Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il computer, un oggetto ormai di uso quotidiano, ha una storia che affonda le sue origini [...] lavori di calcolo che chiunque potrebbe risolvere se venisse utilizzata una macchina”.
Come già per Pascal e Leibniz, anche i congegni di Charles Babbage lasciarono piuttosto indifferenti i contemporanei: i suoi studi non trovarono però applicazione ...
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Filosofo e matematico (Trapani 1650 - Napoli 1718). Francescano, fondamentale nella sua formazione fu l'incontro, a Messina, con G. A. Borelli, che lo introdusse alla filosofia sperimentale. Lasciata la [...] per eresia; non sembrano comunque sussistere dubbî sulle sue intime convinzioni luterane. Fu corrispondente di Magliabechi e di Leibniz, e seguace di Cartesio, che egli interpretava agostinianamente sulle orme di N. de Malebranche. Opere principali ...
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Couturat
Couturat Louis (Parigi 1868 - Ris-Orangis, Essonne, 1914) matematico francese, studioso di logica e dei fondamenti della matematica. Si laureò all’École normale supérieure nel 1892. La sua tesi [...] università di Tolosa (1895) e di Caen (1897-99). Nel biennio 1900-01 soggiornò ad Hannover per studiare gli scritti inediti di Leibniz, conservati presso la Biblioteca reale. I frutti di queste sue ricerche furono le due pubblicazioni: La logique de ...
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Filosofo (Norwich 1675 - Londra 1729). Studiò a Cambridge dove entrò in contatto con Newton; fu parroco della chiesa anglicana di Norwich e poi cappellano della regina Anna. L'attività filosofica di C. [...] di Newton, C. difese la concezione dello spazio e del tempo assoluto dello stesso Newton in un vivace scambio epistolare con Leibniz che fu pubblicato nel 1717. Nel 1712 aveva pubblicato The Scripture doctrine of the Trinity per la quale C., come ...
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indiscernibilità Caratteristica di ciò che non si può percepire o distinguere.
Principio dell’i. degli identici In logica matematica, è stato così chiamato (per es., da W.V.O. Quine e S. Kripke) il principio, [...] detto anche legge di Leibniz, secondo cui individui identici hanno in comune tutte le proprietà; in base a esso due nomi dello stesso individuo sono intercambiabili in ogni contesto senza che se ne alteri il valore di verità. Tale principio è l’ ...
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Nato a Padova il 22 gennaio 1677, abbandonata la carriera ecclesiastica e restato semplice abate, si diede tutto agli studî filosofici e poi matematici e fisici. Nel 1713 andò a Parigi, e vi disputò col [...] altre traduzioni dall'inglese. Il C. principiò un poema filosofico e teologico, lo Scudo di Pallade, riduzione poetica della Teodicea del Leibniz. Il Foscolo, che più volte lo onorò di alte lodi, non poco derivò da lui nelle Grazie.
Il verso sciolto ...
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SOFIA CARLOTTA, regina di Prussia
Carlo Antoni
Nata a Iburg il 30 ottobre 1668, morta a Hannover il 1° febbraio 1705. Suo padre era il principe Ernesto Augusto di Hannover e sua madre Sofia del Palatinato. [...] , che più tardi si chiamò Charlottenburg, di cui essa fece un centro di vita galante e un ritrovo di dotti. Per suggerimento del Leibniz indusse il re a fondare la Società delle scienze di Berlino. Fu in rapporti anche con il Bayle e con il Toland ...
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mathesis
Dal gr. μάϑησις «apprendimento». Termine adottato nel linguaggio filosofico e matematico con il significato (già presente nel latino tardo) di «scienza matematica», soprattutto nella locuz. [...] tutto ciò che può essere indagato riguardo all’ordine e alla misura, senza riferimento ad alcuna materia speciale». In Leibniz è così chiamata l’ars combinatoria (➔), cioè il metodo di un calcolo logico che, partendo da poche nozioni primitive ...
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Scienza indiana. La scienza nella cultura indiana
Frits Staal
La scienza nella cultura indiana
Il concetto di scienza e la classificazione delle scienze
Per designare le conoscenze sistematiche indiane [...] non nel loro essere, ma nel loro divenire o come 'flusso'. Il calcolo infinitesimale elaborato da Newton (1665) e da Leibniz (1684) non era che il coronamento di questa tendenza" (Needham 1959, p. 155).
Gli sviluppi manifestatisi in Europa dimostrano ...
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GUGLIELMINI, Domenico
Anna Rita Capoccia
Nacque a Bologna, da Giulio e da Gentile Neri, il 27 sett. 1655. A Bologna studiò matematica con G. Montanari e medicina con M. Malpighi: dal primo fu introdotto [...] Opera omnia mathematica, hydraulica, medica et physica fu pubblicata postuma, in due volumi, a Ginevra, nel 1719.
Fonti e Bibl.: G.W. Leibniz, Opera omnia, Genevae 1768, V, pp. 79-81, 89-93, 98-102, 106-121, 127-132; VI, pp. 320-329; Acta eruditorum ...
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leibniziano
‹laib-› agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al filosofo e scienziato ted. G. W. von Leibniz (1646-1716), alle sue dottrine, ai suoi principî: il sistema monadologico l.; l’opera matematica leibniziana. 2. s. m. Fautore, seguace,...
monade
mònade s. f. [dal lat. tardo monas -ădis, gr. μονάς -άδος «unità», der. di μόνος «solo»]. – 1. In filosofia, termine usato per indicare l’unità in quanto principio di molteplicità o le unità costitutive del reale; in questo senso il...