SCHOPENHAUER, Arthur
Guido Calogero
Pensatore tedesco, nato a Danzica il 22 febbraio 1788, morto a Francoforte il 21 settembre 1860. Il padre, ricco banchiere, voleva indirizzare il figlio al commercio, [...] suo più importante scritto teoretico. Esso è infatti dedicato alla miglior fondazione del caratteristico principio, che il Leibniz credette di poter aggiungere agli altri principî della logica classica, pensando che, come non si poteva concepir nulla ...
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Si dice nel linguaggio comune che la linea ha una sola dimensione, cioè lunghezza; che la superficie ne ha due: lunghezza e larghezza; che il solido ne ha tre: lunghezza, larghezza e altezza. Queste locuzioni [...] ). È difficile dire quando s'introduca questo linguaggio, perché si trovano accenni suggestivi già in Viète e in Stifel. Leibniz parla di "rectangule solide et hypersolide"; Kant dice che una scienza di codeste forme spaziali (Raumarten) a più ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] sua traduzione del primo libro dell'Almagesto di Tolomeo col commento di Teone Alessandrino, rimasta però inedita), è visitato da Leibniz quando di passaggio a Venezia, è collezionista di medaglie che non bada a spese pur d'acquistare i pezzi più ...
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DE MAURO, Tullio
Federico Albano Leoni
Nacque a Torre Annunziata (Napoli) il 31 marzo 1932, da Oscar, chimico e farmacista, originario di Foggia, e da Clementina Rispoli, napoletana, di formazione [...] capisaldi sono Saussure, Wittgenstein, Pagliaro e nella quale sono presenti, magari in filigrana, Aristotele, Epicuro, Vico, Leibniz, Humboldt.
La novità della Storia linguistica dell’Italia unita, libro sviluppatosi a partire da schede preparate ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. La scuola matematica di Mosca
Sergej Sergeevic Demidov
La scuola matematica di Mosca
La matematica a San Pietroburgo e a Mosca
Nella seconda [...] , Bugaev, aveva infine elaborato un proprio sistema, la cosiddetta 'monadologia evoluzionistica', ispirata alla filosofia di Gottfried Wilhelm Leibniz. Egli espose le sue idee al I Congresso internazionale dei matematici a Zurigo nel 1897 in una ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La riforma baconiana della filosofia naturale esercita una profonda influenza sulla scienza [...] Caramuel, di Charles Sorel, dell’Astorini e del Gimma; le ricerche di Giovanni Enrico Bisterfield e di Leibniz intorno all’alfabeto filosofico e alla caratteristica universale. (...) Le sintesi enciclopediche più rilevanti, che pure erano impegnate ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Ezio Raimondi e Giuseppe Ledda
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il secolo dei filosofi e dell’Encyclopédie, il secolo di Newton e della [...] scienza barocca si trasforma in sistema di forze meccaniche, in cui anche l’individuo – la monade di cui ragionava il grande Leibniz – è un vivo centro dinamico. Ma per il Condillac del Traité des sensations l’uomo somiglia piuttosto a una statua, a ...
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SPINELLI, Altiero
Francesco Gui
– Nacque a Roma il 31 agosto 1907 da Carlo e da Maria Ricci, originari di Chieti e sposatisi a Roma nel 1905. Ebbero tre figli maschi e cinque femmine. Maria – sorella [...] e sorella dell’economista Albert emigrato negli Stati Uniti, il dirigente socialista Colorni, studioso di Gottfried Wilhelm von Leibniz, apportò il suo sapere filosofico. Per nutrirsi allevò polli con Altiero, l’affascinante evocatore vuoi dell ...
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CONTICINI, Pietro
Aldo Mazzacane
Nacque il 29 apr. 1805 a Strada (prov. di Arezzo), piccolo centro di quella Toscana rurale percorsa dall'azione pastorale del clero minore, che è tanta parte del panorama [...] dei maestri toscani, con lo storicismo presente nella tradizione giurisprudenziale italiana, di origine giuridizionalista o vichiana. Citando Leibniz, Vico, e persino Hegel, il C. auspicava per la scienza giuridica una "sintesi nuova", che nella ...
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MADAO (Madau), Matteo
Pietro Giovanni Sanna
Nacque a Ozieri, nella Sardegna settentrionale, da Pietro e Martina Sanna il 17 ott. 1733 (non il 9 genn. 1723, secondo una tradizione ottocentesca).
Studiò [...] fondato sugli studi classici e su una larga conoscenza dei dibattiti settecenteschi sulle origini delle lingue volgari, da Leibniz a Muratori; il suo "patriottismo" linguistico s'ispirava inoltre alle opere del giansenista francese C. Rollin, da cui ...
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leibniziano
‹laib-› agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al filosofo e scienziato ted. G. W. von Leibniz (1646-1716), alle sue dottrine, ai suoi principî: il sistema monadologico l.; l’opera matematica leibniziana. 2. s. m. Fautore, seguace,...
monade
mònade s. f. [dal lat. tardo monas -ădis, gr. μονάς -άδος «unità», der. di μόνος «solo»]. – 1. In filosofia, termine usato per indicare l’unità in quanto principio di molteplicità o le unità costitutive del reale; in questo senso il...