Filosofo e storico della filosofia italiano (Ovada 1930 - Roma 2000), prof. di storia della filosofia (dal 1970), poi di filosofia morale (dal 1974), quindi di filosofia teoretica (dal 1979) presso l'Università [...] pensiero di Benedetto Croce (1966); Conoscenza e moralità in Franz Brentano (1968); Indagini di storia della filosofia. Da Leibniz a Moore (1969); Filosofia morale. Lineamenti (1976); Natura e progetto dell'uomo (1977); Libertà e responsabilità (1980 ...
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Dottrina cattolica. - Intorno all'esistenza e alla natura di Dio, l'insegnamento cattolico distingue nettamente un doppio ordine di verità: quelle che si conseguono con la nativa capacità dell'intelletto [...] , Gregorio di Nissa, al-Fārābī, Averroè, Maimonide, Ugo e Riccardo di S. Vittore, Tommaso d'Aquino, Descartes, Locke, Leibniz, Wolff, Voltaire, Schleiermacher, Lotze); c) prova fisico-teleologica: l'ordine del mondo rimanda a un fine supremo, a un ...
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TRENDELENBURG, Friedrich Adolf
Heinrich Levy
Filosofo, nato a Eutin il 30 novembre 1802, morto a Berlino il 24 gennaio 1872. Insegnò all'università di Berlino filosofia e filologia classica dal 1833, [...] storia della dottrina delie categorie, mentre il 2° e 3° si occupano di problemi della filosofia di Aristotele, Spinoza, Leibniz, Kant e Herbart. Anche per la propedeutica filosofica il T. risalì ad Aristotele, riassumendo i principî della sua logica ...
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Matematico, nato il 27 settembre 1601, morto il 19 agosto 1652. Amico e commentatore del Descartes, consigliere regio nella curia di Blois, fu il primo forse a capire l'importanza della geometria del Descartes. [...] del B. è una curva piana, che, in coordinate rettangolari, è definita dalla proprietà di avere la sottotangente costante. Il Leibniz, nel suo primo saggio di calcolo differenziale, nel 1684, prende come esempio questa curva del B., aggiungendo che il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dal post-Rinascimento al Risorgimento
Sergio Bertelli
Una nuova idea di Italia
Nell’Italia della metà del 16° sec. il pathos che aveva sorretto l’impegno ‘politico’ di Niccolò Machiavelli e di Francesco [...] antichità estensi ed italiane, trattato, 1717, cap. X, pp. 70-71).
Verso la fine del 1714, Muratori annunciava a Leibniz la volontà di svincolarsi dal rapporto con lui, con l’intenzione di aggiungere alle Antichità estensi ed italiane un’appendice ...
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Geometria differenziale
Simon M. Salamon
SOMMARIO: 1. Introduzione: le origini. 2. Proprietà delle superfici. 3. Studio della curvatura gaussiana. 4. Dimensioni superiori. 5. Varietà e topologia. [...] XVII secolo sono stati fatti notevoli progressi su questi argomenti, soprattutto in seguito alla loro precisa formulazione, dovuta a Leibniz. L'applicazione di tali tecniche, per esempio allo studio dei punti di flesso di una curva e alle geodetiche ...
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L'Eta dei Lumi: la fine della conoscenza naturale 1700-1770. Cosmologia
Norris S. Hetherington
Cosmologia
Il Settecento è il 'secolo dei Lumi', durante il quale l'uso critico della ragione inizia a [...] all'oggetto centrale, come il fluido nel vortice; il secondo radiale, diretto verso l'interno oppure verso l'esterno. Leibniz non tenne conto della contraddittorietà dell'ipotesi che il fluido del vortice imprima ai pianeti un moto trasversale, senza ...
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essere
L’uso del termine essere, come sostantivazione del verbo εἶναι (τὸ ὄν; τὸ εἶναι), è presente nel poema di Parmenide indicato come Sulla natura (περὶ φύσηως). Per quanto si possa sostenere che [...] e insieme delle cose) nella sua necessità, incline a un recupero di taluni aspetti della dottrina dell’e. precartesiana è Leibniz, il cui pensiero conosce un’ampia fortuna durante il sec. 18°, nella versione sistematizzata da Wolff, e, in merito alla ...
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Impiegato nel corso della storia con significati spesso eterogenei e in riferimento a distinte tradizioni di pensiero, il termine designa genericamente il complesso delle dottrine che, in assenza di certezza, [...] giochi d’azzardo, sulla durata probabile della vita e sulla plausibilità delle opinioni, condotte da Pascal, P. Fermat, Chr. Huygens, Leibniz, i fratelli Bernoulli, A. de Moivre, solo per citare i nomi più noti. Il ragionamento sui giochi di sorte e ...
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TOLOMEI, Giovanni Battista
Vincenzo Tedesco
– Nacque il 3 dicembre 1653 in una villa nella località di Gamberaia, presso Firenze, da Iacopo di Giovambattista, discendente del ramo pistoiese della nobile [...] grande fama presso i contemporanei, tanto da essere apprezzato da intellettuali della caratura di Gottfried Wilhelm von Leibniz (cfr. von Leibniz, 1768), nel mondo cattolico godette di un prestigio anche maggiore come controversista, tanto da essere ...
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leibniziano
‹laib-› agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al filosofo e scienziato ted. G. W. von Leibniz (1646-1716), alle sue dottrine, ai suoi principî: il sistema monadologico l.; l’opera matematica leibniziana. 2. s. m. Fautore, seguace,...
monade
mònade s. f. [dal lat. tardo monas -ădis, gr. μονάς -άδος «unità», der. di μόνος «solo»]. – 1. In filosofia, termine usato per indicare l’unità in quanto principio di molteplicità o le unità costitutive del reale; in questo senso il...