mente, filosofia della
Mario De Caro
La riflessione sulla mente è antica quanto la filosofia, ma è solo nel Novecento che la filosofia della mente si è resa disciplina autonoma. I prodromi della concezione [...] sulla mente può essere vista come una progressiva emancipazione dalle tesi fondamentali del cartesianismo. Già Goffried Wilhelm von Leibniz, seguito da Alexander G. Baumgarten e poi dalla tradizione romantica, mette in questione l’idea che della ...
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meccanicismo
Ogni concezione che consideri l’accadere, sia fisico sia spirituale, come il prodotto di una pura causalità meccanica e non preordinato a una superiore finalità.
Le concezioni filosofiche
Nel [...] francese, quali La Mettrie (autore tra l’altro di L’uomo macchina, 1748) e d’Holbach, che, al contrario di Leibniz, che tende a smaterializzare la stessa materia, vogliono materializzare l’anima e spiegare ogni fatto, fisico o psichico, con le ...
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Si definisce terminologia l’insieme dei termini e delle espressioni che designano i concetti e gli oggetti di un particolare settore del sapere o di una attività e professione umana (Marello 1995: 719) [...] ; ➔ arte e critica d’arte, lingua dell’), di ➔ Leonardo da Vinci per l’ingegneria (Altieri Biagi 1983), di Gottfried Wilhelm Leibniz per la matematica e la geometria, di Andrea Vesalio per l’anatomia, di ➔ Galileo Galilei per la fisica (Altieri Biagi ...
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STELLINI, Jacopo
Simonetta Bassi
Nacque a Cividale del Friuli il 27 aprile 1699 da Mattia Rodaro, nato nel 1655, e da Adriana Piccini; il cognome Stellini, usato spesso anche dal padre, deriva dal nome [...] d’altronde non era luogo di metafisica dogmatica e Stellini conobbe a fondo Isaac Newton e Gottfried Wilhelm von Leibniz, trattò della storia naturale e di molti aspetti della scienza dell’epoca, che intrecciò alla riflessione sulle teorie morali ...
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Le meraviglie del p
Angelo Guerraggio
Le meraviglie del π
Il numero indicato con il simbolo π (pi greco) è forse il numero più famoso nella storia della matematica. È sicuramente l’unico numero che [...] e consacrata di nuovo il 5 luglio 2000 alla presenza dei reali olandesi.
Il calcolo infinitesimale di Newton e Leibniz con i relativi metodi – gli sviluppi in serie e il calcolo integrale – soppiantano il metodo archimedeo di esaustione anche ...
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SETTIMO, Girolamo
Nicla Palladino
– Nacque a Modica nel 1706 da Traiano, marchese di Giarratana, e da Giovanna Caterina Settimo, ereditiera di Settimo Settimo, barone di Cammaratini e Dragonara.
Destinato [...] attorno alla metà del XVIII secolo, in particolare riguardo alla diffusione del pensiero di Gottfried Wilhelm Leibniz; sono citate infatti le traduzioni delle Institutiones philosophiae wolfianae in usus academicos adornatae di Ludwig Philip ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Pietro Corsi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’Europa del Seicento si registra un considerevole aumento del numero di coloro che [...] pubblica amministrazione, dell’economia. I progetti di macchine per calcolare, cui danno il proprio contributo Pascal e Leibniz, sono sollecitati dalla necessità di un numero crescente di individui di calcolare, misurare, quantificare. Le matematiche ...
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realta
realtà
Dal lat. realitas. La qualità e la condizione di ciò che è reale, che esiste in sé e per sé o effettivamente e concretamente. Così considerato, il concetto di r. si contrappone sotto un [...] , e in partic. Spinoza – che considera la sostanza assoluta come unica r., in ragione delle sua perfezione – e Leibniz – che risolve la r. nell’attività rappresentativa delle monadi. Nella tradizione empiristica inaugurata da Locke prevarrà, invece ...
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La storia di un numero: e, il numero di Nepero
La storia di un numero: e, il numero di Nepero
Il numero denotato con il simbolo e è un elemento di RQ, cioè un numero reale non razionale. Le prime cifre [...] ) e arithmos (numero).
Si trova per la prima volta il numero 2,71828… (indicato però con la lettera b) in due lettere di Leibniz a Huygens del 1690 e del 1691. La lettera e fa finalmente la sua comparsa nel 1727 nel volume Mechanica del matematico ...
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Proclo di Costantinopoli
Filosofo (Costantinopoli 410-412 - Atene 485).
La vita e le opere
Trascorse la sua giovinezza in Licia (donde il nome di Licio), a Xanto. Passò poi ad Alessandria, dove ebbe [...] . Il cardinale Bessarione, Ficino e Pico possedevano una copia dell’Elementatio theologica, Patrizi ne redasse una traduzione; Leibniz lesse il testo, ricavandone qualche spunto per la teoria delle monadi; Hegel, nelle Lezioni sulla storia della ...
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leibniziano
‹laib-› agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al filosofo e scienziato ted. G. W. von Leibniz (1646-1716), alle sue dottrine, ai suoi principî: il sistema monadologico l.; l’opera matematica leibniziana. 2. s. m. Fautore, seguace,...
monade
mònade s. f. [dal lat. tardo monas -ădis, gr. μονάς -άδος «unità», der. di μόνος «solo»]. – 1. In filosofia, termine usato per indicare l’unità in quanto principio di molteplicità o le unità costitutive del reale; in questo senso il...