In filosofia, la dottrina che, nel rapporto di dipendenza di un fenomeno da un altro fenomeno, vede soltanto una ‘causa occasionale’ rispetto all’unica causa reale costituita dall’azione dell’universale [...] psichica e attività corporea è fatta derivare da un accordo stabilito tra esse da Dio. Questo o., approfondito specie nel lato gnoseologico da N. Malebranche, fu per certi aspetti ripreso da G. Leibniz nella dottrina dell’‘armonia prestabilita’. ...
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L'uso di questo termine è larghissimo e perciò ne è vago il significato. Il suo dominio è da principio ristretto alla storia e quindi per fatti s'intendono le azioni umane. Solo nella filosofia moderna [...] ai ragionamenti. Questa contrapposizione viene a sboccare nella distinzione tra verità di fatto e verità di ragione (Leibniz): queste possono trovarsi soltanto per mezzo dell'intelletto e non hanno bisogno né sono suscettibili di prova empirica ...
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Giusnaturalismo e giuspositivismo
Norberto Bobbio
Origine della distinzione fra diritto naturale e diritto positivo
La storia del pensiero giuridico occidentale, dai Greci sino a oggi, è dominata dalla [...] it.: L'eterno ritorno del diritto naturale, Roma 1965).
Scarpelli, U., Cos'è il positivismo giuridico, Milano 1965.
Sève, R., Leibniz et l'école moderne du droit naturel, Paris 1989.
Strauss, L., Natural right and history (1949), Chicago 1953 (tr. it ...
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riviste
Le r. filosofiche nacquero sul modello delle prime r. scientifiche, che vennero fondate nella seconda metà del Seicento, secolo in cui si diffuse la stampa quotidiana e periodica, che nel Settecento [...] poi Stoccarda, 1969), editi da H. Breger, G.H.R. Parkinson, H. Schepers e W. Totok per conto della G.-W.-Leibniz-Gesellschaft; il Bollettino del Centro di studi vichiani (Napoli, 1971-), fondato da P. Piovani e diretto da G. Giarrizzo e F. Tessitore ...
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MAGLIABECHI, Antonio
Massimiliano Albanese
Nacque a Firenze il 28 ott. 1633 da Marco d'Antonio, cuoiaio, e da Ginevra di Iacopo Baldoriotti; il fratello Iacopo fu un celebre avvocato.
Rimasto orfano [...] sua permanenza in Italia per le indagini sfociate nel Diarium Italicum (Parigi 1702). Nel 1689 a Firenze conobbe G.W. Leibniz, con cui rimase in rapporti epistolari; prese le parti del filosofo tedesco quando nel 1692 scoppiò una disputa di argomento ...
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AGATA (d'Agata), Benedetto
Francesco Cagnetti
Nacque a Catania nel 1754. Compiuti gli studi nel locale seminario, fu ordinato sacerdote. Fu tra i più affezionati discepoli di G. A. De Cosmi, che lo [...] varias theses distributus, ispirato al temperato sensismo del suo maestro. Il libretto inasprì l'opposizione degli scolastici, dei seguaci del Leibniz e del Wolff, all'insegnamento del De Cosmi: in particolare, il p. G. A. Guglieri, delle Scuole Pie ...
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soggetto Argomento, tema oppure la persona o la cosa che viene presa in considerazione per determinati motivi. filosofia Come termine filosofico, s. ha assunto un significato che per certi aspetti è esattamente [...] designa la sussistenza soltanto nel pensiero.
Tale uso è mantenuto ancora da Descartes; ma già T. Hobbes e G.W. Leibniz adoperano il termine per designare il s. dell’attività senziente. Il passaggio terminologico è reso possibile dal fatto che l ...
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sistema Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur essendo costituito da diversi elementi reciprocamente interconnessi e interagenti tra loro e con l’ambiente esterno, reagisce o evolve [...] già nella filosofia antica. Nella filosofia moderna la nozione è ripresa in un senso vicino a quest’ultimo da G.W. Leibniz e da C. Wolff; I. Kant qualificò ulteriormente il concetto indicando come s. «l’unità di molteplici conoscenze raccolte sotto ...
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FUNZIONE
Leonida TONELLI
Salvatore PINCHERLE
. Introduzione. - Una variabile numerica, che dipenda da altre variabili numeriche, si dice funzione di queste ultime. Il concetto di funzione è oggi [...] usato, nel 1698, la voce funzione in un senso più vicino a quello che ha attualmente di quanto non avesse fatto il Leibniz) definì come funzione di una grandezza variabile una quantità composta, in un modo qualsiasi, con questa grandezza e con delle ...
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GERVASIO di Tilbury
Reginald Francis Treharne
Scrittore inglese del sec. XII-XIII, morto dopo il 1211. Nato nell'Essex, fu educato a Roma e studiò leggi a Bologna; poi passò al servizio di Enrico, figlio [...] seconda parte si trovano interessanti notizie sui re d'Inghilterra dal 1066 al 1099. L'opera fu edita da G. Leibniz, in Scriptores Rerum Brunsvicensium (I e II, Hannover 1707).
Bibl.: R. Pauli, Gervasius v. Tilbury, in Nachrichten d. Gesellschaft d ...
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leibniziano
‹laib-› agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al filosofo e scienziato ted. G. W. von Leibniz (1646-1716), alle sue dottrine, ai suoi principî: il sistema monadologico l.; l’opera matematica leibniziana. 2. s. m. Fautore, seguace,...
monade
mònade s. f. [dal lat. tardo monas -ădis, gr. μονάς -άδος «unità», der. di μόνος «solo»]. – 1. In filosofia, termine usato per indicare l’unità in quanto principio di molteplicità o le unità costitutive del reale; in questo senso il...