CORRADI D'AUSTRIA, Domenico
Augusto De Ferrari
Nacque a Modena da Bernardino il 5 nov. 1677 da una famiglia di origine mantovana, di antica nobiltà, che si può far risalire a Mattia de' Corradi (sec. [...] . studiò le variazioni di peso di un liquido che si muove in fondo ad un vaso, riferendosi ad un'esperienza di Leibniz e ad altre da lui compiute; propose varie esperienze sul barometro, muovendo dalle ricerche di G. Montanari; dimostrò errate alcune ...
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Insieme delle scienze che studiano in modo ipotetico-deduttivo entità astratte come i numeri e le misure: la m. pura studia i problemi matematici indipendentemente dalla loro utilizzazione pratica; alla [...] m. moderna: la Géometrie (1637) di R. Descartes; la Nova methodus pro maximis et minimis (1684) di G.W. Leibniz; i Philosophiae naturalis principia mathematica (1687) di I. Newton. La geometria analitica di Descartes ha i suoi precedenti immediati in ...
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Filosofo e storico della filosofia tedesco (Breslavia 1874 - New York 1945); dal 1919 fu prof. e poi rettore nell'univ. di Amburgo; esule per le persecuzioni razziali naziste, fu prof. a Oxford (1934), [...] lo sviluppo storico della teoria della conoscenza nel pensiero filosofico e scientifico dal Rinascimento a Kant (Leibniz' System in seinen wissenschaftlichen Grundlagen, 1902; Das Erkenntnisproblem in der Philosophie und Wissenschaft der neueren Zeit ...
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MASSIMI e MINIMI
Guido Ascoli
. Preliminari. - In questa locuzione è contenuto il soggetto di molte ricerche matematiche, di vario carattere e di notevole interesse teorico e pratico. Esse hanno comune [...] a, si ha un massimo; si ha un minimo se si hanno i segni opposti.
È in generale preferito il criterio della derivata seconda (Leibniz): se in un punto dove è nulla la derivata prima, è negativa la derivata seconda, si ha un massimo; se è positiva si ...
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UZ, Johann Peter
Giuseppe ZAMBONI
Poeta tedesco nato il 3 ottobre 1720 a Ansbach, ivi morto il 12 maggio 1796. Trascorse quasi tutta la vita come funzionario a Ansbach. Nella giovinezza si ispirò ai [...] falsa: più che poeta anacreontico, fu propugnatore di una filosofia eudemonistica in cui si fondono motivi di G.W. Leibniz, A. Shaftesbury, Orazio e, in sottordine, d'Anacreonte. Il prevalere di temi tipici anacreontici in alcune liriche giovanili ha ...
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VACCA, Giovanni
Federico Alpi
– Nacque a Genova il 18 novembre del 1872, figlio di Federico e di Ernesta Queirolo.
La madre, già vedova di Giulio Cesare dei marchesi da Passano – da cui non aveva avuto [...] di assistente di Peano. Dal 1906, tuttavia, egli cominciò a dedicarsi con energia alla sinologia.
Fu probabilmente con le ricerche su Leibniz che Vacca iniziò a coltivare il suo interesse per la Cina: il filosofo e matematico di Lipsia si era infatti ...
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MICHELOTTI, Pietro Antonio
Giuseppe Ongaro
– Nacque a Dro, nel Trentino, intorno al 1680, quintogenito di Gianfrancesco, discendente da una antica famiglia di Arco, e di Domenica.
Dopo aver compiuto [...] lasciò Padova (1713); per suo mezzo nel 1714 entrò in rapporti epistolari con Johann Bernoulli e, l’anno successivo, con Leibniz. Con Bernoulli il M. ebbe una fittissima corrispondenza, che si prolungò fino al 1725 e che gli fu preziosa non soltanto ...
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serie, criteri di convergenza per una
serie, criteri di convergenza per una condizioni necessarie e/o sufficienti per stabilire la convergenza di una serie. Il criterio di Cauchy (→ Cauchy, criteri di [...] di). Per le serie a termini di segno alterno il criterio principe (e sostanzialmente unico) è il criterio di → Leibniz. Per serie generiche, l’unica possibilità generale è quella di verificare l’assoluta convergenza, e quindi di ricondursi a serie ...
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avicennismo
L’insieme delle dottrine di Avicenna (➔) e l’indirizzo che esse rappresentano. Il loro influsso sulla storia del pensiero fu imponente nel mondo islamico, ma notevole anche in quello ebraico [...] agente) vi sono Gundisalvi (forse lo stesso che fu suo traduttore), Guglielmo d’Alvernia, Alberto Magno, Tommaso d’Aquino, Enrico di Gand, Duns Scoto, Dante. Temi avicenniani passano poi alla filosofia moderna (Descartes, Spinoza, Leibniz). ...
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Aufklärung Nella Germania della seconda metà del Settecento (in tedesco col significato di «delucidazione, chiarimento») il movimento di idee usualmente chiamato Illuminismo. La fortuna del termine è legata [...] forme più radicali di illuminismo diffusesi in Europa, va ricordata l’influenza esercitata nel Settecento tedesco dalla filosofia di Leibniz. Ma, a differenza della filosofia leibniziana, l’A. si concretò piuttosto in una sorta di ‘filosofia popolare ...
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leibniziano
‹laib-› agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al filosofo e scienziato ted. G. W. von Leibniz (1646-1716), alle sue dottrine, ai suoi principî: il sistema monadologico l.; l’opera matematica leibniziana. 2. s. m. Fautore, seguace,...
monade
mònade s. f. [dal lat. tardo monas -ădis, gr. μονάς -άδος «unità», der. di μόνος «solo»]. – 1. In filosofia, termine usato per indicare l’unità in quanto principio di molteplicità o le unità costitutive del reale; in questo senso il...