GRAZIANI, Lodovico (Ludovico)
Alessandra Ciccaglioni
Nacque a Fermo il 14 nov. 1820 da Luigi e Vittoria Belli. Dimostrate presto spiccate doti musicali come il fratello Francesco, famoso baritono, fu [...] 12 gennaio); partecipò quindi alla Giovanna de Guzman (I Vespri siciliani) di Verdi (4 febbraio), alla prima esecuzione de L'assedio di Leida di E. Petrella (4 marzo) e allo Stabat Mater di Rossini (17 marzo). Ancora nel 1856 il G. comparve al teatro ...
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GNONE, Francesco
Francesco Crivellini
Nacque ad Alessandria intorno al 1820 da Giuseppe e da Teresa Repatto. Si laureò in legge come suo padre, ma essendo particolarmente portato per il canto, si dedicò [...] al teatro Comunale di Piacenza per la stagione di carnevale 1861 come baritono ne Il trovatore di Verdi e ne L'assedio di Leida di E. Petrella; si recò quindi in tournée in varie città della Francia.
Conclusa una carriera ricca di consensi, si ritirò ...
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PETTAZZONI, Raffaele
Natale Spineto
PETTAZZONI, Raffaele. – Nacque a San Giovanni in Persiceto (Bologna) il 3 febbraio 1883 da Cesare e Maria Luigia Minezzi.
Intorno ai diciott’anni abbandonò la fede [...] conto della lezione di Giambattista Vico, è definita «appercezione personificatrice» del cielo.
Nel 1912 Pettazzoni partecipò, a Leida, al suo primo congresso internazionale di storia delle religioni: prenderà poi parte a tutti i successivi, fino a ...
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FLORIO, Lavinia
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Udine il 13 sett. 1752 dal conte Daniele, noto poeta friulano, e da Vittoria dei conti di Valvason-Maniago Arcoloniani, dama di notevole cultura e spiritualità. [...] aristocratiche erano profondamente radicate e la fedeltà alla Repubblica veneta indiscutibile. Si leggevano avidamente i "fogli" di Leida e di Lugano o il Corriere di Milano, e soprattutto si commentavano le lettere giunte da Venezia, Padova ...
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LANFRANCO da Oriano (di Oriano, Oriani; Lanfrancus de Ariadno)
Federico Roggero
Nacque con ogni probabilità nel primo decennio del XV secolo; tutte le fonti lo indicano come originario di Brescia, più [...] insegnamento anche civilistico di L. a Ferrara sono offerti da una Lectura super Codicem, contenuta in un manoscritto di Leida (Bibl. der Rijksuniversiteit, D'Ablaing, 6), al termine del quale, come segnalato da Belloni (p. 267), si legge: "Alfrancus ...
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CASATI, Giovanni
Alessandra Ascarelli
Nacque a Milano il 3 giugno 1809 da Carlo e da Antonia Barbini.
Il padre, che era gioielliere e dilettante di ballo, lo avviò alla carriera di danzatore con l'incoraggiamento [...] , il C. ritornò in Italia ed il 26 dic. 1849 mise in scena alla Scala il grande ballo storico in sette atti Giovanni di Leida ossia Il Falso profeta sumusica dello stesso C. e di G. B. Croff, e, durante il carnevale dell'anno successivo, il ballo ...
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CAMBIAGI, Gaetano
Gabriele Turi
Nato nel 1721 o nel 1725 (secondo la diversa testimonianza di un documento dell'Archivio di Stato di Firenze - cit. da Timpanaro Morelli, p. 466 - e di Angelo Maria Bandini, [...] , 1769); da ricordare, in questo senso, anche le sue note alle Satire del Menzini nell'esemplare marucelliano dell'edizione di Leida (ma Lucca) del 1769.
Al termine della reggenza lorenese il C. da letterato si trasformò in libraio e stampatore, e ...
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TESAURO, Agostino
Fabrizio Biferali
– Non si conoscono le date di nascita e di morte di questo pittore attivo a Napoli nella prima metà del Cinquecento.
I più antichi documenti noti che lo riguardano [...] Non mancano, peraltro, suggestioni stilistiche e iconografiche dalla coeva grafica d’Oltralpe (Albrecht Dürer e Luca di Leida su tutti) e dalla pittura fiamminga del Quattrocento, oltre che dal solito imprescindibile modello del toledano Machuca, a ...
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NIFO, Fabio
Margherita Palumbo
NIFO, Fabio. – Nacque a Sessa nei primi decenni del XVI secolo da Giacomo, figlio del filosofo Agostino, e da Isabella Vaccaro.
Mancano notizie certe sulla formazione [...] si trasferì con la moglie Anne de la Haye, figlia di un mercante francese residente a Londra.
Nel 1599 pubblicò a Leida l’operetta Ophinus seu De caelesti animarum progenie divinatio (ristampa ibid. G. Basson, 1617), nella quale si dice grato alle ...
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CRISTOFORO Armeno
Eduardo Melfi
Originario di Tabriz, capitale dell'Azerbaigiàn, C. intraprese, all'inizio della seconda metà del Cinquecento, il suo viaggio verso l'Occidente spinto dal desiderio, [...] ) e in tedesco (Dresda 1723), da questa ultima traduzione in danese (1729), e infine dal francese in olandese (Leida 1766). Dal Peregrinaggio Carlo Gozzi trasse, rimaneggiandola per adattarla alle esigenze teayali, la favola del Re Cervo, e Voltaire ...
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leida
lèida s. m. [dal nome della città olandese di Leida (oland. Leiden)], invar. – Formaggio semicotto dell’Olanda centrale, di latte magro, spesso aromatizzato con chiodi di garofano, anici, ecc.; è detto anche cacio aromatico.
cacio
càcio s. m. [lat. caseus] (raro il pl. caci). – 1. Formaggio (è parola pop. in Toscana e Umbria; in altre regioni, spec. in quelle settentr., è sentita come letter.): c. fresco, secco, pecorino, parmigiano, stracchino, ecc.; una forma...