MONISMO
Vito FAZIO-ALLMAYER
. Il termine (dal greco μόξος "uno") pare sia stato adoperato per la prima volta dal Wolff. Ma esso può avere un duplice valore; o indica lo stesso carattere sistematico [...] insieme all'accusa di acosmismo e panteismo. Dallo sforzo di superare tali difetti nasce il monadismo spiritualistico del Leibniz che vuole trovare nello spirito la coincidenza dei molti e dell'uno. Ma concependo lo spirito sostanzialisticamente è ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Tecnologie digitali
Franco Filippazz
Giulio Occhini
Fulvia Sala
Il diffondersi sempre più rapido delle tecnologie digitali in tutte le attività umane è il fenomeno che meglio caratterizza l’epoca [...] componenti elementari, a questo dualismo.
Il primo a formalizzare le regole del calcolo binario fu Gottfried Wilhelm von Leibniz (1646-1716), che nel 1671 realizzò una calcolatrice meccanica basata su questo principio. Un ulteriore passo in questa ...
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Intelligenza artificiale
Francesco Amigoni
Viola Schiaffonati
Marco Somalvico
L’intelligenza artificiale è una disciplina recente che negli anni ha fornito un importante contributo al progresso dell’intera [...] all’avvento dei primi calcolatori elettronici. Si citano inoltre Charles Babbage e la sua macchina analitica, Gottfried Wilhelm Leibniz e il suo progetto di meccanizzare la ragione, risalendo fino alla macchina logica di Raimondo Lullo e agli automi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Musica e scienza
Paolo Gozza
Il pensiero scientifico europeo non è pensabile in termini storico-culturali senza la musica. L’arte dei suoni ha avuto nella cultura europea una storia peculiare, molto [...] teorizza e la pratica, l’armonia è per la mentalità scientifica moderna, fino a Isaac Newton e Gottfried Wilhelm von Leibniz, la legge ‘musicale’ della realtà e del pensiero che la contempla. Musica […] quasi ad omnia se extendit, recita Jacques de ...
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L'Ottocento: matematica. Metodi del calcolo numerico
Dominique Tournès
Metodi del calcolo numerico
Prima del 1870 l'analisi numerica non si era ancora sviluppata come disciplina autonoma; esisteva [...] per le più elaborate. Le prime, come quelle di Wilhelm Schickard (1623), Blaise Pascal (1642) o Gottfried Wilhelm Leibniz (1674), erano state costruite in alcune decine di esemplari riservati a pochi fruitori privilegiati. Ai primi del XIX sec ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Numerosi sono stati i campi di attività del filosofo inglese Bertrand Russell: dalla logica [...] stessi anni Russell si dedica anche allo studio della filosofia di Leibniz (1646-1716) – sfociato nella pubblicazione di Un’esposizione critica della filosofia di Leibniz, (1900) –, grazie al quale giunge alla conclusione che molti errori metafisici ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Scienza e pubblica utilità
Antonio Clericuzio
Saverio Ricci
Alla fine del 17° sec. la scienza italiana presentava caratteri molto differenziati, sia per i contenuti e i metodi, sia per le forme di [...] dell’Europa continentale, anche in Italia il confronto con la fisica cartesiana e con le idee di Gottfried Wilhelm von Leibniz (1646-1716) accompagnò la fase iniziale della circolazione della fisica di Isaac Newton (1642-1727) e dei newtoniani. Poco ...
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BARILLARI, Michele
Franco Tamassia
Nato a Reggio di Calabria il 25 ott. 1872 da Bruno e da Mariangela Borruto, si trasferì a Messina ove, dopo aver pubblicato alcuni studi (La satira latina, Messina [...] eterni dei feudi, in Studi periodici di filosofia del diritto e dello Stato, I [1924], pp. 19-37); su Leibniz (La dottrina dello Stato di G. F. Leibniz, in Atti della R. Accademia di scienze morali e politiche di Napoli, XLIII [1913], n. 2, pp. 3-186 ...
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volontarismo
Termine usato in generale (in contrapposizione a «intellettualismo» e a «razionalismo») per designare: (1) ogni concezione che ponga una preminenza della volontà sull’intelletto, o comunque [...] dei cosidetti «principi» e «valori» della filosofia greca era messo in crisi. Nella filosofia moderna, già in Berkeley e in Leibniz, è fondamentale il concetto che la volontà o l’appetito è il fondo ultimo dell’anima. Posizione speciale è quella di ...
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vuoto
Nella definizione aristotelica (Fisica, IV, 1, 208b 26), ciò che si dà come totalmente privo di corpi; nella sua accezione di luogo e limite dell’esistente esso è strettamente correlato alla nozione [...] ammettevano e quanti negavano la possibilità del vuoto. Il dibattito si estese naturalmente agli ambienti scientifici oltre che filosofici. Leibniz, pur non negando dal punto di vista logico la possibilità del v., ne sostenne l’inesistenza in virtù ...
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leibniziano
‹laib-› agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al filosofo e scienziato ted. G. W. von Leibniz (1646-1716), alle sue dottrine, ai suoi principî: il sistema monadologico l.; l’opera matematica leibniziana. 2. s. m. Fautore, seguace,...
monade
mònade s. f. [dal lat. tardo monas -ădis, gr. μονάς -άδος «unità», der. di μόνος «solo»]. – 1. In filosofia, termine usato per indicare l’unità in quanto principio di molteplicità o le unità costitutive del reale; in questo senso il...