Giurista olandese (Nimega 1659 - Leida 1734). Addottoratosi a Leida sotto la guida di J. F. Bockelmann e di J. Voet, e dopo avere studiato filologia con T. Ryckius e con J. G. Graeve, fu prof. di diritto [...] a Harderwijck (1694); passò quindi a Leida, dove fu collega di G. Noodt, succedendo a Voet. Fu uno dei maggiori rappresentanti della scuola culta olandese di diritto. Tra le sue opere principali: Dissertationes de recusatione iudicis (1708); ...
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Giurista (Neuenhaus, Prussia, 1667 - Leida 1737), prof. alle univ. di Harderwijk (1694), Franeker (1716), Leida (1723), autore di numerosi studî romanistici e storico-giuridici (Opera omnia juridica, 3 [...] voll., post., 1746-58) ...
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Giurista (Monster 1588 - Leida 1657), prof. di Pandette nell'università di Leida (1633-57); uno dei maggiori maestri della scuola olandese. Opere principali: Jurisprudentiae contractae sive partitionum [...] iuris civilis libri IV (1631); In quattuor libros Institutionum imperialium commentarius (1642); Iustiniani institutionum libri quattuor cum notis illustrati (1646); Tractatus quattuor de pactis de iurisdictione, ...
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Giurista (Utrecht 1647 - Leida 1714), figlio di Paulus (1619-1667), anch'egli giurista e figlio del teologo Gijsbert; prof. di diritto a Utrecht (dal 1673) e a Leida (dal 1680). Fu uno dei maggiori giuristi [...] olandesi ed esercitò con le sue opere grande influenza in Olanda, Italia, Germania, Francia. Le sue opere principali sono: Compendium iuris (1682); Commentarius ad Pandectas (2 voll., 1698-1704), che ebbe ...
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Giurista (Helder 1880 - Leida 1954), prof. di diritto civile all'univ. di Leida (1910-50); socio straniero dei Lincei (1952). Studiò problemi di diritto positivo, soprattutto civile e internazionale privato, [...] con grande varietà d'interessi; i suoi saggi in queste materie sono riuniti in Verzamelde privaatrechtelijke opstellen ("Scritti di diritto privato raccolti", 3 voll., 1954-55). Ancora di più approfondì ...
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Erudito olandese (Leida 1722 - Aquisgrana 1771). Studiò matematica e diritto. Compì viaggi all'estero per raccogliere manoscritti inediti o dimenticati su materie giuridiche, che poi pubblicò nel Novus [...] thesaurus iuris civilis et canonici (7 voll., 1751-53). Collaborò alla Anthologia veterum latinorum epigrammatum di P. Burman. Scrisse anche uno Specimen calculi fluxionalis et alia quaedam miscellanea ...
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Giurista e teologo protestante (n. Leida 1582 o 1583 - m. 1650), autore di varie trattazioni istituzionali di diritto romano, tra cui particolare fortuna ebbe l'Enchiridion (1640). La sua opera fu continuata, [...] ed estesa al diritto canonico e a quello feudale, dal figlio Arent Jansz (m. dopo il 1668), prof. a Magonza ...
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Giurista (n. Nimega 1647 - m. presso Leida 1725). Insegnò diritto romano prima a Nimega, quindi a Franeker, a Utrecht e infine a Leida, dove fu due volte rettore. Dette vigoroso impulso allo studio delle [...] fonti letterarie ed epigrafiche. Tra le sue opere: Probabilium iuris civilis libri IV (1674-79); De iure summi imperii et lege regia (1699); De religione ab imperio iure gentium libera (1706); Commentarius ...
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Giurista (San Ginesio 1563 - Altdorf 1616), fratello di Alberico. Studiò a Tubinga, a Wittenberg, a Leida e a Heidelberg, dove si addottorò (1586). Nel 1590, per seguire le lezioni di U. Donello, suo maestro, [...] andò ad Altdorf, come precettore del conte di Ottenburg, dove ottenne poi una cattedra di diritto civile. Fu chiamato quindi a Leida, poi, dal pontefice, a Bologna, ma non volle accettare. Molta della sua attività fu dedicata alla edizione e al ...
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VINNEN (Vinnius), Arnold
F. Vo.
Giurista olandese, natti il 2 gennaio 1588 a Monster, morto il 1° settembre 1657 a Leida. Originario danese, discendeva da Bernard Vinnen cancelliere di Cristiano II [...] 1633 ottenne la cattedra d'insegnamento del Digesto nell'università di Leida, dove rimase fino alla morte. Acutissimo giurista, dotato di ; Justiniani institutionum libri quattuor cum notis illustrati (Leida 1646; altre ediz.: Amsterdam 1655, 1658, ...
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leida
lèida s. m. [dal nome della città olandese di Leida (oland. Leiden)], invar. – Formaggio semicotto dell’Olanda centrale, di latte magro, spesso aromatizzato con chiodi di garofano, anici, ecc.; è detto anche cacio aromatico.
cacio
càcio s. m. [lat. caseus] (raro il pl. caci). – 1. Formaggio (è parola pop. in Toscana e Umbria; in altre regioni, spec. in quelle settentr., è sentita come letter.): c. fresco, secco, pecorino, parmigiano, stracchino, ecc.; una forma...