problema
Insieme di proposizioni, o di azioni, o di scelte le cui modalità di dimostrazione/soluzione o di effettuazione sono incerte. Tale definizione, presente per es. in Kant (Logica, § 38), rappresenta [...] o a declinare, secondo particolari modalità, la tradizione antica, o legandosi a una prospettiva matematica (per es. Jungius, Wolff, Leibniz), oppure elaborando, come nel caso di Descartes, un concetto di p. connesso a quello di dubbio (➔). ...
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Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore [...] tradizione aristotelica, è «misura sensibile ed estesa mediante il movimento».
Come sul concetto di spazio assoluto, G.W. Leibniz polemizza con Newton anche sul concetto di t. assoluto, contestando il carattere oggettivo di ente metafisico che il t ...
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Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia oppure la struttura fisica dell’uomo e degli animali oppure un insieme di cose o persone che formino un tutto omogeneo.
Anatomia
Il [...] dei due infiniti attributi secondo i quali si manifesta la sostanza infinita che è Dio; e la soluzione datane da Leibniz, che riduce la sostanza corporea a quella spirituale o anima, alla quale si riallaccia la concezione dell’idealismo moderno come ...
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Anatomia
In biologia e in anatomia, materia organica e organo che presentano aspetto omogeneo e limiti ben definiti. S. bianca e s. grigia Le due componenti fondamentali del sistema nervoso centrale, così [...] , da una particolare angolazione, l’infinita essenza. Nel tentativo di risolvere il problema del dualismo cartesiano, G.W. Leibniz elabora il concetto di un’infinita molteplicità di s. individuali o monadi, esseri completi e autosufficienti nella cui ...
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Medico e chimico (Ansbach, Baviera, 1659/60 - Berlino 1734). A vent'anni si immatricolò all'univ. di Jena come studente di medicina, venendo in contatto con la tradizione di iatromedicina e iatrochimica [...] . Su questo tema S. fu coinvolto in polemiche con la cultura medica e filosofica del tempo (G. W. Leibniz, in particolare). S. criticò duramente la tradizione di chimica meccanicista e ritornò alla tradizione paracelsiana dei principî o elementi ...
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possibilità La caratteristica di ciò che può esistere, realizzarsi, avvenire. Il concetto filosofico della p. ha una storia assai complessa, che si riconnette strettamente a quella del più generale concetto [...] possest, cioè come unità metafisica del posse e dell’esse; e ancora nell’età moderna B. Spinoza e G.W. von Leibniz si ripropongono il problema, l’uno risolvendo sostanzialmente il posse nell’esse per la stessa ragione per cui risolve la libertà dell ...
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SOGGETTIVISMO
Guido Calogero
. Termine filosofico, derivante dal significato che il vocabolo "soggetto" acquista nell'età moderna, quando viene riferito essenzialmente all'attività pensante (v. per [...] pensante un posto sempre maggiore nel quadro dell'universo; giungendo al suo culmine nelle varie concezioni che, dal Leibniz al Berkeley, avvertono l'esigenza di concepire tutto l'universo come risolventesi nella consapevolezza dei pensanti. Tra il ...
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Identità personale
Michele Di Francesco
Il problema dell'i. p. ha diretta attinenza con una serie di questioni centrali della filosofia della mente chiamando in causa complesse tematiche metafisiche, [...] dai suoi contemporanei, i quali misero in luce limiti e difetti del criterio della memoria. Tra questi, G.W. Leibniz, che nei Nouveaux essais sur l'entendement humain (1704) metteva l'accento su una difficoltà grave per qualsiasi teoria psicologica ...
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Filosofo, nato verso il 1270 (secondo alcuni, il 1266, secondo altri, il 1274). Sul luogo della sua nascita nulla si sa di sicuro: c'è chi lo fa nativo d'Irlanda, e chi di Scozia o d'Inghilterra. Secondo [...] fu e neppure critico nel senso moderno. Onde, quando il Willmann si compiace di mostrare che la relazione che passa tra Kant e Leibniz è la stessa di quella che passa tra Scoto e l'Aquinate, indulge a un criterio storico molto semplicistico che pone ...
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UNITÀ
Rodolfo MONDOLFO
. Filosofia. - Nella storia della filosofia il concetto d'unità interessa tanto il problema metafisico quanto il gnoseologico.
Già nella speculazione religiosa, che precede e [...] è l'unità e nell'unità è la moltitudine". Doppia esigenza che poi tende con Spinoza verso la prevalenza dell'unità, con Leibniz della molteplicità; ma congiunta all'affermazione che "ce qui n'est pas véritablement un être, n'est pas non plus ...
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leibniziano
‹laib-› agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al filosofo e scienziato ted. G. W. von Leibniz (1646-1716), alle sue dottrine, ai suoi principî: il sistema monadologico l.; l’opera matematica leibniziana. 2. s. m. Fautore, seguace,...
monade
mònade s. f. [dal lat. tardo monas -ădis, gr. μονάς -άδος «unità», der. di μόνος «solo»]. – 1. In filosofia, termine usato per indicare l’unità in quanto principio di molteplicità o le unità costitutive del reale; in questo senso il...