SPINOLA, Cristóbal Rojas de
Fritz REINOHL
Nato nel 1626, probabilmente presso Roermond in Gheldria, morto il 12 marzo 1695 a Vienna. Entrò nell'ordine francescano in Spagna, e arrivò al grado di provinciale [...] der kirchlichen Unionsversuche, Lipsia 1838; Knöpfler, in Allgemeine deutsche Biographie, XXXV (1839), p. 202 segg.; F. X., Kiefl, Der Friedensplan des Leibniz zur Wiedervereinigung der getrennten christlichen Kirchen, ecc., Paderborn 1904. ...
Leggi Tutto
macchina
màcchina [Der. del lat. machina, dal gr. machaná o mechané] [LSF] Dispositivo costituito da un complesso di parti collegate in modo da ottenere un certo scopo, che spesso è la produzione di [...] e sottrazioni (m. di Pascal, 1642) o anche operazioni più complesse realizzate come sequenze di operazioni semplici (m. di Leibniz, 1671), sino ai più complessi calcolatori ed elaboratori elettronici di oggi, passando per la m. analitica, a schede ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel secolo XVIII in Europa – in Francia e in Inghilterra soprattutto – troviamo vari [...] . È autrice di diverse opere scientifiche e filosofiche di successo: Istituzioni di Fisica (1740); Analisi della filosofia di Leibniz (1740) che risalgono agli anni della relazione con il philosophe; Risposta alla lettera di Mairan sul problema delle ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Per una storia della scienza in Italia: realtà nazionale e slancio cosmopolitico
Antonio Clericuzio
Saverio Ricci
Diversamente dalla storia della letteratura, fenomeno storico che ha nella lingua [...] scientifica, spesso con l’iniziale preponderanza del francese nella sua comunicazione internazionale, Gottfried Wilhelm von Leibniz già cercava di allestire una characteristica universalis capace di essere scritta e intesa dagli scienziati di ...
Leggi Tutto
modello
Termine pluridisciplinare che ha assunto un’amplissima gamma di significati nella tecnologia, nelle arti, in matematica e in varie discipline scientifiche. In generale, un m. rappresenta la ricostruzione [...] riferirono a m. assoluti di tipo platonico. In età moderna il termine m. fu adottato da Locke e da Leibniz nella controversia sul concetto di sostanza e sulle fonti empiriche delle idee astratte. Locke criticò radicalmente il m. dualistico cartesiano ...
Leggi Tutto
spiritualismo
Orientamento filosofico basato sul riconoscimento della realtà sostanziale dello spirito, la cui connotazione si precisa in relazione al significato che assume tale termine. In via generale, [...] dimensione divina.In età moderna, si riconoscono invece tra gli esponenti dello s. Descartes, Malebranche, Leibniz, Berkeley. Strettamente legata al privilegio accordato alla conoscenza introspettiva e alla coscienza come sede di principignoseologici ...
Leggi Tutto
calcolo integrale, teorema fondamentale del
calcolo integrale, teorema fondamentale del lega la nozione di integrale definito a quella di integrale indefinito, riducendone il calcolo analitico in molti [...] mediante la formula
essendo F una qualunque primitiva di ƒ. Questa formula è comunemente nota come formula di Newton-Leibniz (alcuni autori riportano i cognomi dei due matematici in ordine alfabetico a sottolineare l’uguale rilevanza del contributo ...
Leggi Tutto
Ars magna (o Ars compendiosa inveniendi veritatem)
Ars magna
(Ars magna, o Ars compendiosa inveniendi veritatem) Titolo di un’opera di R. Lullo (1277 ca.); con tale espressione si identifica anche l’insieme [...] uno schema ontologico agostiniano di subordinazione (del sapere così come del reale) al cui centro è Dio (simbolizzato, nella prima «ruota» lulliana, dalla lettera A). L’A. m. ha avuto larghissima influenza durante il Rinascimento e fino a Leibniz. ...
Leggi Tutto
Termine usato dai pitagorici per designare i principî delle matematiche o in genere delle scienze dimostrative. "Proposizioni immediate che occorre necessariamente conoscere per apprendere qualche cosa" [...] . Il primo riconduce l'evidenza alle sensazioni, l'altro scorge negli assiomi matematici soltanto delle definizioni arbitrarie. Leibniz ha approfondito la tesi hobbesiana, cercando di togliere la difficultas de veritate arbitraria: gli assiomi si ...
Leggi Tutto
VIVIANI, Vincenzo
Ettore BORTOLOTTI
Gino LORIA
Matematico, nato a Firenze il 5 aprile 1622, morto ivi il 22 settembre 1703. Fu discepolo, filialmente devoto, del Galilei, quando questi era vecchio [...] a disfida della "scienza segreta degli illustri analisti del tempo". Il problema fu subito, e in più modi, risoluto dal Leibniz, dal Bernoulli, dal de l'Hôpital; ma la risoluzione puramente sintetica del V. fu tenuta per la più elegante e concettosa ...
Leggi Tutto
leibniziano
‹laib-› agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al filosofo e scienziato ted. G. W. von Leibniz (1646-1716), alle sue dottrine, ai suoi principî: il sistema monadologico l.; l’opera matematica leibniziana. 2. s. m. Fautore, seguace,...
monade
mònade s. f. [dal lat. tardo monas -ădis, gr. μονάς -άδος «unità», der. di μόνος «solo»]. – 1. In filosofia, termine usato per indicare l’unità in quanto principio di molteplicità o le unità costitutive del reale; in questo senso il...