(o computer, o elaboratore elettronico) Apparecchio o dispositivo utilizzato per l’elaborazione di dati e segnali.
Cenni storici
Le origini
Il desiderio di realizzare uno strumento in grado di compiere [...] , una macchina a ingranaggi in grado di eseguire somme su numeri decimali fino a 12 cifre; nel 1671 G. Leibniz concepì una calcolatrice meccanica destinata a eseguire somme e prodotti, che venne realizzata compiutamente nel 1694. Le premesse alla ...
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Semantica
Giulio Lepschy
(XXXI, p. 334; App. III, ii, p. 692; IV, iii, p. 298)
Ciò che caratterizza gli studi di s. negli ultimi decenni del 20° secolo è la convergenza di due filoni di ricerca precedentemente [...] collaborazione fra logica e linguistica va da Aristotele fino al Settecento, passando per gli stoici, i modisti, Port-Royal e Leibniz. Le due discipline si sono venute separando nel corso dell'Ottocento, a causa di una divaricazione che ha portato da ...
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ZIMMERMANN, Robert von
Heinrich Levy
Filosofo, nato a Praga il 2 novembre 1824, morto a Vienna il 10 settembre 1898. Fu assistente alla specola astronomica di Vienna dal 1847 al 1849, insegnò poi filosofia [...] diventa atto a piacere o a dispiacere. Fra i tanti altri suoi scritti siano menzionati: Leibniz' Monadologie (Vienna 1847); Leibniz und Herbart (ivi 1849, premiato dalla R. Accademia delle scienze di Copenaghen); Philosophische Propädeutik (Vienna ...
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MEINECKE, Friedrich (XXII, p. 781)
Storico tedesco, morto a Berlino il 6 febbraio 1954. Rimasto sempre decisamente ostile al nazismo, ebbe rapporti con la resistenza antihitleriana; dopo il 1945 con la [...] a quella individualizzante del mondo umano, e dal meccanicismo al concetto di sviluppo, avendo come suoi massimi artefici Leibniz e Goethe; nel 1939 aveva affrontato problemi prevalentemente speculativi in Vom geschichtlichen Sinn und vom Sinn der ...
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uno
Termine utilizzato (sia come sostantivo sia come aggettivo) in ambito logico per classificare l’elemento di un insieme o di una classe qualsiasi; in relazione alla serie dei numeri naturali, per [...] riflessione, nella quale essa è, comunque, riferita a un oggetto, seppur esistente soltanto in quanto idea (II, 7, 7). Leibniz contrappone a tale concezione la priorità dell’unità sostanziale che implica già tutte le determinazioni e tutti i suoi ...
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In matematica, operazione eseguita su una funzione di variabile reale o complessa per determinare l’area delimitata dalla funzione stessa e dall’intervallo su cui è definita. Il termine s’incontra per [...] analisi infinitesimale fornisce altri mezzi per calcolare l’i. definito, almeno in molti casi interessanti. Il simbolo ʃ proposto da G.W. Leibniz è la deformazione di una S, iniziale di Summa, e ricorda, insieme ai simboli f(x)dx che lo seguono, il ...
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Introduzione Storica. -1. Il vocabolo algebra è una derivazione della parola araba al-giabr, che si trova per la prima volta nel libro Kitāb al-giabr wa 'l-muqābalah dell'astronomo e geografo Muhammad [...] Euler, perché da lui esposto nel vol. II dell'Introductio in analysin infinitorum, del 1748, ma era già stato usato dal Leibniz in un lavoro manoscritto di data incerta, compresa tra il 1678 e il 1693. Esso si fonda sulla proprietà che, affinché le ...
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LOTZE, Rudolph Hermann
Antonio Banfi
Filosofo tedesco, nato in Bautzen il 21 maggio 1817, studiò medicina e filosofia all'università di Lipsia, ove ebbe come maestri G. Fechner e Chr. H. Weisse. Professore [...] come una monade spirituale e l'universo è l'azione reciproca degli infiniti centri di vita cosciente di vario grado (Leibniz). Questa gerarchia di gradi e la loro implicazione già accennano a un ordine teleologico dell'universo, ma questo si rivela ...
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SCHOTTEL, Justus Georg (Schottelius)
Emma Mezzomonti
Scrittore tedesco, nato il 23 giugno 1612 a Einbeck (Hannover), morto a Wolfenbuttel (25 ottobre 1676). Studiò legge all'università di Leida (1633-1636) [...] trovano accenni di una considerazione storica della lingua tedesca, posta in relazione con le altre lingue germaniche.
A. Schmarsow, Leibniz und S., Strasburgo 1877; M. v. Waldberg, J. G. S., in Allgem. deutsche Biogr., XXXII; M. H. Jellinek, Gesch ...
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ottimismo/pessimismo
Coppia di concetti complementari che nell’uso filosofico sono riferiti a concezioni o visioni del mondo connotate, rispettivamente, in senso positivo o negativo-svalutativo. L’o. [...] europea nell’ambito della discussione filosofica sull’ordine e la bontà del mondo occasionata dal terremoto di Lisbona del 1755. Per Leibniz il mondo creato da Dio è l’unico reale tra tutti i mondi possibili: esso non sarebbe quindi stato scelto per ...
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leibniziano
‹laib-› agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al filosofo e scienziato ted. G. W. von Leibniz (1646-1716), alle sue dottrine, ai suoi principî: il sistema monadologico l.; l’opera matematica leibniziana. 2. s. m. Fautore, seguace,...
monade
mònade s. f. [dal lat. tardo monas -ădis, gr. μονάς -άδος «unità», der. di μόνος «solo»]. – 1. In filosofia, termine usato per indicare l’unità in quanto principio di molteplicità o le unità costitutive del reale; in questo senso il...