Protagonista dell’Illuminismo
Geniale e versatile scrittore dell’Illuminismo francese, François-Marie Arouet detto Voltaire praticò, per oltre un sessantennio e con costante successo, i più vari generi [...] , le riflessioni sulla provvidenza divina si intrecciano con il rifiuto dell’ottimismo metafisico del filosofo tedesco Gottfried Wilhelm Leibniz e del poeta inglese Alexander Pope, sostenitori della tesi secondo la quale il male è pura apparenza e ...
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Complessità sociale
Niklas Luhmann
Storia del concetto di complessità
Il concetto di complessità designa la possibilità di descrivere l'unità (di un sistema, di un ambiente, del mondo, ecc.) ricorrendo [...] quotidiana non ci si doveva aspettare un simile processo. Questa concezione di ordine si è conservata fino all'era moderna inoltrata. Leibniz la riassume ancora una volta nel concetto di 'mondo perfetto' "où il y ait la plus grande variété avec le ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le osservazioni astronomiche condotte da Galilei con il telescopio svelano nuovi fenomeni [...] gravità.
Secondo Newton, Dio deve intervenire perché il sistema del mondo continui a funzionare. La concezione newtoniana trova in Leibniz un critico severo, che lo accusa di non aver un’idea adeguata della potenza di Dio, essendo il Dio newtoniano ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La nascita della matematica moderna: 1600-1700
Enrico Giusti
La nascita della matematica moderna: 1600-1700
Costringere un movimento storico nell'ambito [...] opinioni romanzesche sostituite all'ignoranza degli Antichi, si direbbe: quest'uomo è cartesiano. Se credesse alle monadi, si direbbe: è leibniziano. Ma di chi conosce gli Elementi di Euclide non si dice: è euclideo; né di chi sa con Galileo qual è ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La linguistica del XIX secolo ruota attorno a due princìpi fondamentali: il mutamento [...] , lingue anche assai diverse tra di loro, ma unite dalla filiazione da un’unica lingua comune originaria.
Da Leibniz la cultura tedesca del tempo trasse impulso a raccogliere, interpretare, approfondire lo studio delle lingue del gruppo germanico ...
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GIACOMINI, Giacomandrea
Amilcare Carpi de Resmini
Nato a Mocasina di Calvagese, presso Brescia, il 16 apr. 1796 da Pietro e da Domenica Andreis, dopo aver studiato a Desenzano prima e a Verona poi, [...] travagliato processo di transizione: pur tenacemente ancorato al vitalismo aristotelico sostenuto da Tommaso d'Aquino, da G.W. Leibniz e da I. Kant, secondo il quale la materia vivente ha caratteristiche che la differenziano nettamente da quella ...
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Nella storia della filosofia si incontrano sostanzialmente due significati di c., uno soggettivo, come sicurezza da parte del soggetto della verità di una conoscenza acquisita, e uno oggettivo, come garanzia [...] in Hume, le «idee» sono copie ‘illanguidite’ di sensazioni vivaci, e quindi la conoscenza fonte di c. poggia sui sensi. In Leibniz, al contrario, fonte della chiarezza e quindi della c. può essere solo l’intelletto, e quindi all’interno delle idee ...
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Ogni fenomeno passivo della coscienza.
Aristotele identifica l’a. con il patire, e quindi con una delle dieci categorie della sostanza vivente. Oggetto del patire sono i sensi, che trasmettono all’anima [...] con tutte le sue ramificazioni rinascimentali e moderne.
A tale posizione può essere avvicinato il razionalismo di Cartesio, Spinoza e Leibniz (secondo i quali le a., sia sotto il profilo conoscitivo che sotto quello passionale, sono solo idee o ...
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Scienza del linguaggio. Secondo F. de Saussure i compiti primari della l. sono: a) descrivere il maggior numero possibile di lingue storico-naturali e famiglie di lingue sia nella loro funzionalità in [...] del 19° sec., quando cominciano a essere utilizzate le conoscenze linguistiche accumulate nel 18° (le ricerche di G.W. Leibniz, il glossario universale petropolitano, le testimonianze di W. Jones e poi di F. Schlegel sul sanscrito), talora sotto la ...
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È uno dei più importanti principî della meccanica, enunciato per la prima volta dal Newton che asserì appunto actioni contrariam semper et aequalem esse reactionem, sive corporum duorum actiones in se [...] si fanno equilibrio; e in questo senso può ricondursi a quelle applicazioni del principio di ragion sufficiente, che Leibniz ravvisa già nei postulati introdotti da Archimede per lo studio della bilancia.
Ma Newton adopera specialmente il principio ...
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leibniziano
‹laib-› agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al filosofo e scienziato ted. G. W. von Leibniz (1646-1716), alle sue dottrine, ai suoi principî: il sistema monadologico l.; l’opera matematica leibniziana. 2. s. m. Fautore, seguace,...
monade
mònade s. f. [dal lat. tardo monas -ădis, gr. μονάς -άδος «unità», der. di μόνος «solo»]. – 1. In filosofia, termine usato per indicare l’unità in quanto principio di molteplicità o le unità costitutive del reale; in questo senso il...