Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il secolo dell’inquietudine
La filosofia medievale era fondata sulla certezza della fede.
Umanesimo [...] essere riconosciuta evidentemente per tale.
Il metodo può essere “razionale”, come per lo stesso Cartesio o per Spinoza e Leibniz (e allora si cercano nei meccanismi stessi del pensiero umano le leggi che permettano di capire l’ordine dell’universo ...
Leggi Tutto
Per lingua inventata si intende una lingua artificiale, provvista di proprie regole sintattiche (descritte o meno) e proprio lessico (inventariato o meno). Sono state inventate lingue artificiali per motivi [...] di autori come Comenio (1592-1670), René Descartes (1596-1650), John Wilkins (1614-1672) e Gottfried Wilhelm Leibniz (1646-1716).
Nelle alterne vicende di questa ricerca plurisecolare ricorrono due esigenze fondamentali: la comprensibilità universale ...
Leggi Tutto
topologia
topologia termine che indica sia un settore disciplinare della matematica sia la famiglia (o collezione) di insiemi aperti (o semplicemente aperti) che definisce uno → spazio topologico.
La [...] J.B. Listing, per designare il ramo della matematica che in precedenza veniva chiamato analysis situs, espressione coniata da Leibniz e ripresa poi da Poincaré; le due denominazioni hanno continuato a essere usate come sinonimi fino ai primi del ...
Leggi Tutto
COLLI, Giorgio
Luigi Cimmino
Nacque a Torino il 16 genn. 1917 da Giuseppe ed Enrica Colombetti. fi padre, personaggio influente negli ambienti culturali torinesi, era amministratore della Stampa e, [...] sfuggire allo spirito di sistema ed alla finalità esclusivamente operativa della costruzione scientifica: da Ippocrate a Fermat, a Leibniz, ad Einstein, dal Pascal del Trattato sull'equilibrio dei liquidi al Goethe della Teoria della natura.
Le ...
Leggi Tutto
LABERIO, Ambrogio Giuseppe
Riccardo Ferrante
Nacque a Genova l'8 maggio 1742 da Giovanni Battista di Giovanni Bernardo e da Maria Livia, di cui non si conosce il casato. Giovanni Battista era un giureconsulto [...] tutte le loro proposizioni e vollero renderla sensibile". Ma richiami diretti andavano anche a C. Wolff e al Leibniz della Nova methodus docendae discendaeque iurisprudentiae, cioè all'ambiente culturale della via prussiana alla codificazione. Per il ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maria Conforti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I teoremi d’incompletezza di Gödel del 1931 sono i risultati più profondi e spettacolari [...] primitive. Attraverso questo procedimento tecnico chiamato gödelizzazione – che Gödel stesso ammetterà di avere ripreso da Leibniz – ogni asserzione metateorica relativa a PA diventa automaticamente un’asserzione che concerne numeri naturali. L ...
Leggi Tutto
MAURISIO, Gerardo
Flavio Fiorese
– Nacque a Vicenza prima del 1173 da Pietro, membro di una famiglia ricca e nobile, ben radicata in città, che si estinse nel XVI secolo.
Il padre, oltre che nella cronaca [...] delle opere di Albertino Mussato (Venetiis 1636). Dopo le tre ristampe settecentesche nelle raccolte storiche di G.W. Leibniz (Scriptores rerum Brunsvicensium, II, Hannoverae 1710), di J.G. Graeve (Thesaurus antiquitatum et historiarum Italiae, VI, 1 ...
Leggi Tutto
GIACON, Carlo
Simone Pollo
Nacque a Padova il 28 dic. 1900 da Giovanni e Giuseppina Basso. Interrotti gli studi di ragioneria, nell'ottobre 1917 entrò nella Compagnia di Gesù. Trascorsi i primi anni [...] indirizzo prese forma, nel 1954, nella pubblicazione de La causalità nel razionalismo moderno: Cartesio, Spinoza, Malebranche, Leibniz (Milano-Roma).
In quest'opera è analizzata la traduzione del classico binomio metafisico "causa-effetto" in quelli ...
Leggi Tutto
Narratologia
Daniele Dottorini
Termine con il quale si intende, in linea generale, quella parte della teoria letteraria che si occupa dei processi di rappresentazione e di comunicazione narrativa, coniugando [...] ), in cui lo studioso parla di un 'mondo del testo' (concetto ispirato alla teoria dei 'mondi possibili' di G.W. Leibniz) che si dispiega di fronte al fruitore sotto forma di narrazione, inducendo alcuni a definire quest'ultima una forma primaria di ...
Leggi Tutto
insieme
Walter Maraschini
Collettività alla base della matematica d'oggi
Una foresta è un insieme di alberi; la folla sugli spalti di uno stadio è un insieme di persone; un gregge o una mandria sono [...] l'uso di tali diagrammi che già erano stati utilizzati varie volte in precedenza, per esempio dal filosofo e matematico Leibniz e da Eulero.
Proprio Eulero, uno dei più versatili matematici di tutti i tempi, aveva utilizzato i diagrammi per spiegare ...
Leggi Tutto
leibniziano
‹laib-› agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al filosofo e scienziato ted. G. W. von Leibniz (1646-1716), alle sue dottrine, ai suoi principî: il sistema monadologico l.; l’opera matematica leibniziana. 2. s. m. Fautore, seguace,...
monade
mònade s. f. [dal lat. tardo monas -ădis, gr. μονάς -άδος «unità», der. di μόνος «solo»]. – 1. In filosofia, termine usato per indicare l’unità in quanto principio di molteplicità o le unità costitutive del reale; in questo senso il...