Fisico (Lisse 1878 - Bilthoven, Utrecht, 1960); professore al politecnico di Delft, poi (dal 1922) a Groninga e (dal 1924) prof. e direttore dell'istituto Kamerling-Onnes a Leida. Ha compiuto ricerche [...] notevoli sulle proprietà, specialmente elettriche, della materia a basse temperature; in particolare, ha osservato sperimentalmente un effetto magnetotermico in conseguenza del quale è possibile ottenere ...
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Storico del diritto romano (Djakarta 1920 - Oegstgeest 2013), prof. di storia del diritto olandese all'univ. di Utrecht (1949-52), e di diritto romano in quella di Leida (dal 1953, ora prof. emerito). [...] Dal 1982 socio straniero dei Lincei. Particolare oggetto dei suoi studî sono aspetti del diritto privato a Roma e in altre società storiche, e l'eredità del diritto romano. Tra le opere: Verkenningen op ...
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Generale e viaggiatore (Velletri 1773 - Napoli 1817). Combatté con G. Murat; ritornati i Borbone, riparò in Tunisia dove viaggiò raccogliendo materiale storico e archeologico (ora nella biblioteca di Leida). [...] Nipote di Stefano ...
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VAN'T HOFF, Jacobus Heinrich
Alfredo Quartaroli
Chimico, natto a Rotterdam il 30 agosto 1852, morto a Berlino il 10 maggio 1911. Studiò a Delft, a Leida e quindi a Bonn sotto la direzione di F. A. Kekulé [...] e a Parigi con Ch.-A. Wurtz. Insegnò poi a Utrecht e ad Amsterdam e dal 1894 a Berlino. Nel 1901 conseguì il premio Nohel per la chimica.
È il fondatore della stereochimica dei composti del carbonio: i ...
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jar
jar 〈gŠa〉 [s.ingl. "giara, bottiglia"] [STF] [MTR] [EMG] Unità di misura empirica di capacità elettrica, inizialmente (circa metà 18° sec.) definita su una bottiglia di Leida campione e sporadicamente [...] usata sino alla prima metà del 20° sec., pari a 103 statfarad, cioè 1.113 10-9 F ...
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Vedi MYRO dell'anno: 1963 - 1963 - 1963
MYRÒ (Μυρώ)
E. Paribeni
Menade che figura danzante con satiri e altre menadi in un'anfora calcidese del museo di Leida.
Poiché i nomi di altri danzatori, quali [...] Simos, Molpe, ritornano con una certa frequenza e sono da considerarsi tipici nomi di satiri e menadi, è da assumere che il nome più raro di M. rientri nella stessa categoria.
Bibl.: H. Heydemann, Satyr- ...
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Spinoza, Benedetto (lat. Benedictus [ebr. Baruch] de Spinoza)
B. Spinoza
1632
Nasce ad Amsterdam
1656
Viene espulso dalla comunità ebraica di Amsterdam
1660
Si stabilisce vicino a Leida e lavora ai [...] suoi primi scritti
1663
Pubblica I principi di filosofia di Cartesio
1670
La pubblicazione anonima del Trattato teologico-politico suscita violenti attacchi
1676
All’Aia riceve la visita di Leibniz
1677
Muore ...
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Famiglia di pittori olandesi, specializzati nel genere della natura morta. Il più noto è Jan I (Utrecht 1606 - ivi 1683 circa), figlio di David il Vecchio. Dal 1625 al 1629 visse a Leida, dove ornò alcuni [...] codici con raffinate composizioni cromatiche, simbolo della vanità degli studiosi; dal 1636 fu ad Anversa. Il figlio Cornelis (Leida 1631 - Anversa 1695) fu seguace ed emulo del padre. ...
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Nato da genitori protestanti ad Amsterdam l'8 gennaio 1583, è una delle figure più importanti dell'arminianismo. Dal 1600 frequentò l'università di Leida e vi prese nel 1606 il grado di magister artium; [...] della conferenza dell'Aia (1611) venne considerato come il capo dell'arminianismo, e fu chiamato dai curatori dell'università di Leida a prendere il posto del Gomar, che occupò dal 1612 al 1618. Ma le lotte fra rimostranti e calvinisti si acuirono ...
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GRUMBKOW, Friedrich Wilhelm
Walter Platzhoff
Ministro e generalissimo prussiano, nato il 4 ottobre 1678, morto il 18 marzo 1739. Studiò dal 1690 al 1693 a Utrecht e Leida. Si distinse, come militare, [...] nella guerra di successione spagnola; e già sotto il regno del re Federico I dimostrò le sue capacità di organizzatore, grazie alle quali, e anche alla sua abilità di intrigo, acquistò un grande influsso ...
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leida
lèida s. m. [dal nome della città olandese di Leida (oland. Leiden)], invar. – Formaggio semicotto dell’Olanda centrale, di latte magro, spesso aromatizzato con chiodi di garofano, anici, ecc.; è detto anche cacio aromatico.
cacio
càcio s. m. [lat. caseus] (raro il pl. caci). – 1. Formaggio (è parola pop. in Toscana e Umbria; in altre regioni, spec. in quelle settentr., è sentita come letter.): c. fresco, secco, pecorino, parmigiano, stracchino, ecc.; una forma...