evidenza
Nel pensiero antico, caratteristica specifica della scienza in opposizione all’opinione. Il termine gr. ἐνάργεια («evidenza») indica chiarezza, vividezza e nella sua accezione più specificamente [...] dello spirito umano» (Saggio sull’intelletto umano, 1690, IV, 1), mentre nei Nuovi saggi sull’intelletto umano (1705, IV, 11, 10) Leibniz limita la chiarezza o e. a ciò che è certo immediatamente; l’e. non è altro che «una certezza luminosa nella ...
Leggi Tutto
Scholz, Heinrich
Teologo e logico tedesco (Berlino 1884 - Münster 1956). Prof. di teologia sistematica e filosofia della religione a Breslavia (1917-19), insegnò a Kiel e poi a Münster (dal 1928), dove [...] logico le tesi metafisiche più importanti del pensiero occidentale, da Platone ad Aristotele, dalla filosofia scolastica a Leibniz e Bolzano. Particolarmente importante la sua analisi del pensiero kantiano. Tra le opere di logica la più notevole ...
Leggi Tutto
Mengoli
Mengoli Pietro (Bologna 1626 - 1686) matematico italiano. Dopo la laurea in filosofia e in legge, vestì l’abito ecclesiastico e si dedicò alla matematica. Allievo di B. Cavalieri, fu il successore [...] anticipa di un secolo e mezzo quella di Cauchy. Le sue ricerche nel campo dell’analisi sono espressione di una fase di passaggio tra il metodo infinitesimale geometrico degli indivisibili di Cavalieri e i metodi infinitesimali di Leibniz e Newton. ...
Leggi Tutto
Filosofia
Disciplina che studia le condizioni di validità delle argomentazioni deduttive.
La l. antica
I vocaboli ἡ λογική (τέχνη), τὰ λογικά si stabilizzarono nel significato di «teoria del giudizio [...] di A. Arnauld e P. Nicole, nota come l. di Port-Royal. Grande rilievo assume il problema della l. in Leibniz, che riprende suggestioni della tradizione lulliana.
I. Kant, il cui contributo alla l. in senso tradizionale non può essere considerato di ...
Leggi Tutto
Teologo e filosofo irlandese (Redcastle, Londonderry, 1670 - Putney 1722). Spirito inquieto, oggi maggiormente stimato che un tempo, dal punto di vista scientifico, per certe sue intuizioni critiche e [...] T. furono anche affidate varie missioni presso le corti di Hannover e Berlino, e nel corso di questi viaggi, oltre ad incontrare Leibniz, conobbe Sofia Carlotta di Prussia, alla quale dedicò nel 1704 Letters to Serena. In quest'opera T. si propone di ...
Leggi Tutto
semiotica Scienza generale dei segni, della loro produzione, trasmissione e interpretazione, o dei modi in cui si comunica e si significa qualcosa, o si produce un oggetto comunque simbolico.
Scienze [...] razionalista e ‘cartesiana’ di Port Royal, ricostruendone le vicende fino a Settecento inoltrato, da F. Bacone, T. Hobbes e G.W. Leibniz a J. Locke e a Lambert, fino alla s. degli Idéologues (A.-L.-C. Destutt de Tracy, J.-M. Degérando), purché ...
Leggi Tutto
Fu il più grande matematico del sec. XVIII. Nato a Basilea il 15 aprile 1707, morì a Pietroburgo il 7 settembre 1783. La prima educazione matematica gli fu impartita dal padre, Paolo, allievo di Giacomo [...] infinitesimali un corso di scienza indipendente e segnò la fine del dualismo tra la scuola di Newton e quella di Leibniz, con molte memorie portò notevoli contributi all'analisi, come negli studî sugl'integrali che portano il suo nome (v. funzione ...
Leggi Tutto
Generalità. -
1. Si tratta di un termine matematico, del quale gioverà chiarire il significato in via intuitiva, prima di passare alla definizione precisa e ai necessarî sviluppi teorici. Consideriamo [...] delle coniche, a significare il latus rectum o ὀρϑία degli antichi, e quindi usata in tale accezione generale da G. W. Leibniz), e conseguentemente le (3) si dicono (G. Cramer, A. L. Cauchy) le equazioni parametriche della curva. Se le ϕ, ψ, vi ...
Leggi Tutto
La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Psicologia e pneumatologia
Gary Hatfield
Psicologia e pneumatologia
La disciplina della psicologia ha assunto tale nome nel XVI sec.: il termine, [...] il solo punto di vista della materia bruta (pur esperendo anch'esse una serie di rappresentazioni o percezioni interne). Leibniz spiegava l'interazione tra la mente dell'uomo e il suo corpo mediante la teoria dell''armonia prestabilita'. Al momento ...
Leggi Tutto
DAVANZATI, Giuseppe Antonio
Jean-Michel Sallmann
Nacque il 29 ag. 1665 a Bari da Lorenzo, patrizio fiorentino, e da Eugenia Celia, nobile originaria di Atene.
I Davanzati costituivano un potente gruppo [...] re di Napoli, sulla controversia dell'interdetto di Lecce. Durante il soggiorno viennese entrò in rapporto con Leibniz, come attesta la corrispondenza che scambiarono successivamente. La riuscita della missione diplomatica gli valse la simpatia dell ...
Leggi Tutto
leibniziano
‹laib-› agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al filosofo e scienziato ted. G. W. von Leibniz (1646-1716), alle sue dottrine, ai suoi principî: il sistema monadologico l.; l’opera matematica leibniziana. 2. s. m. Fautore, seguace,...
monade
mònade s. f. [dal lat. tardo monas -ădis, gr. μονάς -άδος «unità», der. di μόνος «solo»]. – 1. In filosofia, termine usato per indicare l’unità in quanto principio di molteplicità o le unità costitutive del reale; in questo senso il...