TEMPERATURA (XXXIII, p. 453)
Giorgio CARERI
Francesco SCARAMUZZI
Ivo MODENA
Francesco Saverio GAETA
Basse temperature. - Le basse temperature si possono ottenere solo con l'uso di elio liquido, [...] attuali di laboratorio. T. di qualche decimillesimo di °K sono state raggiunte recentemente presso i laboratorî delle università di Leida e di Oxford.
Produzione delle basse temperature. - È noto che un gas compresso, nell'espandersi, normalmente si ...
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RITZ, Walther
Giorgio Diaz de Santillana
Fisico svizzero, nato il 22 febbraio 1878 a Sion (Valais), morto a Gottinga il 7 luglio 1909. Studiò al Politecnico di Zurigo, poi a Gottinga, a Leida e a Parigi. [...] I maestri che ebbero più influenza su lui furono D. Hilbert, W. Voigt e H. A. Lorentz. Fin dall'inizio, si dedicò alla fisica matematica dove conseguì brillanti successi. Ma la tubercolosi venne a stroncargli ...
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Erudito (Semur-en-Auxois 1588 - Spa 1653). Studiò a Parigi con I. Casaubon e a Heidelberg (dove passò al calvinismo) con D. I. Godefroy. Successe nel 1632 a Giuseppe Scaligero nell'insegnamento a Leida. [...] Nel 1650-51 fu alla corte di Cristina di Svezia. Si deve a lui la scoperta (1607) nella Biblioteca Palatina di Heidelberg dell'unico manoscritto contenente l'Antologia greca detta perciò Palatina. Pubblicò ...
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Conurbazione metropolitana sviluppatasi nei Paesi Bassi dopo la Seconda guerra mondiale, su una rete urbana i cui poli principali sono rappresentati da Amsterdam, Rotterdam e L’Aia, oltre che dalle città [...] di Haarlem, Leida, Utrecht, Delft e Dordrecht. L’area si dispone intorno a una zona centrale agricola, come una struttura a forma di anello, dotata di funzioni competitive di livello internazionale, dall’enorme potenziale di crescita, con ...
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REMBRANDT (Rembrandt Harmenszoon van Rijn o van Rhijn)
G. I. Hoogewerff
Pittore ed acquafortista. Il nome sotto il quale il pittore è universalmente noto e con cui ha sempre firmato i suoi quadri, è [...] coetaneo Jan Lievens (nato nel 1607). Il Lievens passò poi allo studio di Pieter Lastman ad Amsterdam, donde fece ritorno a Leida nel 1621. Era artista precoce assai e sembra che il suo fare abbia influito sul giovane R. più che tutto l'insegnamento ...
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TIMONIKE (Τι[μον]ίκε)
C. Saletti
Nome di una delle fanciulle attiche destinate come offerta al Minotauro, che assiste all'uccisione del mostro da parte di Teseo su un'idria a figure nere da Vulci, conservata [...] corregge in Timodike. Secondo K. Ziegler, anche il nome Timo (v.) su una tazza di Monaco con scena analoga al vaso di Leida, dovrebbe essere integrato in Timonike.
Bibl.: Ruhl, in Roscher, V, 1916-24, c. 965, s. v.; K. Ziegler, in Pauly-Wissowa, VI ...
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HEISTER, Lorenz
Luigi Torraca
Chirurgo, nato a Francoforte sul Meno il 19 settembre 1683, morto il 18 aprile 1758 a Helmstedt. È il padre della chirurgia tedesca moderna. Studiò a Giessen, poi a Leida [...] e ad Amsterdam, avendo a maestri H. Boerhaave, F. Russch, B. S. Albinus. Come medico militare, seguì l'esercito olandese nella campagna del 1709. Tornato in Germania, fu professore ad Altdorf e poi a Helmstedt. ...
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Filosofo (Saint-Malo 1709 - Berlino 1751). Medico e chirurgo, nella sua opera più famosa, L'homme machine (1747), sostenne che l'uomo, come gli animali, è una macchina: tutte le sue facoltà devono quindi [...] e pensiero
Intrapresi gli studî di medicina a Parigi, li portò a termine a Reims nel 1733. Passò allora a Leida per perfezionarsi alla scuola di Herman Boerhaave, le cui dottrine iatromeccaniche dovevano avere un influsso decisivo non solo sul suo ...
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Giurista (Chalon-sur-Saône 1527 - Altdorf 1591). Fu uno dei maggiori rappresentanti della scuola culta. Prof. di diritto a 24 anni nell'univ. di Tolosa, dovette passare, perché protestante, a Ginevra, [...] poi a Heidelberg, a Leida e infine ad Altdorf. Mentre l'indirizzo del contemporaneo I. Cuiacio è prevalentemente esegetico-analitico e, fedele all'umanesimo di A. Alciati, predilige l'indagine storica, quello del D. è al contrario sistematico- ...
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Pittore (Enkhuizen, 1625 - Amsterdam 1654). Studiò col padre Pieter Symonsz (Enkhuizen tra il 1597 e il 1600 - Amsterdam 1652), un pittore di genere, noto per le sua nature morte (Vanitas, 1646, Amsterdam, [...] Rijksmuseum), attivo a Leida e ad Amsterdam. P. fu celebre animalista e notevole paesaggista: nei suoi quadri gli animali, eseguiti con efficace realismo, sono talvolta ritratti a grandezza naturale (Toro, 1647, L'Aia, Mauritshuis); più spesso, ...
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leida
lèida s. m. [dal nome della città olandese di Leida (oland. Leiden)], invar. – Formaggio semicotto dell’Olanda centrale, di latte magro, spesso aromatizzato con chiodi di garofano, anici, ecc.; è detto anche cacio aromatico.
cacio
càcio s. m. [lat. caseus] (raro il pl. caci). – 1. Formaggio (è parola pop. in Toscana e Umbria; in altre regioni, spec. in quelle settentr., è sentita come letter.): c. fresco, secco, pecorino, parmigiano, stracchino, ecc.; una forma...