida s. m. [dal nome della città olandese di Leida (oland. Leiden)], invar. – Formaggio semicotto dell’Olanda centrale, di latte magro, spesso aromatizzato con chiodi di garofano, anici, ecc.; è detto anche cacio aromatico.
cacio
càcio s. m. [lat. caseus] (raro il pl. caci). – 1. Formaggio (è parola pop. in Toscana e Umbria; in altre regioni, spec. in quelle settentr., è sentita come letter.): c. fresco, secco, pecorino, parmigiano, stracchino, ecc.; una forma...