Matematico e filosofo (La Haye-en-Touraine 31 marzo 1596 - Stoccolma 11 febbraio 1650). Nel collegio dei gesuiti di La Flèche, seguì per nove anni (1605-1614) il consueto curriculum delle classi di grammatica, [...] la "quantità di moto", cioè mediante il prodotto, mv, della massa per la velocità, anziché, come sostenne successivamente Leibniz, dalla "forza viva" mv2. Ne seguì una famosa e secolare disputa tra "cartesiani e "leibniziani" che fu completamente ...
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PERCEZIONE (gr. κατάληψις; lat. perceptio; ted. Wahrnehmung)
Antonio Aliotta
Questo termine è usato da alcuni filosofi in un significato molto largo: Cartesio, p. es., l'usa nel senso di atto conoscitivo [...] di percezione considera il sentire, l'immaginare e il comprendere. E in questo significato generico l'adopera anche il Leibniz, che distingue le percezioni insensibili o piccole percezioni, in cui si ha solo una coscienza oscura, dalle appercezioni ...
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QUARTARONI, Domenico
Federica Favino
QUARTARONI (Quartaironi, Quarteroni), Domenico. – Nacque a Messina nel 1651 (Proja, 1840, p. 1). Non sono noti i nomi dei genitori.
Dalle sue suppliche indirizzate [...] , p. 258; J.-M. Gardair, Le “Giornale de’ letterati de Rome”: 1668-1681, Firenze 1984, p. 133; A. Robinet, G.W. Leibniz Iter Italicarum (mars 1689-mars 1690), Firenze 1988, passim; A. Robinet, L’Accademia matematica de D. Q. et le “Phoranomus” de G.W ...
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Figlia (L'Aia 1630 - Herrenhausen, Hannover, 1714) di Federico V del Palatino e di Elisabetta Stuarda, trascorse la giovinezza in Olanda, dove imparò a Leida matematica, storia e diritto, nonché il latino [...] e le più importanti lingue europee. Sposò (1658) Ernesto Augusto di Hannover, allora vescovo di Osnabrück, poi (1679) duca di Hannover. Donna di grande intelligenza, protesse le lettere e fu ammiratrice di Leibniz. ...
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Filosofo e patriota, nato a Milano il 22 aprile 1909, colpito a morte a Roma da un sicario della banda Koch il 28 maggio 1944 e morto all'ospedale il 30 maggio. Professore di filosofia all'Istituto magistrale [...] fu conferita la medaglia d'oro "alla memoria" il 25 aprile 1946.
I suoi interessi di ricerca filosofica. fortemente ancorati a Leibniz, lo portarono poi ad occuparsi di psicoanalisi e, di qui, ad affermare come alla base di ogni ricerca filosofica vi ...
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TSCHIRNHAUS, Ehrenfried Walter von
Giulio Vivanti
Nato a Kiesslingswalde presso Görlitz (Prussia) il 10 aprile 1651 da famiglia nobile, morto a Dresda l'11 ottobre 1708. Dopo aver preso parte per diciotto [...] contro la Francia, si dedicò con passione alla matematica, alla fisica e alla filosofia. A Parigi strinse amicizia col Leibniz, col quale rimase in seguito in corrispondenza; viaggiò poi in Olanda, Inghilterra e Italia; si stabilì infine in Sassonia ...
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Matematica e strumenti di calcolo
Angelo Guerraggio
Matematica e strumenti di calcolo
Quella che ha portato ai moderni calcolatori è una strada lunga, anche se percorsa negli ultimi decenni con un passo [...] di un’altra posizione (così 789 diventa 78900) e sommarlo cinque volte. Alcuni difetti nel meccanismo del riporto suggeriranno a Leibniz l’idea di un secondo modello, basato sull’aritmetica binaria e in cui le cifre 1 e 0 vengono rappresentate dalla ...
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panlogismo
Composto dei termini gr. πᾶν «tutto» e λόγος «ragione». Concezione secondo la quale tutto il reale può essere ricondotto, senza residui, a elementi razionali. La visione filosofica che il [...] dottrina delle idee di Platone fino alle grandi metafisiche razionaliste del 17° sec., come quelle di Spinoza e di Leibniz. Tuttavia, il termine, coniato nel 19° sec. dall’esponente della destra hegeliana J.E. Erdmann, si riferisce soprattutto a ...
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In filosofia, per ricostruire l’analisi della nozione di f. nella storia del pensiero filosofico, si deve risalire al 17° sec., alla distinzione tra ‘verità di ragione’ e ‘verità di f.’. T. Hobbes distingue [...] dall’altra. La prima non è altro che senso e memoria ed è conoscenza assoluta; l’altra è chiamata scienza ed è condizionale. Come Hobbes, anche G. Leibniz e D. Hume individuano la sfera delle verità di f. nell’esperienza. Le verità di f. sono per ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Le specie, il tempo, la storia
Phillip R. Sloan
Le specie, il tempo, la storia
Nel XVIII sec. i problemi di classificazione e di ordinamento di forme polarizzarono [...] La nuova metodologia di Buffon per la storia naturale
La pubblicazione postuma delle opere di Benoît de Maillet (1748) e di Leibniz (1749) fu seguita a breve distanza di tempo dalla comparsa dei primi tre volumi dell'opera di sintesi più ambiziosa e ...
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leibniziano
‹laib-› agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al filosofo e scienziato ted. G. W. von Leibniz (1646-1716), alle sue dottrine, ai suoi principî: il sistema monadologico l.; l’opera matematica leibniziana. 2. s. m. Fautore, seguace,...
monade
mònade s. f. [dal lat. tardo monas -ădis, gr. μονάς -άδος «unità», der. di μόνος «solo»]. – 1. In filosofia, termine usato per indicare l’unità in quanto principio di molteplicità o le unità costitutive del reale; in questo senso il...