Medico, erudito, antiquario e mistico nato a Londra il 19 ottobre 1605, morto nel 1682. A Oxford divenne baccelliere nel 1626 e magista artium nel 1629, e in seguito studiò medicina a Montpellier, Padova [...] e Leida, laureandosi in quest'ultima città. Tornato in Inghilterra nel 1633, si stabilì presso Halifax nel Yorkshire, per praticare la medicina. Nel 1637, dopo aver preso una laurea in medicina a Oxford, si trasferì a Norwich, dove prese moglie (1641 ...
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FREGIO DI GUERRIERI, Pittore del (Kriegerfriesmaler; Warrior-Frieze Painter)
L. Banti
Ceramografo corinzio. Sotto il suo nome sono stati riuniti dall'Amyx 4 aröballoi, simili per sintassi decorativa [...] e per stile: Louvre A 435; Berkeley (California) 8/354; Atene MN 973; Leida, Brants 44; il Benson ha aggiunto Delo, Dugas 353. Tutti hanno un fregio con guerrieri, dipinto nella tecnica a figure nere, fra due zone policrome (squame incise sul fondo ...
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LAKE, Kirsopp
Filologo e storico, nato a Southampton il 7 aprile 1872. Studiò a Oxford teologia anglicana e filologia classica; ivi fu curato di St. Mary-the-Virgin (1897-1904) e catalogatore dei manoscritti [...] greci della Bodleyana; quindi professore di teologia a Leida (1904-14), e successivamente di letteratura cristiana antica (1914-19), storia ecclesiastica (1919-32) e storia (1932-38) nell'università Harvard, per conto della quale organizzò la ...
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Medico e botanico scozzese, nato a Eddlewood nel 1683, morto il 22 settembre 1760. Studiò medicina, rinunziò poi alla pratica medica e si ritirò a vita privata. Per consiglio della duchessa di Hamilton, [...] si recò, a 33 anni, a Leida a studiare sotto il Boerhaave. Vi conobbe A. Monro, col quale elaborò un vasto piano d'insegnamento per l'università di Edimburgo, nella quale, quando fu di ritorno, ebbe la cattedra di botanica e, dal 1716, la direzione ...
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Fisiologo e poeta svizzero (Berna 1708 - ivi 1777). Considerato il fondatore della fisiologia moderna, uomo di cultura enciclopedica, poeta, maestro e clinico insigne, fu non solo fisiologo e anatomico, [...] del dissidio fra l'orientamento razionalistico dello scienziato e la sua fede religiosa.
Vita e attività
Allievo a Leida di H. Boerhaave, diede un contributo rilevante e originale al rinnovamento dello iatromeccanicismo classico. Per vent'anni cercò ...
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Architetto, urbanista, scrittore olandese (Purmerend 1890 - Wassenaar 1963). O. è considerato tra i principali esponenti del razionalismo europeo e del filone ideologico estetico nato dal Bauhaus, dopo [...] svolse il suo primo tirocinio di architetto. Lavorò poi a Monaco con T. Fischer e dopo un viaggio in Italia dal 1913 si stabilì a Leida con W. M. Dudok. Nel 1917 fu tra i fondatori della rivista De Stijl e nel 1927 tra quelli della rivista De 10, di ...
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Puritano (Scrooby 1567 - Plymouth, Massachusetts, 1644). Al servizio di W. Davison (1585-87), lo accompagnò nei Paesi Bassi. Ritiratosi poi a Scrooby (presso Doncaster), nel 1602 cominciò a riunire intorno [...] a sé dei fedeli, costituendo (1606) una Chiesa Separatista. Nel 1608 passò con molti seguaci a Leida, dove fece il tipografo, stampando libri puritani. Condusse i negoziati per lo stabilimento d'una colonia in America, e con J. Robinson e W. Bradford ...
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Incisore, attivo fra il 1490 circa e il 1520. Vissuto nell'Italia settentrionale, si trasferì (1509 circa) a Roma dove rimase a lungo. Attento in un primo periodo ai modi del Mantegna, guardò poi alle [...] soluzioni di Marcantonio Raimondi. Copiò anche da Dürer e da Luca di Leida. ...
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Scrittore olandese, nato il 10 novembre 1577 a Brouwershaven, morto a Zorgvlied presso l'Aja, il 12 settembre 1660. È il più vecchio dei cinque scrittori olandesi del periodo aureo (Cats, Hooft, Breeroo, [...] Vondel, Huygens). Studiò diritto a Leida e a Orléans, divenne avvocato a Middelburg nel 1603, pensionaris, cioè consigliere giuridico, nella medesima città, dove sposò Elizabeth van Valkenburg, donna letterariamente molto colta, e diventò ricco. ...
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LESBONATTE il grammatico
Camillo Cessi
Da non confondersi col retore, si crede autore di un trattatello "sulle figure grammaticali", conservatoci per le cure del vescovo Areta di Cesarea. Risale al [...] sec. I d. C.
Ediz. principe di L.C. Valckenaer, in appendice all'ed. di Ammonio (Leida 1739); B. Müller (Lipsia, 1900).
Bibl.: St. Kugeas, ‛Ο Καισαρείας 'Αρέϑας, Atene 1913. ...
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leida
lèida s. m. [dal nome della città olandese di Leida (oland. Leiden)], invar. – Formaggio semicotto dell’Olanda centrale, di latte magro, spesso aromatizzato con chiodi di garofano, anici, ecc.; è detto anche cacio aromatico.
cacio
càcio s. m. [lat. caseus] (raro il pl. caci). – 1. Formaggio (è parola pop. in Toscana e Umbria; in altre regioni, spec. in quelle settentr., è sentita come letter.): c. fresco, secco, pecorino, parmigiano, stracchino, ecc.; una forma...