PAPIN, Denis
Giorgio Diaz de Santillana
Inventore francese, nato a Blois il 22 agosto 1647, morto in Inghilterra verso il 1714. Studiò medicina a Parigi, vi prese la laurea e vi esercitò qualche tempo: [...] pensò più che a perfezionare la macchina di Savery. A Kassel, dove abitava nel 1696, costruì con l'incoraggiamento di Leibniz una pompa a vapore per miniere: nel 1707 pensò di applicare questȧ pompa a un battello, dove funzionava come motrice facendo ...
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VARIGNON, Pierre
Roberto Marcolongo
Matematico, nato a Caen nel 1654, morto a Parigi il 22 dicembre 1722. Destinato alla carriera ecclesiastica, riuscì invece a iniziare da solo i suoi studî di matematica, [...] controversie con G. Grandi (1712-14) e J. Wallis (1710). Fu poi in assidua corrispondenza coi dotti dell'epoca (Leibniz, Bernoulli, ecc.).
Tra i varî trattati pubblicati dopo la sua morte sono da ricordare quello sul movimento delle acque correnti e ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Prospettive storiche: l'aristotelismo e le nuove filosofie
Daniel Garber
Prospettive storiche: l'aristotelismo e le nuove filosofie
Il XVII sec. fu [...] essais, scritti in risposta al pessimismo di Locke riguardo alla conoscenza e alla possibilità di una scienza dei corpi, Leibniz si limita a raccomandare benevolmente di accettare il genere inferiore di certezza che possiamo trarre dai sensi come una ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Il problema della generazione
Walter Bernardi
Il problema della generazione
Scienza e filosofia nella controversia sulla generazione animale
Il [...] da scienziati come Galileo Galilei, da filosofi come René Descartes, Pierre Gassendi, Nicolas Malebranche e Gottfried Wilhelm Leibniz, o da filosofi-scienziati come Isaac Newton, che, dando senso alle scoperte anatomiche e fisiologiche, permisero ...
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La coscienza e i suoi fondamenti biologici
Mario Manfredi
Per la neurologia clinica, la coscienza è un parametro semeiotico obiettivabile e misurabile, definibile come la consapevolezza di sé e dell’ambiente [...] presupponga la coscienza. Infatti, una calcolatrice o un robot non sono coscienti di sé. È opportuno fermarsi a Leibniz e rinunciare ad affrontare questo problema in termini biologici, lasciandolo alla filosofia?
Un assioma della biologia è che ogni ...
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Libertà umana, causalità, neuroetica
Mario De Caro
Il dibattito su libertà e responsabilità tra filosofia e scienza
A chi domandasse se in questo primo scorcio di secolo la discussione sui venerandi [...] stato utilizzato da molti dei maggiori filosofi dell’età moderna (si pensi, per es., a René Descartes, a Gottfried Leibniz, a David Hume e a Immanuel Kant), ma negli ultimi anni del Novecento esso era stato sostanzialmente subordinato – secondo i ...
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Musica e matematica
Angelo Guerraggio
Musica e matematica
Che ogni accordo musicale si configuri come un rapporto numerico è consapevolezza che viene da lontano, addirittura dalla Repubblica e dal Timeo [...] le medesime misure di tempi vien fatto tremare». Nella lettera al matematico tedesco Ch. Goldbach del 17 aprile 1712, Leibniz formula la celebre definizione: «Musica est exercitium arithmeticae occultum nescientis se numerare animi» (La musica è un ...
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JAJA, Donato
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Conversano, presso Bari, il 16 giugno 1839 da Florenzo e da Elisabetta Pinto. Cominciò gli studi al seminario in vista di una futura carriera ecclesiastica, [...] parte il filone filosofico che si pone il problema dell'infinito, dell'universalità e della necessità (Malebranche, Spinoza, Leibniz); dall'altra la tradizione francese, ma soprattutto inglese, sensistica ed empiristica (Locke e Hume). Kant pone il ...
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FRAGGIANNI, Niccolò
Eugenio Di Rienzo
Nacque il 30 apr. 1686 a Barletta, da Antonio, discendente da una famiglia di antica nobiltà locale, che deteneva una magistratura in quella provincia, e da Francesca [...] e soprattutto intrattenendo rapporti con alcuni degli esponenti più in vista della repubblica letteraria europea, tra cui G.W. Leibniz.
Richiamato in patria nel 1714, il Ravaschieri, nominato presidente della Camera della Sommaria da cui dipendeva l ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maria Conforti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Settecento è il secolo della crisi dell’immagine tradizionale della natura: la scala. [...] prima scala che rinunci a qualsiasi dimensione supra o extra naturale è la “catena dei corpi” verbalmente descritta da Leibniz in vari scritti degli anni a cavallo fra Seicento e Settecento.
Essa risulta particolarmente convincente perché indica, per ...
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leibniziano
‹laib-› agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al filosofo e scienziato ted. G. W. von Leibniz (1646-1716), alle sue dottrine, ai suoi principî: il sistema monadologico l.; l’opera matematica leibniziana. 2. s. m. Fautore, seguace,...
monade
mònade s. f. [dal lat. tardo monas -ădis, gr. μονάς -άδος «unità», der. di μόνος «solo»]. – 1. In filosofia, termine usato per indicare l’unità in quanto principio di molteplicità o le unità costitutive del reale; in questo senso il...