Astronomo (Franeker, Olanda, 1900 - ivi 1992), fu dal 1935 direttore dell'osservatorio di Leida e prof. di astronomia in quell'univ.; accademico pontificio (1961) e socio straniero dei Lincei (1961). Dal [...] 1958 al 1961 fu presidente dell'Unione astronomica internazionale. Diede importanti contributi sia all'astronomia galattica che a quella del Sistema solare. Nel primo campo si segnalano: la scoperta della ...
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Zoologo (L'Aia 1907 - Oxford 1988). Prof. di zoologia sperimentale all'univ. di Leida dal 1947 al 1949, passò poi alla facoltà di scienze di Oxford, alla cattedra di "comportamento animale" (ingl. animal [...] behaviour). Fellow della Royal Society dal 1962. Premio Nobel per la medicina o la fisiologia nel 1973, con K. Z. Lorenz e K. von Frisch. Insieme con Lorenz è uno dei fondatori della moderna etologia, ...
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Uomo politico (Zwolle 1798 - L'Aia 1872), prof. (dal 1830) all'univ. di Leida; liberale, le sue Aanteekening op de Grondwet ("Osservazioni sullo Statuto", 1839) gli meritarono l'appoggio di tutti i progressisti [...] e la presidenza (1848) della commissione incaricata di elaborare la riforma dello Statuto: nacque così la Costituzione del 1848, che trasformava la monarchia olandese in monarchia costituzionale. Presidente ...
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Geologo (Edimburgo 1726 - ivi 1797). Compiuti i suoi studî tra Edimburgo, Parigi e Leida ove si addottorò in medicina (1749), proprietario terriero interessato al miglioramento dell'agricoltura, e, altresì, [...] alla chimica, H. giunse solo in un secondo momento alla geologia. È considerato il principale rappresentante del vulcanismo. Nella sua Theory of the Earth, or an investigation of the laws observable in ...
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Teologo e orientalista belga (Andenarde 1550 - Franeker 1616), prof. a Oxford, e poi a Leida e Franeker, autore di numerose opere d'esegesi biblica e di grammatica ebraica. ...
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Architetto olandese (n. circa 1600 - m. forse 1662). Allievo di J. van Campen; a Leida costruì, seguendo modelli del Rinascimento italiano, la Mariekerk, chiesa ottagonale a cupola, il Lakenhal (Palazzo [...] della Lana), ora Museo Cittadino, ecc ...
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Antropologo sociale britannico (Liverpool 1915 - Letchworth 1990); docente di studi africani all'univ. di Leida. Frutto di un lungo soggiorno tra i Bunyoro dell'Uganda Occidentale sono i due studî Bunyoro. [...] An African kingdom, 1959, e Understanding an African kingdom, 1965 (trad. it. in unico volume Un reame africano: Bonyoro, 1974). Si ricorda anche il saggio teorico Other cultures. Aims, methods and achievements ...
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Astronomo nederlandese naturalizzato statunitense (Harenkarspel 1905 - Città di Messico 1973). Studiò all'università di Leida e nel 1933 si trasferì negli USA dove fu assistente dell'osservatorio Yerkes [...] (Wisconsin) e in seguito dell'osservatorio McDonald (Texas). Si dedicò soprattutto allo studio dei pianeti; tra l'altro, nel 1948 scoprì il quinto satellite di Urano (Miranda) e nel 1949 scoprì il secondo ...
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Giurista (San Ginesio 1563 - Altdorf 1616), fratello di Alberico. Studiò a Tubinga, a Wittenberg, a Leida e a Heidelberg, dove si addottorò (1586). Nel 1590, per seguire le lezioni di U. Donello, suo maestro, [...] andò ad Altdorf, come precettore del conte di Ottenburg, dove ottenne poi una cattedra di diritto civile. Fu chiamato quindi a Leida, poi, dal pontefice, a Bologna, ma non volle accettare. Molta della sua attività fu dedicata alla edizione e al ...
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Archeologo nederlandese (L'Aia 1925 - Amsterdam 2019). Prof. di storia antica all'Università di Leida (1968-72), e poi direttore dell'Istituto nederlandese di Roma (1972-90), ha diretto gli scavi di Satricum [...] (1977-90). Importante il suo contributo sulla storia di Sparta e sulla sua produzione ceramica; si è inoltre interessato alla metallurgia greca d'età arcaica. Tra le opere: Lapis Satricanus (in collab. ...
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leida
lèida s. m. [dal nome della città olandese di Leida (oland. Leiden)], invar. – Formaggio semicotto dell’Olanda centrale, di latte magro, spesso aromatizzato con chiodi di garofano, anici, ecc.; è detto anche cacio aromatico.
cacio
càcio s. m. [lat. caseus] (raro il pl. caci). – 1. Formaggio (è parola pop. in Toscana e Umbria; in altre regioni, spec. in quelle settentr., è sentita come letter.): c. fresco, secco, pecorino, parmigiano, stracchino, ecc.; una forma...