Filosofia
Disciplina che studia le condizioni di validità delle argomentazioni deduttive.
La l. antica
I vocaboli ἡ λογική (τέχνη), τὰ λογικά si stabilizzarono nel significato di «teoria del giudizio [...] di A. Arnauld e P. Nicole, nota come l. di Port-Royal. Grande rilievo assume il problema della l. in Leibniz, che riprende suggestioni della tradizione lulliana.
I. Kant, il cui contributo alla l. in senso tradizionale non può essere considerato di ...
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Filosofo (Norwich 1675 - Londra 1729). Studiò a Cambridge dove entrò in contatto con Newton; fu parroco della chiesa anglicana di Norwich e poi cappellano della regina Anna. L'attività filosofica di C. [...] di Newton, C. difese la concezione dello spazio e del tempo assoluto dello stesso Newton in un vivace scambio epistolare con Leibniz che fu pubblicato nel 1717. Nel 1712 aveva pubblicato The Scripture doctrine of the Trinity per la quale C., come ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Psicologia e pneumatologia
Gary Hatfield
Psicologia e pneumatologia
La disciplina della psicologia ha assunto tale nome nel XVI sec.: il termine, [...] il solo punto di vista della materia bruta (pur esperendo anch'esse una serie di rappresentazioni o percezioni interne). Leibniz spiegava l'interazione tra la mente dell'uomo e il suo corpo mediante la teoria dell''armonia prestabilita'. Al momento ...
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Storico della logica e filosofo della scienza tedesco (n. Hagen 1928) cittadino statunitense dal 1944. Filosofo dai vasti interessi, R. ha contribuito in modo rilevante alla conoscenza della logica araba [...] nella scienza e sulla razionalità. Opere principali: The development of Arabic logic (1963); The philosophy of Leibniz (1967); Temporal modalities in Arabic logic (1967); Many-valued logic (1969); Scientific explanation (1970); The coherence ...
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GUEROULT, Martial
Giovanni Crapulli
Filosofo, nato a Le Havre il 15 dicembre 1891, morto a Parigi il 13 agosto 1976. Normalista (1913-20), professore nei licei di Chartres (1921-22), di Vendôme (1923-29) [...] ed esposizioni del pensiero (Fichte, Spinoza).
G. si è interessato particolarmente al pensiero filosofico di Descartes, Spinoza, Malebranche, Leibniz, Kant, Maimon, Fichte. Tra le opere principali: L'évolution et la structure de la doctrine de la ...
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Stato di coscienza in quanto sia avvertito come prodotto da uno stimolo esterno o interno al soggetto. filosofia L’interpretazione della natura della s. costituisce uno dei temi principali della teoria [...] è in una posizione subordinata rispetto alla chiarezza e alla distinzione delle nozioni innate e che G.W. Leibniz, pur considerando la conoscenza razionale come uno sviluppo della confusa conoscenza sensibile, considera la s. un’autentica forma ...
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teleologia Concezione secondo la quale gli eventi, anche quelli non legati all’azione volontaria e consapevole degli uomini, avvengono in funzione di un fine o scopo.
Sebbene il termine sia piuttosto recente [...] alla spiegazione finalistica viene giustificato solo in relazione a problemi di carattere religioso e morale. Già in G.W. Leibniz si avverte però la tendenza a riaffermare il valore della spiegazione teleologica e a subordinare a essa la stessa ...
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Teologo, filosofo e scienziato (Cues, Treviri, 1400 o 1401 - Todi 1464). N. è la più compiuta personalità filosofica del sec. 15º. Egli aveva assimilato tutto il sapere del suo tempo e nel corso della [...] e insegna a considerare la logica aristotelica come un inadeguato strumento; in Germania dall'umanesimo fino alla monadologia di Leibniz; in Francia su Lefèvre d'Étaples, Bovillus, la cerchia di Margherita di Navarra; in Italia, alla quale era legato ...
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Filosofo e pedagogista tedesco (Oldenburg 1776 - Gottinga 1841). Pensatore che esercitò profondi influssi sulla scuola tedesca fino alla prima guerra mondiale, ricollegandosi direttamente a Kant considerò [...] costituisce l'anima stessa del reale; questa rappresenta semplicemente uno stadio inadeguato del conoscere. Sotto l'influsso di Leibniz, H. concepisce il mondo come risultante di una pluralità di esseri semplici e immutabili, i "reali". Questi, pur ...
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Storico delle scienze, filosofo e matematico (Crema 1863 - Roma 1909). Figura di studioso originale, costantemente in contatto con la ricerca e la cultura europea (e statunitense) più avanzata, si occupò [...] , F. Brentano, G. Peano), nonché alla filosofia leibniziana di cui contribuì, nell'ambito di una rivalutazione di Leibniz a livello europeo (Russell, L. Couturat), a rimettere in luce la grande ricchezza speculativa.
Opere
Notevolissimo il suo ...
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leibniziano
‹laib-› agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al filosofo e scienziato ted. G. W. von Leibniz (1646-1716), alle sue dottrine, ai suoi principî: il sistema monadologico l.; l’opera matematica leibniziana. 2. s. m. Fautore, seguace,...
monade
mònade s. f. [dal lat. tardo monas -ădis, gr. μονάς -άδος «unità», der. di μόνος «solo»]. – 1. In filosofia, termine usato per indicare l’unità in quanto principio di molteplicità o le unità costitutive del reale; in questo senso il...