L'HÔPITAL, Guillaume-François-Antoine de
Giovanni Lampariello
Matematico, nato a Parigi nel 1661, morto ivi il 2 febbraio 1704. Fu allievo di Giovanni Bernoulli e da lui apprese il calcolo infinitesimale, [...] di cui fu tra i più strenui promotori.
Al tempo di L'H. la conoscenza di questa disciplina era limitata a Newton, a Leibniz e ai due Bernoulli. L'H. ebbe il grande merito di pubblicare per primo un'esposizione sistematica dei nuovi metodi nella sua ...
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Konig, Samuel
König, Samuel
Matematico e filosofo (Büdingen, Assia, 1712 - Zuilestein, Paesi Bassi, 1757). Discepolo di G. Bernoulli, fu prof. di filosofia e di matematica nell’univ. di Franeker, poi [...] , infine (dal 1749) prof. di filosofia e diritto naturale all’Aia. Come filosofo K. professò le teorie di Leibniz. Risonanza notevole ebbe la sua polemica con Maupertuis, contro il quale rivendicò la priorità leibniziana della scoperta del principio ...
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Filosofo (Tropea 1770 - Napoli 1846). Fece i suoi studî prima nel seminario di S. Lucia del Mela (Messina), poi in Tropea, sotto la direzione di G. A. Ruffa e di I. Barone; dal 1831 prof. all'univ. di [...] individuale quando (1820) fu concessa la Costituzione. Nella sua concezione filosofica, dove si avvertono influssi da un lato di Leibniz e di É. Bonnot de Condillac e dall'altro di Kant, si propose di meglio costruire l'edificio razionale della ...
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ILGEN, Heinrich Rudiger
Walter Platzhoff
Uomo di stato prussiano. Nato a Minden verso la metà del sec. XVII, dopo aver compiuto i suoi studî, conobbe grazie a lunghi viaggi la maggior parte dei paesi [...] corti d'Europa. Occupò dapprima un posto nell'amministrazione a Minden, ma dopo un trasferimento fu tratto, grazie al Leibniz, a compiti più importanti. Alla fine del 1678 accompagnò a Parigi il consigliere brandeburghese F. von Meinders e vi rimase ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Il newtonianesimo e la scienza del Settecento
Massimo Mazzotti
Lo studio della ricezione delle opere di Isaac Newton in Italia ha una particolare rilevanza storiografica, in quanto permette di esplorare [...] . Nel 1703 Grandi pubblica il primo testo di analisi stampato in Italia, il De quadratura circuli, et hyperbolae. Ne spedisce copie a Leibniz e Newton, e quest’ultimo risponde con copie dei Principia e dell’Opticks (1704; G.M. Ortes, Vita del padre D ...
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Snellman, Johan Vilhelm
Filosofo finlandese (Stoccolma 1806 - Kirkkonummi, Kirkslätt, 1881). Patriota appassionato, fu attivo e combattivo rappresentante dell’idea nazionale e si impegnò per la difesa [...] dure lotte e persecuzioni. Dal punto di vista filosofico, fu un hegeliano: è autore di studi su Hegel (1835) e su Leibniz (1837); la sua opera principale è la Läran om Staten («Dottrina dello Stato», 1842). Fondò due giornali, uno in finlandese ...
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Manfredi
Manfredi Gabriele (Bologna 1681 - 1761) matematico italiano. Succedette a B. Cavalieri e P. Mengoli nell’insegnamento a Bologna. Nella sua opera De constructione aequationum differentialum primi [...] i risultati dello studio delle equazioni differenziali ottenuti da lui stesso e dai suoi predecessori, in particolare I. Newton e G.W. Leibniz. Successivamente si dedicò a studi di idraulica come sovrintendente alle acque del comune di Bologna. ...
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Scienza che studia i processi psichici, coscienti e inconsci, cognitivi (percezione, attenzione, memoria, linguaggio, pensiero ecc.) e dinamici (emozioni, motivazioni, personalità ecc.). Il termine sembra [...] trattato il titolo di Ψυχολογία, hoc est de hominis perfectione. Affermatosi poi definitivamente nell’uso con G.W. Leibniz, divenne termine comune per designare ogni dottrina che circa la natura dell’anima fosse stata professata fin dall’antichità ...
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algebra della logica
algebra della logica espressione con cui si indica l’applicazione alla logica dell’usuale calcolo algebrico, assumendo come elementi del calcolo non numeri, ma simboli che rappresentano [...] e altri operatori logici. L’idea di poter estendere i calcoli dai numeri a qualsiasi tipo di simboli risale a G.W. Leibniz, ma la prima vera algebra della logica fu costruita da G. Boole (→ Boole, algebra di) ed ebbe il suo compimento nell’opera ...
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Spinoza, Benedetto (lat. Benedictus [ebr. Baruch] de Spinoza)
B. Spinoza
1632
Nasce ad Amsterdam
1656
Viene espulso dalla comunità ebraica di Amsterdam
1660
Si stabilisce vicino a Leida e lavora ai [...] di filosofia di Cartesio
1670
La pubblicazione anonima del Trattato teologico-politico suscita violenti attacchi
1676
All’Aia riceve la visita di Leibniz
1677
Muore all’Aia. I suoi amici pubblicano le opere lasciate inedite, fra cui l’Etica ...
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leibniziano
‹laib-› agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al filosofo e scienziato ted. G. W. von Leibniz (1646-1716), alle sue dottrine, ai suoi principî: il sistema monadologico l.; l’opera matematica leibniziana. 2. s. m. Fautore, seguace,...
monade
mònade s. f. [dal lat. tardo monas -ădis, gr. μονάς -άδος «unità», der. di μόνος «solo»]. – 1. In filosofia, termine usato per indicare l’unità in quanto principio di molteplicità o le unità costitutive del reale; in questo senso il...