UHLENBECK, Christianus
Carlo Tagliavini
Glottologo olandese nato a Voorburg il 18 ottobre 1866. Dal 1822 al 1899 fu professore di linguistica nell'università di Amsterdam, quindi, fino al 1926, in quella [...] minori, un eccellente manuale di fonetica storica (Handbock der indische Klankeer in vergelijking met die der indogerm. stamtaal, Leida 1894, trad. ingl., Londra 1898) e un comodo dizionario etimologico che, quantunque ormai in parte superato, non è ...
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WYTTENBACH, Daniel Albert
Filologo, nato a Berna il 7 agosto 1746, morto a Oegsgeest il 17 gennaio 1820. Fu professore di scuole medie dal 1771, quindi, dal 1779, di università ad Amsterdam; nel 1799 [...] ). Scrisse inoltre studî varî di critica del testo (Epistola critica, Gottinga 1769); una biografia del maestro D. Ruhnken (Leida 1799, 2a ediz., Friburgo 1846); e polemizzò su argomenti filosofici con Kant (Disputatio de unitate Dei, Amsterdam 1780 ...
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Medico, nato circa il 1614 in Hanau; morto il 14 settembre 1672 ad Amsterdam. Laureatosi a Basilea, esercitò la medicina a Hanau, Parigi, Leida, dove fu alcun tempo lettore in quell'università, e finalmente [...] ad Amsterdam. Nel suo insegnamento clinico diede grande importanza alla fisiologia umorale, specialmente al cosiddetto triumvirato della saliva, del succo pancreatico e della bile: i fatti fondamentali ...
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Discorso sul metodo
(Discours de la méthode pour bien conduire sa raison et chercher la vérité dans les sciences) Scritto anteposto da R. Descartes ai tre Saggi pubblicati a Leida nel 1637 (La dioptrique, [...] Les météores, La géométrie). Composto successivamente ai saggi di cui costituisce la premessa metodologica, il D. è diviso in sei parti. Nella prima parte l’autore ripercorre la propria biografia fino ...
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Istologo e citologo belga, figlio di Pierre Joseph (v.), nato a Lovanio il 5 marzo 1846, morto a Liegi il 28 aprile 1910. Studiò a Leida e nella stessa città ebbe poi la cattedra universitaria. In seguito [...] passò all'università di Lovanio. È autore di molti importanti lavori di anatomia microscopica e di citologia, del quale ramo delle scienze biologiche può dirsi uno dei fondatori. Notevolissime le sue ricerche ...
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Mercatore Niccolo
Mercatore Niccolò nome italianizzato (attraverso la forma latina Mercator) di Niklaus Kauffmann (Wismar, Meclemburgo-Pomerania anteriore, 1620 - Parigi 1687) matematico danese. Dopo [...] gli studi a Rostock e a Leida, nel 1642 ottenne una cattedra nella stessa università di Rostock; successivamente (1648) insegnò all’università di Copenhagen, ma dovette abbandonare l’incarico nel 1654, quando l’università fu chiusa per la peste. Dal ...
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Filosofo francese di origine tedesca (Edesheim, Palatinato, 1723 - Parigi 1789). Dopo aver frequentato l’univ. di Leida, importante centro di studi scientifici, nel 1749 si stabilì a Parigi (dove viveva [...] un suo zio naturalizzato francese). Qui si legò di grande amicizia con Diderot, e divenne un importante collaboratore della Encyclopédie, per la quale scrisse moltissimi articoli scientifici e tradusse ...
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Celebre botanico, nato a Haarlem il 16 febbraio 1848, vivente. Appassionato fin da fanciullo allo studio delle piante, s'iscrisse nel 1866 all'università di Leida e nel 1870 si laureò, presentando come [...] dissertazione un pregevole lavoro sull'influenza della temperatura nei fenomeni vitali delle piante. Si perfezionò in Germania alla scuola dei Hofmeister e del Sachs; nel 1877 conseguì la libera docenza ...
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Medico e alchimista nato a Bruges nel 1550 morto circa il 1632. Fu medico dell'imperatore Rodolfo II. La sua Gemmarum et lapidum historia (Hanau 1609; Leida 1636) è, dopo quelli di Agricola e di Biringuccio, [...] che sono del secolo precedente, il terzo, in ordine di tempo, dei libri riassuntivi delle cognizioni mineralogiche agli albori della scienza moderna, e, in certo modo, li completa, perché i primi due trattano ...
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OPHATIES (᾿Οϕατίης)
S. de Marinis
Nome di uno dei satiri nella scena di danza di sei satiri e sei baccanti rappresentata sul collo di un'anfora calcidese da Vulci al museo di Leida (n. 1626).
Bibl.: [...] H. Heydemann, Satyr- und Bakchennamen, Halle 1880, p. 28; O. Höfer, in Roscher, III, i, 1897-1909, c. 681; A. Rumpf, Chalkidische Vasen, Berlino-Lipsia 1927, p. 7, p. 46, tav. II-V.
(S. De Marinis ...
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leida
lèida s. m. [dal nome della città olandese di Leida (oland. Leiden)], invar. – Formaggio semicotto dell’Olanda centrale, di latte magro, spesso aromatizzato con chiodi di garofano, anici, ecc.; è detto anche cacio aromatico.
cacio
càcio s. m. [lat. caseus] (raro il pl. caci). – 1. Formaggio (è parola pop. in Toscana e Umbria; in altre regioni, spec. in quelle settentr., è sentita come letter.): c. fresco, secco, pecorino, parmigiano, stracchino, ecc.; una forma...