L'Eta dei Lumi: matematica. Matematica pura e applicata nel XVIII secolo
Ivor Grattan-Guinness
Matematica pura e applicata nel XVIII secolo
Nel presente volume la determinazione cronologica 'Settecento' [...] conservazione e lo scambio di energia, conobbe anch'essa una notevole diffusione, in parte grazie alla difesa che ne fece Leibniz, ed ebbe un ruolo di rilievo nell'ambito dell'ingegneria, un'area molto ricca di applicazioni (cap. XXXVII). Il ...
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BONO, Giovanni Battista Agostino
Giuseppe Ricuperati
Nacque a Verzuolo (Cuneo) il 26 genn. 1731 (0 1738?) dal medico Giovanni Antonio e da Anna Maria. Frequentò l'università di Torino fra il 1750 e [...] società letteraria, Torino 1943, p. 89; L. Bulferetti, A. B. giurisdizionalista piemontese editore e critico degli scritti giuridici di Leibniz, in Rivista di filosofia, XXXV (1947), pp. 130-141; A. Bertola, Di un'opera inedita di C. S. Berardi ...
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Newton, Isaac
I. Newton
1642
Nasce a Woolsthorpe, nel Lincolnshire
1661
Viene ammesso all’univ. di Cambridge
1665-66
Si ritira a Woolsthorpe per sfuggire alla peste
1669-1701
È docente di matematica [...] E. Halley)
1703
È eletto presidente della Royal Society
1704
Pubblica gli Scritti di ottica
1713
Sostiene con Leibniz una celebre disputa, a conclusione della quale viene riconosciuto dalla Royal Society come inventore del calcolo infinitesimale ...
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Storico (Hannover 1795 - Monaco di Baviera 1876); archivista nella città natale (1816), tenne (1823-74) la direzione dei Monumenta Germaniae historica, applicando all'edizione dei testi medievali i criterî [...] della casa di Brandeburgo (1828), bibliotecario capo a Berlino (1842), curò, insieme con H. Grotefend, la pubblicazione di tutte le opere di Leibniz (1843-47) e scrisse le biografie di H. F. K. von Stein (6 voll., 1849-55) e di A. W. N. von ...
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LOGICA MATEMATICA
Aldo Marruccelli
Alberto Pasquinelli
(XXI, p. 398; App. II, 11, p. 226; III, 1, p. 999).
Princìpi di logica matematica.
È opportuno premettere all'articolo che dà notizia dei progressi [...] le proprietà e relazioni espresse dai predicati del sistema. Così, le descrizioni di stato "rappresentano i mondi possibili del Leibniz o i possibili stati di cose del Wittgenstein" - studiosi come J. Hintikka e S. A. Kripke hanno potuto assicurare ...
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Storico vissuto nella seconda metà del sec. XI, al tempo in cui ferveva la lotta delle investiture. Partecipe delle controversie che s'agitavano nel clero milanese, sostenne l'opportunità di permettere [...] 'argomento. Circa il 1085 compose l'Historia Mediolanensis dall'anno 925 al 1076. Fu pubblicata, sui codici di Hannover, dal Leibniz nel 1711 e nel 1723, poi nella raccolta del Muratori. È in quattro libri, dettata in stile semplice e perspicuo, e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La fisica nel Settecento: teorie e sperimentazioni
Marta Cavazza
Il proposito di ricostruire un quadro complessivo della fisica nell’Italia settecentesca è reso difficile dal carattere policentrico [...] ancora prevalente su quello di fisica) più discussi sono soprattutto quelli di René Descartes (1596-1650), di Gottfried Wilhelm von Leibniz (1646-1716) e di Isaac Newton (1642-1727), il cui processo di assimilazione, con cui coincide la storia della ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La rinascita dell’atomismo antico, così come le ricerche sperimentali in fisica e chimica, [...] possono essere scomposte dall’azione di Dio, anche se, a causa della loro compattezza, rimangono immutate in natura. Leibniz coniuga meccanicismo e finalismo e postula l’esistenza di una sostanza spirituale che tenga insieme le particelle di materia ...
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Filosofo inglese, nato a Lancaster il 26 marzo 1911, morto a Oxford l'8 febbraio 1960, uno tra i maggiori esponenti di quella corrente contemporanea della filosofia analitica comunemente nota sotto il [...] della filosofia greca, e in particolare dell'etica aristotelica, si distinse anche per la profonda conoscenza delle opere di Leibniz, Frege, Wittgenstein. Dal 1952 sino alla morte ricoprì la cattedra di filosofia morale al Corpus Christi College di ...
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Matematico (n. Castiglione, Val d'Arno, 1708 - m. forse Berlino 1791); è da annoverarsi, per alcuni aspetti della sua vita, tra gl'intellettuali "avventurieri" del sec. 18º. Fuggito (1737) dall'Italia [...] , si fece calvinista a Losanna; insegnò poi geometria a Utrecht e infine si trasferì a Berlino, dove diresse la classe di matematica dell'Accademia. Curò la pubblicazione degli scritti minori di Newton e del carteggio tra Leibniz e G. Bernoulli. ...
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leibniziano
‹laib-› agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al filosofo e scienziato ted. G. W. von Leibniz (1646-1716), alle sue dottrine, ai suoi principî: il sistema monadologico l.; l’opera matematica leibniziana. 2. s. m. Fautore, seguace,...
monade
mònade s. f. [dal lat. tardo monas -ădis, gr. μονάς -άδος «unità», der. di μόνος «solo»]. – 1. In filosofia, termine usato per indicare l’unità in quanto principio di molteplicità o le unità costitutive del reale; in questo senso il...