HEYMANS, Gerard
Guido Calogero
Filosofo olandese, nato a Ferwerd il 17 aprile 1857, morto a Groninga il 18 febbraio 1930. Dopo aver studiato giurisprudenza a Leida e filosofia a Friburgo in B., dove [...] fu scolaro del Windelband, fu dal 1890 al 1926 professore di filosofia e di psicologia all'università di Groninga. È uno dei più notevoli rappresentanti del pensiero olandese dell'Ottocento.
Sue opere ...
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Pittore (Anversa 1576 circa - Londra 1621). Attivo a Londra forse già dal 1606, ma certamente dal 1616, fu ritrattista ufficiale della regina Anna. Lavorò anche a Leida (1612 e 1614) e a Bruxelles (1616). [...] I suoi ritratti, ancora legati alla tradizione cinquecentesca, sono vicini a quelli di D. Mytens (La regina Anna, 1617, Windsor Castle; Giacomo I, Hampton, Hampton Court palace) ...
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RUYSCH (pron. röis), Fredrik
Arturo Castiglioni
Medico, nato a L'Aia il 23 marzo 1638, morto ad Amsterdam il 22 febbraio 1731. Studiò medicina a Leida e già nel 1666 fu chiamato ad Amsterdam quale [...] insegnante di anatomia della gilda dei chirurghi, nel 1672 insegnante alla scuola d'ostetricia ove riorganizzò l'insegnamento delle levatrici. Nel 1685 venne nominato professore di botanica, ma si occupò ...
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OUDEMANS, Jean Abraham Chretien
Astronomo, nato ad Amsterdam il 16 dicembre 1827, morto a Utrecht il 14 dicembre 1906. Osservatore dal 1853 presso la scuola di Leida, ebbe nel 1856 la cattedra d'astronomia [...] presso l'università di Utrecht e la direzione di quell'osservatorio. Nel 1857 si recò nelle Indie olandesi come capo di una missione geodetica, e dedicò 18 anni alla triangolazione di Giava. Nel 1874 osservò ...
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JERUZALEM, Johann Friedrich Wilhelm
Giuseppe Albenga
Nato a Osnabrück il 22 novembre 1709, morto a Brunswick il 2 settembre 1789. Studiò teologia a Lipsia e a Leida, poi, dopo un periodo di permanenza [...] nell'Inghilterra, fu chiamato dal duca Carlo di Brunswick quale predicatore di corte e precettore del principe ereditario. La carica gli diede agio di attendere alla riforma dell'insegnamento dello stato ...
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Bungerberg de Jong Hendrik Gerard
Bungerberg de Jong 〈bung✄erberg✄ de iòng✄〉 Hendrik Gerard [STF] (n. L'Aia 1893) Prof. di chimica medica nell'univ. di Leida (1926). ◆ [BFS] Fenomeno di B.: fenomeno [...] di smescolamento spontaneo cui può dare luogo una miscela di due proteine in soluzione, in opportune condizioni di concentrazione, temperatura e pH: v. vita, origine della: VI 572 b ...
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VITRINGA, Campegius
Teologo ed esegeta biblico riformato, olandese, nato a Leeuwarden nel 1659, morto nel 1722. Studiò teologia e lingue orientali prima a Franeker poi a Leida. Di lingue orientali divenne [...] professore a Franeker nel 1680, passando due anni dopo all'insegnamento della teologia nella stessa università, dove tenne questa cattedra fino alla morte.
Opere: Commentarius in librum prophetiarum Isaiae ...
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Figlio (Dillenburg 1567 - L'Aia 1625) di Guglielmo I d'Orange e della sua seconda moglie Anna di Sassonia, venne in Olanda nel 1583, studiò a Leida e fu nominato, dopo l'assassinio del padre, nel 1585, [...] statolder in Olanda e in Zelanda. Cinque anni dopo divenne statolder anche nelle province di Utrecht, Gheldria e Overijssel. Uomo di guerra, riformò l'esercito e con una serie di vittorie (1590-99) contro ...
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SELENKA, Emil
Edoardo Zavattari
Zoologo, nato a Brunswick il 27 febbraio 1842, morto a Monaco il 21 gennaio 1902. Professore di zoologia e anatomia comparata a Leida e quindi a Erlangen, nel 1896 lasciò [...] il posto per dedicarsi completamente allo studio e si trasferì a Monaco, dove fu nominato professore onorario di quella università.
Compì numerosi viaggi sia in Europa sia in paesi lontani, fu nell'America ...
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STORM van Leeuven, Willem
Medico, nato il 7 dicembre 1882 a Kampen (Olanda). Si laureò a Utrecht nel 1919; divenne direttore dell'Istituto farmacologico dell'università di Leida. È particolarmente noto [...] per i suoi studî sull'allergia (Allergische Krankheiten, Berlino 1926; 2ª ed., 1928) ...
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leida
lèida s. m. [dal nome della città olandese di Leida (oland. Leiden)], invar. – Formaggio semicotto dell’Olanda centrale, di latte magro, spesso aromatizzato con chiodi di garofano, anici, ecc.; è detto anche cacio aromatico.
cacio
càcio s. m. [lat. caseus] (raro il pl. caci). – 1. Formaggio (è parola pop. in Toscana e Umbria; in altre regioni, spec. in quelle settentr., è sentita come letter.): c. fresco, secco, pecorino, parmigiano, stracchino, ecc.; una forma...