Un arco (o tratto) PP1 di una curva piana C, che sia convesso tutto da uno stesso lato, può essere più o meno curvo: costruite le tangenti t, t1 a C nei punti P, P1 (fig. 1), se si incurva di più o di [...] P, devia dall'andamento rettilineo, ivi rappresentato dalla tangente t. Queste nozioni compaiono la prima volta in Wallis, Huygens, Newton, Leibniz intorno al 1670-1680.
Per un cerchio la curvatura è la stessa in tutti gli archi e in tutti i punti, e ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. La comunicazione scientifica ed erudita
Michael J. Gorman
La comunicazione scientifica ed erudita
Nei tre libri del De occulta philosophia, [...] per facilitare la comunicazione tra gli studiosi di tutto il mondo, da John Wilkins, Gaspar Schott, Gottfried Wilhelm Leibniz, Athanasius***Kircher e altri.
La proposta di espedienti che facilitassero la comunicazione fu accompagnata, all'inizio dell ...
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Previsione
Italo Scardovi
di Italo Scardovi
Previsione
La previsione nella scienza
Da sempre l'uomo s'interroga sul futuro. Da sempre cerca nei dati del mondo i segni di ciò che l'aspetta. Tra intuizioni [...] di un universo ordinato e immutabile. In quel sistema meccanico, il futuro ha una sua inesorabile necessità. Imitando Leibniz, Laplace poteva infatti enunciare il suo celebre atto di fede nel determinismo universale: "Un'intelligenza che per un ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Noto soprattutto per il Dizionario storico-critico, Pierre Bayle dà un contributo importante [...] sia in ambito teoretico che in ambito morale.
L’offensiva di Bayle contro la teologia razionale ha successo: nonostante la reazione di Leibniz, che dopo la morte di Bayle scrive contro di lui la sua opera più famosa, i Saggi di teodicea (1710), la ...
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GRANDI, Iacopo
Cesare Preti
Figlio di Stefano e di Pellegrina Gandolfi, nacque a Gaiato, nei pressi di Pavullo nel Frignano, sull'Appennino modenese, il 27 giugno 1646. Da Bologna, dove aveva compiuto [...] e, due anni dopo, nel febbraio del 1690, durante il periodo di soggiorno veneziano del suo viaggio in Italia, G.W. Leibniz volle conoscerlo. Da quest'incontro scaturirono un paio di lettere a firma del G., entrambe risalenti a quell'anno.
L'8 marzo ...
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Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico la ragione e la razionalità.
Architettura
Corrente di pensiero e di ricerca che si delineò [...] consolidato nella storiografia filosofica per designare principalmente le filosofie di Cartesio, B. Spinoza e G.W. Leibniz, caratterizzate dalla tesi che la ragione, intesa come speculazione puramente intellettuale e deduttiva, sia lo strumento ...
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Matematico (Milano ultimi anni 16º sec. - Bologna 1647). Entrato giovanissimo nell'ordine dei gesuati, agli iniziali studî umanistici e teologici unì ben presto un vivo interesse per la matematica, che [...] sono così ricondotte alla somma d'infiniti indivisibili, cioè all'operazione oggi detta integrazione definita. A buon diritto il C. è quindi considerato, insieme a I. Newton e G. W. Leibniz, uno dei fondatori della moderna analisi infinitesimale ...
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HOFFMANN, Friedrich
Arturo Castiglioni
Medico, figlio d'un medico dello stesso nome (1626-1675), nato il 19 febbraio 1660 a Halle, morto ivi il 12 novembre 1742. Si dedicò dapprima alla chimica e alla [...] e priva di fondamento positivo. Risentendo più che tutti gli altri sistematici del suo tempo l'azione delle dottrine di Leibniz, affermò che la nostra conoscenza è limitata, essendo fondata sui sensi, e che le ultime cause sono imperscrutabili. La ...
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ONTOLOGICO, ARGOMENTO
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
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. Il più celebre fra gli argomenti recati per dimostrare a priori l'esistenza di Dio. La sua prima formulazione s'incontra in S. Anselmo d'Aosta. [...] addirittura il fondamento del suo sistema, considerandola come proprietà basilare della substantia in quanto causa sui) e in Leibniz. Kant invece lo combatté (riprendendo nella sostanza il motivo di Gaunilone) con la sua classica dimostrazione della ...
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PANPSICHISMO
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
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. Termine filosofico, derivato dalle parole greche πᾶν "tutto" e ψυχή "anima", e designante perciò in generale ogni concezione che consideri come animata [...] consapevole. In questo senso può dirsi che il più celebre sistema panpsichistico moderno sia costituito dalla monadologia del Leibniz. S'intende così anche come nell'Ottocento il panpsichismo (propugnato, tra gli altri, da G. Fechner, H. Lotze ...
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leibniziano
‹laib-› agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al filosofo e scienziato ted. G. W. von Leibniz (1646-1716), alle sue dottrine, ai suoi principî: il sistema monadologico l.; l’opera matematica leibniziana. 2. s. m. Fautore, seguace,...
monade
mònade s. f. [dal lat. tardo monas -ădis, gr. μονάς -άδος «unità», der. di μόνος «solo»]. – 1. In filosofia, termine usato per indicare l’unità in quanto principio di molteplicità o le unità costitutive del reale; in questo senso il...