OLANDA
Claudia MERLO
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Jan-Pieter Marie LAURENS de VRIES
Pino FORTINI
Adriano H. LUIJDJENS
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Carlo TAGLIAVINI
Gerard [...] G. De Boer, De Armada van 1639, Groninga 1911.
Dal 1648 al 1672: P. L. Muller, Onze gouden eeuw (Secolo d'oro), voll. 3, Leida 1896; J. Naber, De staatkunde van Johan de Witt, Utrecht 1882; R. Fruin, Verspreide geschriften, III e IV, L'Aia 1900-05; P ...
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Linguista (Voorburg 1866 - Lugano 1951), prof. (1892) nell'univ. di Amsterdam, poi (1899-1926) nell'univ. di Leida. Studioso dotato di vastissime cognizioni linguistiche e di ampie vedute, autore di opere [...] fondamentali nel campo delle lingue indoeuropee, come i dizionarî etimologici del gotico (1896, 2a ed. 1900) e del sanscrito (1898-99), e inoltre di studî sul basco, tra cui De oudere lagen van de Baskische-Woordenschat ...
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REVIUS, Iacobus (Jakob Reessen)
Teologo protestante olandese, nato a Deventer nel novembre 1586, morto il 15 novembre 1658. Studiò ad Amsterdam e a Leida, viaggiò quindi in Francia, nel 1614 divenne parroco [...] .
Nemico acerrimo della filosofia di Descartes, pubblicò contro di essa, fra altro, Statera philosophiae cartesianae (Leida 1650); Cartesiomania (ivi 1654); nel campo teologico pubblicò, fra altro, Belgicarum ecclesiarum doctrina et ordo (Amsterdam ...
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Waardenburg, Petrus Johannes
Oculista nederlandese (Nijeveen 1886 - 1979). Prof. di genetica all’Istituto di medicina preventiva di Leida. Si interessò soprattutto delle malattie genetiche degli occhi. [...] Sindrome di W.: malattia genetica di tipo autosomico dominante, presente in ambedue i sessi; è caratterizzata da deficit uditivo bilaterale associato a eterocromia oculare (occhi di colore differente); ...
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Scrittore olandese, nato a Harlem nel 1814; studiò teologia all'università di Leida. Si entusiasmò per i romantici inglesi e francesi e specialmente per Byron che fu da lui imitato in quattro poemi narrativi [...] José, een Spaansk verhaal (José, racconto spagnolo; 1834), De Maskerade (1835), Kuser (1835), e Guy de Vlaming (1836). In seguito ripudiò questi poemi, come opere del suo "periodo nero". La sua fama di ...
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Nome italianizzato (lat. Episcopius) di Simon Bishop o Biscop (Amsterdam 1583 - ivi 1643). Figura dominante dell'arminianesimo. Magister artium a Leida (1606), vi studiò anche teologia con F. Gomar e J. [...] dopo (conferenza dell'Aia) era riconosciuto capo degli arminiani, e nel 1612 succedeva a Gomar nella cattedra di Leida. Dopo la condanna del sinodo di Dordrecht (1619), dov'egli aveva oppugnato il dogma dell'assoluta predestinazione e sollecitato ...
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Esploratore (Warmbrunn 1839 - Brunswick 1917). Direttore (1864-78) del Museo di storia naturale di Brema, poi (1898) a Leida e dal 1904 a Brunswick, viaggiò (1879-82) in Asia e nel Pacifico e condusse [...] diverse esplorazioni scientifiche in Nuova Guinea (1884) compiendo notevoli ricerche etnologiche (Samoafahrten, 1888; Südseearbeiten, 1914) ...
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〈stëvìn〉 (latinizz. Stevinius o Stevinus, in it. Stevino), Simon, detto Simone di Bruges. - Matematico fiammingo (n. Bruges 1548 - m. forse Leida o L'Aia 1620). Dette numerosi contributi in vari campi [...] , ai trasporti su strada.
Vita.Contabile nella prima giovinezza, viaggiò molto per l'Europa settentrionale; nel 1581 si stabilì a Leida, dove frequentò l'università e più tardi insegnò matematica; nel 1590 si trasferì a Delft e nel 1593 fu nominato ...
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Scrittore indonesiano (Sibolga, Sumatra Settentr., 1928 - Giacarta 1970). Combatté giovanissimo contro gli Olandesi, fu prigioniero, poi studente a Leida e alla Sorbona. Ingegno vivido e multiforme, aperto [...] alle sperimentazioni, contribuì con le sue commedie d'avanguardia (Petang di taman "Pomeriggio in giardino", 1968; Kaktus dan kemerdekaan "Cactus e indipendenza", 1969), e soprattutto coi romanzi-saggio ...
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KRAMERS, Hendrich Anthony
Piero CALDIROLA
Fisico teorico, nato a Rotterdam il 17 dicembre 1894; iniziò la sua attività a Leida sotto la guida di H. A. Lorentz e di B. Ehrenfest e la proseguì, dal 1916 [...] al 1926, a Copenaghen con N. Bohr. Attualmente è ordinario di fisica teoretica presso l'università di Leida.
La sua attività è rivolta essenzialmente alla teoria quantistica dell'atomo. Particolarmente importante il contributo nel campo della ...
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leida
lèida s. m. [dal nome della città olandese di Leida (oland. Leiden)], invar. – Formaggio semicotto dell’Olanda centrale, di latte magro, spesso aromatizzato con chiodi di garofano, anici, ecc.; è detto anche cacio aromatico.
cacio
càcio s. m. [lat. caseus] (raro il pl. caci). – 1. Formaggio (è parola pop. in Toscana e Umbria; in altre regioni, spec. in quelle settentr., è sentita come letter.): c. fresco, secco, pecorino, parmigiano, stracchino, ecc.; una forma...